unitn. n°72 Università degli Studi di Trento

politiche di ateneo


Università: al via in autunno l'asilo nido
Il prorettore Mariangela Franch parla dei suoi progetti
intervista di Elisabetta Nones

La rubrica "politiche di ateneo" prosegue l'approfondimento sugli obiettivi e le strategie di sviluppo dell'Università di Trento con l'intervista alla professoressa Mariangela Franch, prorettore per i progetti didattici speciali e per le pari opportunità da novembre 2004.

Elisabetta NonesProfessoressa Franch, il suo mandato comprende due macro-aree piuttosto diverse tra loro. Ci può spiegare innanzitutto cosa significa "progetti didattici speciali"?
I progetti didattici speciali riguardano, per il momento, l'offerta formativa per studenti part-time avviata un anno fa presso la Facoltà di Economia. Gli studenti che hanno superato il test di ingresso e si sono iscritti all'a.a. 2004-05 sono 42; il gruppo è molto motivato, sta ottenendo risultati molto incoraggianti e questo è fonte di grande soddisfazione per chi ha creduto nel progetto.
Le esperienze avviate cinque anni fa con il corso di laurea in Economia e gestione aziendale, indirizzo in Marketing turistico sono state estremamente importanti ed hanno consentito di definire l'offerta didattica per studenti part-time nel modo più efficace ed attento ai processi di apprendimento di questo particolare segmento di studenti.
Il progetto per studenti part-time ha suscitato l'interesse di altre facoltà dell'ateneo, in particolare Lettere, dove due settimane fa ne ho presentato l'impianto generale e le caratteristiche distintive. Certamente, per chi vi aderisce, il progetto comporta uno sforzo organizzativo non indifferente, sia dal punto di vista didattico che logistico. Si tratta infatti di una didattica arricchita, nel senso che sono previsti il tutor d'aula, il tutor per materia e un costante monitoraggio dei livelli di apprendimento. Oltre alla Facoltà di Lettere, ha manifestato interesse per questo percorso formativo anche la Facoltà di Giurisprudenza.

La seconda area è quella delle pari opportunità, che è stata introdotta ex novo dal rettore Bassi. Quali sono le azioni e gli obiettivi che vorrebbe raggiungere in questo settore?
Innanzitutto vorrei chiarire cosa si intende per "pari opportunità". Nell'immaginario collettivo questo termine ha finora connotato problematiche legate al genere e quindi alla necessità di parificare diritti e doveri di uomini e donne. Oggi, il termine ha assunto una valenza decisamente più ampia. In un contesto di grande mobilità internazionale, "pari opportunità" deve infatti essere allargato a concetti di interculturalità e molteplicità linguistica che caratterizzano nostri utenti provenienti da tutto il mondo. Il termine va inteso, quindi, come garanzia di medesime condizioni di accesso a servizi e strutture per tutti, uomini e donne, italiani e stranieri, studenti e docenti. Garantire un'uniformità di trattamento è infatti necessario in quest'epoca di grande flessibilità e mobilità nel mondo universitario e lavorativo. Il rettore Bassi è molto sensibile a queste tematiche, che aveva incluso nel suo programma con il termine di "politiche di conciliazione". I progetti legati all'area delle pari opportunità sono, in questa prima fase, i seguenti.
È stato ricostituito il Comitato Pari Opportunità previsto dal regolamento d'ateneo a cui per il momento possono partecipare solo rappresentanti del personale tecnico-amministrativo e non di quello docente.
L'ateneo ha fatto proprio un corso di educazione alla politica promosso dal Ministero per le Pari Opportunità dal titolo "Donne, Politica e Istituzioni" che prenderà l'avvio con il prossimo anno accademico presso la Facoltà di Giurisprudenza e avrà durata biennale. Il primo anno l'iniziativa sarà sostenuta economicamente dal Ministero, mentre per il secondo anno è stato richiesto un co-finanziamento da parte dell'università ospitante.
Sarà inaugurato quest'autunno il progetto sperimentale del nido interaziendale. L'iniziativa era presente nel programma di candidatura del rettore Bassi ed è stata avviata subito dopo la sua nomina. Si è partiti da una ricerca di mercato interna e in particolare dalla rilevazione del bisogno tramite la somministrazione di un questionario on-line. Ora i tre enti che aderiscono al progetto, e cioè Università di Trento, Opera Universitaria e Federazione dei Consorzi Cooperativi, stanno procedendo all'esame delle pratiche burocratiche e amministrative per la definizione del progetto educativo e degli aspetti strutturali ed economici, per avviare il confronto concorrenziale che verrà promosso per la gestione del nido. Quello che mi preme sottolineare è che si tratta di un progetto di ricerca sperimentale assolutamente pionieristico e unico in Italia, poiché una grande enfasi sarà posta sulla supervisione psico-pedagogica da parte di risorse accademiche interne che vantano un'esperienza pluriennale in questo settore. Mi riferisco in particolare ai colleghi Ongari e Dallari che cureranno il progetto didattico, la formazione specifica degli educatori e del coordinatore pedagogico e presteranno la massima attenzione al monitoraggio della qualità della didattica. Parliamo quindi di un progetto sperimentale che vuole differenziarsi dall'offerta attualmente presente sul territorio in particolare sul fronte della qualità della didattica. In una prima fase i bambini saranno 25. Un progetto simile al nostro è sorto qualche mese fa all’Università Bicocca di Milano. La nostra peculiarità, tuttavia, è la presenza di risorse interne estremamente preparate che potranno mettere a disposizione le loro conoscenze e i risultati delle loro ricerche a beneficio di chi aderirà al progetto. Tengo a sottolineare che in Trentino non esistono al momento nidi aziendali, né tanto meno interaziendali.

