Tour
d’Europe
Attraverso i campus d’Europa
intervista di Debora Luzzini a Maria Ferrante e Luca Fontana
Dal 17 settembre all’11 ottobre, 23 studenti provenienti da 10
paesi hanno intrapreso un viaggio attraverso 11 stati europei per conoscere da vicino le varie realtà
universitarie e farsi promotori del progetto Campus Europae. Il viaggio, denominato Tour d’Europe, è partito
da Berlino a margine della Conferenza dei Ministri Europei dell’Istruzione e si è concluso a Lussemburgo.
Al rientro dal Tour abbiamo incontrato i delegati della nostra università, Maria Ferrante e Luca
Fontana, per porre loro alcune domande e tracciare un bilancio dell’esperienza.
Nel corso del vostro viaggio avete avuto l’opportunità di conoscere da
vicino sistemi universitari diversi. Quali analogie e differenze avete notato rispetto al sistema italiano?
Nella maggior parte delle università che abbiamo visitato esiste il concetto di campus, una realtà
molto diversa da quella italiana. Di conseguenza la concezione della vita universitaria è differente:
esiste un maggior senso di appartenenza e di coesione. Per quanto riguarda, invece, i sistemi universitari,
la maggior parte presenta una strutturazione simile a quella italiana dopo la riforma
dei cicli.
Avete potuto conoscere da vicino ragazzi di diverse nazionalità: quali
analogie e quali differenze avete notato rispetto ai vostri coetanei italiani?
La cosa che ci ha colpito di più è stata l’estrema convergenza tra la nostra mentalità e quella dei
nostri coetanei europei. Stessi sogni, stesse aspettative, stessi modi di pensare e di agire, tanto simili
ai nostri che a volte non ci si rendeva conto di parlare in lingua straniera e di essere all’estero.
Come siete stati accolti dagli atenei che vi hanno ospitato? Gli studenti
conoscevano già il progetto Campus Europae?
Gli atenei ci hanno accolto come gli ambasciatori di un progetto veramente sentito come il futuro
dell’educazione universitaria europea. Tutti hanno cercato di spiegarci le similitudini con gli altri
Stati, ma anche e soprattutto le peculiarità tipiche del loro ateneo rispetto ad altri. Gli studenti che
già conoscevano il progetto ci hanno chiesto di illustrare la nostra università per un’eventuale scelta
futura.
Quali sono, secondo voi, le strade da seguire per potenziare ulteriormente
negli atenei europei la mobilità internazionale degli studenti?
Un sempre maggiore contatto tra le università europee in modo che possano svilupparsi fiducia e
conoscenza reciproca e un’attenzione particolare alle borse di studio per la mobilità. Questi fattori
porteranno sicuramente in un prossimo futuro ad un aumento della mobilità internazionale degli
studenti col vantaggio aggiunto di una cittadinanza universitaria europea!
Secondo voi la creazione di uno spazio comune europeo per la formazione e la
ricerca è un progetto davvero realizzabile? Se sì, in che tempi e quali ostacoli dovranno essere superati?
La creazione di uno spazio comune europeo per la formazione e la ricerca non è altro che la naturale
conseguenza dell’unità economica e dell’armonizzazione politica finora raggiunte. Gli
ostacoli maggiori sono di carattere economico e linguistico poiché nel cuore di ognuno che vive
nel mondo universitario l’unità è una aspirazione ormai condivisa.
Il Tour è passato anche per Trento: unica tappa per l’Italia. Cosa, secondo
voi, ha colpito maggiormente gli studenti degli altri paesi europei?
La prima cosa che ha colpito è stata l’efficienza dell’organizzazione e dell’accoglienza. Dopo 36
ore di viaggio ininterrotto gli studenti sono stati sorpresi dalla bellezza del Centro Congressi Panorama
dove erano ospitati. Nel pomeriggio, dopo un pasto ottimo e abbondante in mensa, hanno
potuto visitare le facoltà e la città. Le strutture universitarie, il fascino dei monumenti, la dimensione
accogliente di Trento sono stati molto apprezzati. La presentazione dell’ateneo da parte del rettore
e delle singole facoltà ha suscitato molto interesse soprattutto per l’apertura all’internazionalizzazione
e per gli eccellenti voti riportati nella valutazione Censis. Molto probabilmente alcuni
di loro torneranno a Trento in veste di studenti.
Rifareste questa esperienza?
Sì, sicuramente.
Nella foto: Maria Ferrante e Luca Fontana ad Amburgo durante il Tour d’Europe.
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Le tappe del Tour 17-20 settembre - Berlino. Gli studenti sono stati ricevuti dal Ministro dell’Istruzione del Lussemburgo,
signora Hennicot-Schoepges, e hanno incontrato l’ex cancelliere Helmut Kohl.
22 settembre - Amburgo (Germania); 23 settembre - Greifswald (Germania); 25 settembre - Riga (Lettonia);
27 settembre - Minsk (Bielorussia); 29 settembre - Vienna (Austria); 1° ottobre - Trento (Italia); 3
ottobre - Madrid (Spagna); 6 ottobre - Aveiro (Portogallo); 8 ottobre - Limerick (Irlanda); 9 ottobre - Liegi
(Belgio); 10 ottobre - Nancy (Francia).
11 ottobre - ricevimento presso il Governo del Lussemburgo e incontro con il Primo Ministro Jean Claude
Juncker.
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