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Innovare la didattica,
potenziare la ricerca

Reggere la competizione in campo internazionale: questo il traguardo per il sottosegretario Guerzoni che propone innovazione didattica e sviluppo della ricerca come nodi centrali della riforma universitaria.
Unitn punta l'obiettivo sulla realtà locale presentando in questo numero un primo piano sulla Facoltà di Ingegneria e sull'Istituto Trentino di Cultura, uno dei partner privilegiati dell'Università di Trento per la ricerca.


  l'intervista  
Stretto legame tra ITC e Università
Nadio Delai intervistato da Paolo Bari

"Ho contribuito a istituire alcuni consorzi fra università ed enti di ricerca, per esempio a Udine e a Viterbo, perché non dovrei fare altrettanto a Trento?" Nadio Delai (nella foto), nuovo presidente dell'Istituto Trentino di Cultura, non ha dubbi sull'importanza di stabilire uno stretto legame fra l'ITC e l'ateneo trentino. Senza entrare nel merito dei cambiamenti introdotti nelle specifiche strategie dell'Istituto, ecco cosa ci ha dichiarato nel corso di un lungo e articolato colloquio a proposito della collaborazione con l'Università.

Come vede il rapporto fra l'ITC e il mondo accademico locale?
Guardi, noi potremmo fare ricerca anche da soli perché possediamo le strutture, le risorse e le competenze per proseguire i nostri progetti o per avviarne di nuovi. Sono tuttavia fermamente convinto che sia molto meglio lavorare assieme all'Università. Viste le mie precedenti esperienze professionali, mi ritengo un tessitore di rapporti di collaborazione. Poiché sono fortemente interessato ai legami sinergici, anche a Trento mi impegnerò a rafforzare la cooperazione. Sulla piazza locale siamo due soggetti di un certo peso che si occupano di alta formazione e di ricerca. Quale motivo vi sarebbe di farsi concorrenza e di non operare assieme?

Quali obiettivi volete conseguire?
Per le caratteristiche istituzionali e per la volontà esplicita degli organi decisionali, noi vogliamo creare valore aggiunto, con l'obiettivo di migliorare le potenzialità e di valorizzare le vocazioni del Trentino. È evidente che il nostro raggio d'azione non può esaurirsi in una dimensione esclusivamente provinciale, ma è altrettanto chiaro che tutte le nostre energie riservano un'attenzione specifica per questo territorio.

Sono solo encomiabili enunciazioni di principio oppure avete già individuato alcuni settori di collaborazione?
Sebbene molte ipotesi debbano ancora essere messe a fuoco, alcuni progetti sono già stati esaminati con maggiore attenzione perché ritenuti prioritari. Al primo posto vi è l'informatica, un settore nel quale ITC e Università sono fortemente impegnati. Credo che l'informatica ci darà la possibilità di modulare la collaborazione in vista di un reciproco rafforzamento a vantaggio, in fin dei conti, della comunità locale. Vedremo in un secondo momento se da questo progetto potremo distillare qualche iniziativa a beneficio del territorio e delle aziende locali. Il nostro ruolo rimane sempre quello di far crescere la cultura dell'intera classe imprenditoriale trentina che peraltro ha già dimostrato una notevole vocazione per l'informatica.

Vi sono altri settori nei quali si prevede di sviluppare forme di collaborazione?
Assieme a università e imprese stiamo pensando a un career service per le professioni tecnico-scientifiche, cioè un centro di riferimento e di collegamento fra gli enti di ricerca e le aziende. Si tratta di uno strumento per collocare nel settore privato ricercatori e dottorandi nel momento in cui concluderanno le loro attività di studio e di formazione. Non dobbiamo infatti pensare che questo personale rimanga in eterno all'interno dell'ITC o dell'Università, ma che sia invece indispensabile una continua osmosi fra i due ambiti.

Tutto bene, dunque?
Certo. So che in passato vi sono stati dei problemi, ma oggi sono sicuro che ITC e Università possano lavorare con allegria e con propositività per il bene del Trentino, della ricerca e della formazione. Non è affatto un caso che il mio primo incontro da presidente sia stato proprio con il rettore Massimo Egidi, una persona che stimo e con la quale abbiamo numerosi punti di accordo.


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