Lo scorso 18 maggio presso la Facoltà di Giurisprudenza sono stati assegnati i riconoscimenti del Premio per tesi di laurea su tematiche di bioetica e di biodiritto indetto dal Comitato etico per la sperimentazione con l’essere umano dell’Università di Trento per sensibilizzare gli studenti dell’ateneo alle tematiche bioetiche. Ad aggiudicarsi il primo premio di questa prima edizione è stata la studentessa Marta Tomasi della Facoltà di Giurisprudenza con una tesi dedicata a “La tutela dei dati genetici: fra dimensione comunitaria e livello nazionale”.
Al secondo posto ex aequo Lucia Busatta della Facoltà di Giurisprudenza con una tesi su “La dignità nella giurisprudenza costituzionale: profili di diritto comparato” e Stefano Visintainer della Facoltà di Lettere e Filosofia con la tesi “Tra eutanasia e accanimento terapeutico: la proposta delle cure palliative”.
I lavori sono stati selezionati e valutati da un’apposita commissione, presieduta da Fabio Cembrani, componente del Comitato etico per la sperimentazione con l’essere umano, e composta dalla presidente del Comitato, Loreta Rocchetti, dai ricercatori Cinzia Piciocchi della Facoltà di Giurisprudenza e Francesco Ghia della Facoltà di Lettere e Filosofia.
Tra le 18 tesi che hanno concorso per aggiudicarsi il riconoscimento (di 500 euro) sono state premiate quelle che maggiormente hanno contribuito alla conoscenza dello “stato dell’arte” nel campo della bioetica e del biodiritto, e a fornire un apporto originale di riflessione critica sull’argomento proposto, con completezza della trattazione, buona impostazione del lavoro e chiarezza espositiva.
In particolare, la tesi di Marta Tomasi sulla tutela dei dati genetici ha preso in esame un tema difficile e controverso nella letteratura non solo giuridica, proponendo una sintesi tra i diversi ordinamenti giuridici in materia di tutela giuridica, che sia rispettoso dei principi di autonomia, riservatezza, non discriminazione, privacy e proprietà.