Come pensa di poter sfruttare la sua professionalità e la sua preparazione accademica nei settori di sua competenza? C’è anche una componente personale che l'ha spinta ad accettare questo incarico?
Sicuramente le mie competenze nel campo del marketing e delle ricerche di mercato mi hanno aiutata a sviluppare i progetti di cui sono responsabile. Mi riferisco in particolare alla rilevazione dei bisogni per il nido e alla definizione dei budget delle varie iniziative. Certamente, però, ha influito molto anche la mia forte passione verso queste tematiche, che coltivo da sempre. Sono da alcuni anni legale rappresentante di una cooperativa sociale che offre servizi per gli anziani e credo fermamente in queste realtà che si inseriscono a pieno titolo nell'area "pari opportunità". Il lavoro di squadra è fondamentale in questo tipo di attività, ma credo che l'entusiasmo e la passione di chi opera in settori come questi siano assolutamente fondamentali.

Ha stabilito una scaletta di priorità per la realizzazione dei suoi progetti?
Il nido interaziendale è sicuramente la priorità numero uno! Il resto procederà in parallelo.

Mariangela FranchMariangela Franch è professore ordinario di marketing presso la Facoltà di Economia dell’Università di Trento. È stata titolare di diversi insegnamenti nell’ambito del raggruppamento di economia e gestione dell’impresa e attualmente tiene corsi di marketing e service management alle Facoltà di Economia e di Lettere. Ha inoltre organizzato corsi di marketing rivolti a laureati in discipline tecniche e manageriali già inseriti nel mondo del lavoro.
Ha coordinato progetti nazionali finanziati dal Miur e ha partecipato a progetti internazionali sui temi dell’e-commerce e delle ICT applicate al turismo. Dal 1997 è responsabile del gruppo di ricerca interdisciplinare eTourism. È membro del collegio docenti del dottorato di ricerca in Economics and Management dell’Università di Trento e di quello in Strategia, gestione e metodi quantitativi d’impresa dell’Università di Milano Bicocca. È membro del Consiglio di presidenza della Facoltà di Economia dell’Università di Trento e membro del Consiglio di amministrazione del CUEIM (Consorzio Universitario di Economia Industriale e Manageriale) e del Mart (Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto).
È inoltre responsabile del progetto speciale di corso di laurea in Economia e gestione aziendale, indirizzo in Marketing turistico e dell’offerta formativa part-time per la Facoltà di Economia dell’Università di Trento. Da novembre 2004 è prorettore per i progetti didattici speciali e per le pari opportunità.