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  rapporti internazionali  

Dresda - Trento
I due atenei sottoscrivono l'accordo
per l'istituzione della doppia laurea in Sociologia

di Francesca Menna

Il clima è solenne, il pubblico curioso e attento quando, il 10 novembre 1998 presso l'Aula Kessler di Via Verdi, i rettori delle Università di Dresda e di Trento si accingono a sottoscrivere l'accordo per l'istituzione della doppia laurea in sociologia.
Apre la cerimonia il saluto di benvenuto agli ospiti tedeschi e a tutto l'uditorio da parte di Massimo Egidi, rettore dell'Università di Trento, particolarmente onorato di stringere un rapporto di collaborazione di questo livello proprio con Dresda, città ricca d'arte e di storia ed espressione dell'incontro delle civiltà tedesca e italiana. La sua pinacoteca ospita infatti alcune tra le più importanti opere del Rinascimento italiano. Il rettore sottolinea che il passo che si accingono a compiere è di grande importanza per l'ateneo trentino che mira all'apertura internazionale e alla massima competitività in ambito nazionale e internazionale. Ciò che la doppia laurea offre agli studenti è un'opportunità di valore inestimabile perché permette loro di ottenere, senza allungare il corso di studi, due diplomi al posto di uno, ossia la laurea in sociologia dell'Università di Trento e uno dei titoli accademici in sociologia della Philosophische Fakultät della Technische Universität Dresden; seguendo il progetto, gli studenti hanno inoltre la possibilità di raggiungere una preparazione sociologica più ampia e una perfetta conoscenza della lingua tedesca, tutti aspetti che, oltre a un arricchimento personale, costituiscono senza dubbio un vantaggio al momento dell'ingresso nel mondo del lavoro.
Achim Mehlhorn, rettore dell'Università di Dresda, ripercorre la strada che, nel corso della storia, ha unito Dresda all'Italia e racconta dell'influenza dell'arte italiana in quella città che non a caso molti chiamano la "Firenze dell'Elba", citando in particolare la cattedrale di Gateano Chiaveri sulle rive dell'Elba e i panorami di Dresda dipinti dal Canaletto e conservati nella ricca pinacoteca della città. Il rettore ringrazia poi tutti coloro che tanto hanno fatto per preparare il momento della firma dell'accordo, primi fra tutti Antonio Scaglia, direttore del Dipartimento di sociologia e ricerca sociale di Trento e il preside della Facoltà di Sociologia di Dresda Karl-Siegbert Rehberg che hanno seguito il progetto in tutte le sue fasi credendo fermamente nella sua validità e quindi nell'importanza della sua realizzazione. Con l'istituzione della doppia laurea in sociologia le università di Trento e di Dresda trovano una valida risposta alla sfida che un'Europa sempre più unita prepara anche per le università e Mehlhorn sottolinea che "l'Europa comune trae la propria ricchezza culturale e creativa dalla molteplicità, dalle imperiture attività culturali delle singole nazioni e regioni che si rendono vicendevolmente feconde senza rinunciare alla propria identità". "L'unità nella molteplicità sarà la forza dell'Europa", continua, "e questo vale anche per le università europee: esistono diversi sistemi di istruzione e sono tutti validi, ma ciò che oggi è più importante è conoscere le diversità dei rispettivi percorsi didattici, comunicarle agli studenti e accettare reciprocamente i loro risultati". Nell'esternare la propria soddisfazione per i risultati raggiunti, il prof. Mehlhorn precisa che le possibilità di collaborazione tra i due atenei non si esauriscono nel campo della sociologia: sono infatti allo studio possibilità di percorsi comuni per quel che riguarda l'area umanistica e quella informatica.
La parola passa ad Antonio Cobalti che, in qualità di preside della Facoltà di Sociologia dell'ateneo trentino, illustra i punti salienti dell'accordo e le prospettive del progetto. "Credo che questo sia un momento di legittima soddisfazione per tutti coloro che credono che per l'università italiana in generale, ma forse per quella di Trento in particolare, sia di essenziale importanza favorire il rafforzamento delle relazioni internazionali", sostiene il preside. In perfetta armonia con tale esigenza egli ricorda alcuni progetti di cambiamento della Facoltà e si riferisce in particolare al nuovo indirizzo per il secondo biennio, un indirizzo "focalizzato sull'Europa e sui processi di integrazione che in essa hanno luogo". Il progetto della doppia laurea parte con un numero limitato di studenti, ma l'auspicio del preside, come di tutti, è naturalmente "che si possa ottenere al più presto il massimo della coincidenza tra aspirazioni e realizzazioni". Lo scambio non coinvolgerà esclusivamente gli studenti, bensì anche i docenti e, a tale proposito, il prof. Cobalti ricorda che il prof. Rehberg, esperto di sociologia della cultura, opererà già da quest'anno presso l'Università di Trento nell'indirizzo Comunicazioni e mass-media, mentre il prof. Scaglia insegnerà sociologia urbano-rurale a Dresda, materia di cui è già titolare a Trento.
Il preside di Sociologia conclude il suo intervento augurando che l'iniziativa nata tra i due atenei, "crescendo quantitativamente e qualitativamente lungo le linee indicate, lungi dall'abolire le diversità e le specificità delle due istituzioni […], possa portare ad una comunanza tra esse ancora maggiore.
Comunanza che va intesa in un senso che escluda l'omologazione, ma che significhi vicinanza, libero scambio, coordinamento. In una parola: integrazione. Il che, a ben guardare, è lo stesso senso in cui deve muovere l'intero processo di avvicinamento tra gli stati dell'Europa, di cui l'integrazione culturale è parte tanto importante".

Dopo il solenne momento della firma, la cerimonia prosegue e si conclude con la lectio magistralis del preside della Facoltà di Sociologia di Dresda Karl-Siegbert Rehberg sul tema "La sociologia in Germania: tradizione e attualità".


CHE COSA PREVEDE L'ACCORDO

Entrambe le università si impegnano ad accogliere un massimo di 10
      studenti all'anno.
Per essere ammessi al progetto gli interessati devono:

          - possedere un'adeguata conoscenza della lingua straniera;
          - avere concluso con esito positivo il primo biennio
            (min. 24/30 di media).

Gli studenti ammessi svolgono il primo biennio presso l'università di
       origine e il secondo presso l'altra università.

La tesi di laurea viene presentata e discussa in uno dei due atenei a
       scelta.

Al termine degli studi gli studenti ricevono tre diplomi:

          - due diplomi di laurea in sociologia, uno dell'Università di
            Dresda e uno dell'Università di Trento;
          - un attestato bilingue rilasciato congiuntamente dai due atenei e
            quindi sottoscritto da entrambi i rettori.


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Ufficio Rapporti Internazionali tel. 0461-882905]