unitn. n°73 Università degli Studi di Trento

conferenze


Libertà individuale e solidarietà
Due conferenze di Amitai Etzioni
di Michele Nicoletti

Michele Nicoletti Amitai Etzioni, uno dei più influenti e anticonformisti pensatori dell'America contemporanea, docente alla George Washington University ed esponente di punta della cosiddetta scuola filosofica e sociologica neo-comunitaria (una corrente di pensiero sociologico e filosofico che attraversa sia la sinistra che la destra del mondo anglosassone), è stato ospite dell'Università di Trento per tenere due lezioni dedicate alla questione dei diritti e del bene comune, nell’ottica di un nuovo approccio ai rapporti internazionali, e al tema dell'immigrazione.
Etzioni è stato invitato dalla Facoltà di Lettere e Filosofia e dalla Scuola di Studi internazionali dell'ateneo, nell'ambito di un progetto di ricerca sulla teoria politica applicata alle relazioni internazionali, avviato nel novembre scorso con un convegno su Cosmopolitismo, democrazia internazionale e religioni, cui aveva partecipato un altro influente politologo americano, Benjamin Barber. Il punto di partenza di Etzioni è la convinzione che la sola teoria dei diritti individuali sia insufficiente a garantire una società giusta, sia a livello nazionale che internazionale. L'affermazione delle libertà fondamentali, che pure è irrinunciabile, ha bisogno di essere integrata dall’affermazione delle responsabilità sociali, senza le quali i diritti restano mere affermazioni astratte. Ciò è dimostrato, secondo Etzioni, dalle recenti vicende internazionali in Afghanistan e in Iraq, in cui una delle giustificazioni per legittimare l'intervento militare era appunto quella relativa alla difesa delle libertà fondamentali delle popolazioni oppresse da regimi autoritari. La semplice distruzione del regime dei Talibani o di quello di Saddam Hussein non ha prodotto automaticamente una situazione di libertà, ma ha lasciato largo spazio a comportamenti antisociali. La costruzione di un nuovo ordine sociale non può essere solo il prodotto di libertà negative tutelate dai titolari dell'ordine pubblico, richiede piuttosto l'interiorizzazione da parte dei cittadini dei valori sociali di rispetto delle leggi, solidarietà civile e così via.

Lo stesso processo che, attraverso l'educazione, trasforma sempre di nuovo anche in Occidente le nuove generazioni in buoni cittadini. Di qui la necessità di un continuo bilanciamento tra diritti individuali e responsabilità, tra libertà personale e solidarietà. Nella direzione di questo bilanciamento, a livello internazionale, non vi è solo un attore, ossia l’Occidente, in grado di portare dei valori essenziali per la convivenza, ma anche le tradizioni dell'Oriente sono ugualmente ricche di valori indispensabili, quali quelli dell'obbligazione verso gli altri. In questo senso è essenziale attingere al patrimonio delle tradizioni etiche e religiose per sviluppare atteggiamenti di solidarietà, attraverso quella moral conversation plurale e rispettosa delle libertà di ciascuno che consente ad ogni società non solo di tutelare le diversità ma anche di rafforzare i valori comuni. Un'utopia? Non necessariamente. La cultura individualistica dell'Occidente, ha ricordato Etzioni, negli anni scorsi era del tutto indifferente nei confronti degli obblighi morali che gli individui hanno verso l'ambiente naturale come patrimonio di tutta l'umanità. Eppure oggi questo valore - sia pure diversamente interpretato - è diventato un elemento basilare dei nostri comportamenti sociali. Non solo la violenza incide nella storia: despite all the real politics - moral conversations have consequences.

Amitai EtzioniAmitai Etzioni è nato a Colonia nel 1929 da una famiglia ebrea. Nel 1935 si rifugia assieme ai genitori in Palestina, dove vive intensamente l'esperienza dei kibbutz e studia alla Hebrew University di Gerusalemme sotto la guida di Martin Buber. Nel 1957 si trasferisce negli Stati Uniti, prima a Berkeley, poi alla Columbia University, infine alla George Washington University. Fondatore del movimento The Communitarian Network (www.communitariannetwork.org) dedicato alla riflessione sui fondamenti morali, politici e sociali della società, è autore di oltre trenta volumi, tra cui The Spirit of Community (1993), nella cui appendice è pubblicato il cosiddetto "Manifesto comunitarista", oltre ad essere commentatore per numerosi e autorevoli quotidiani, dal New York Times a Usa Today. Nei suoi ultimi libri From Empire to Community (New York: Palgrave Macmillan, 2004) e How Patriotic is the Patriot Act?: Freedom Versus Security in the Age of Terrorism (Routledge, 2004) applica il paradigma comunitarista alle relazioni internazionali e analizza il rapporto tra la tutela della libertà personale e la sicurezza nell'epoca del terrorismo.