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  cooperazione internazionale  

Campus Europae
Due anni interi di permanenza in due diversi paesi esteri
di Giovanni Pegoretti

 

Campus Europae è un progetto nato nel 2001 e giunto ora alla fase sperimentale. Lo scopo del progetto è di facilitare la conoscenza delle diverse culture europee, mettendo a disposizione degli studenti un programma di scambi più strutturato rispetto al programma Erasmus. L’idea è che lo studente trascorra, nel suo curriculum quinquennale (3+2), due anni in due diversi paesi esteri. Un anno intero di permanenza dovrebbe consentirgli di assimilare meglio la cultura e gli usi del paese ospitante. D’altra parte, la diversità di lingue in Europa è tale da rappresentare un ostacolo notevole: per questo si è pensato non solo di fornire allo studente corsi preparatori nella lingua straniera prima della partenza e corsi intensivi all’arrivo nella sede ospitante, ma anche di garantire che il primo semestre egli possa seguire i corsi curriculari impartiti in una “lingua franca” ormai universalmente conosciuta, qual è la lingua inglese. Questa scelta non mira ad imporre un modello culturale standard, che andrebbe contro l’idea di valorizzare le diverse culture locali, bensì a facilitare l’inserimento dello studente in un contesto anche molto diverso da quello a cui è abituato, con una gradualità che può portare più facilmente ad una full immersion nel secondo semestre di studio. Un’altra importante diversità rispetto al programma Erasmus è data dal fatto che le facoltà coinvolte prepareranno in anticipo dei “blocchi” di insegnamenti da offrire per lo scambio (con una certa flessibilità di scelta), che mettano lo studente in grado di ottenere con un anno di permanenza all’estero 60 crediti ECTS, di cui 30 con i corsi del primo semestre impartiti in lingua inglese. Le facoltà si impegnano a riconoscere automaticamente tali crediti. Lo studente, quindi, si trova di fronte un programma strutturato, che gli consente di effettuare un’importante esperienza e di proseguire nel contempo senza ritardi ed in condizioni di certezza il proprio curriculum accademico.
Un effetto non secondario del programma è di favorire l’apertura internazionale delle facoltà, anche per gli studenti ed i docenti residenti. L’organizzazione di corsi impartiti in lingua inglese, infatti, mentre rappresenta per le facoltà ed i docenti una sfida organizzativa anche rilevante, metterà a disposizione degli studenti residenti un’opportunità in più.
Campus Europae comprende attualmente 13 università europee, in parte all’interno dell’Unione, in parte all’esterno e copre praticamente tutti i settori d’insegnamento. Attualmente si stanno mettendo a punto i curricula per la fase sperimentale, che partirà, con il primo scambio di studenti, il prossimo anno accademico.

 

I ragazzi del Tour d’Europe alla stazione di Berlino.

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