unitn. n°71 Università degli Studi di Trento

terza pagina


Sartre e la filosofia del Novecento
Un convegno scientifico nel centenario della nascita
di Nestore Pirillo

Nestore PirilloDopo tre giorni di intenso confronto, seguito quotidianamente dalla stampa e da un pubblico attento di studiosi, tra cui anche colleghi delle facoltà tecnico-scientifiche e di scienze sociali, interessati al sapere umanistico, si è concluso il convegno internazionale intitolato Sartre e la filosofia del suo tempo. L'iniziativa, promossa congiuntamente dalla cattedra di Storia della filosofia II e dall'Assessorato alla Cultura (PAT), si è conclusa con la discussione pubblica al caffè-teatro del S. Chiara dedicata alla visione sartriana del teatro della libertà. L'incontro si è svolto dal 16 al 18 marzo presso l'Istituto Trentino di Cultura con il patrocinio del Centre Culturel Français de Milan e la compartecipazione della redazione della rivista aut aut.
Di fronte ad un pubblico costantemente numeroso e avvertito ha introdotto il convegno e portato i saluti della Facoltà di Lettere il preside Fabrizio Cambi. Hanno preso in seguito la parola prestigiosi esponenti dei centri sartriani italiani, francesi e tedeschi, nonché studiosi e professori provenienti dall'Università di Parigi-Sorbona, dalla Scuola Normale Superiore italiana e francese, dalle università austriache e tedesche e da altri grandi centri di ricerca italiani, come le Università di Firenze e di Palermo, l'Università Cattolica di Milano e la Scuola storicistica di Napoli. Numerosa è stata la presenza di esponenti dell'ateneo trentino, di altri noti centri di studio presenti sul territorio, nonché di giovani ricercatori provenienti dalle Università di Verona, Padova, Venezia e Roma.

Inserita nell'ambito della proficua collaborazione avviata dal Dipartimento di Scienze filologiche e storiche e dalla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'ateneo con l'Assessorato alla Cultura della Provincia autonoma di Trento, col Centro Servizi Culturali S. Chiara e col Gruppo di Studi sartriani di Roma, l'iniziativa, una delle prime svoltesi in Italia e in Europa, si è tenuta in occasione del centenario della nascita del filosofo e scrittore francese, figura emblematica della storia degli intellettuali nel Novecento.
Progettata all'interno di un evento culturale più ampio, rivolto alla cittadinanza trentina, l'attività è stata preparata con un'articolazione a più voci, un'attenta conduzione manageriale della segreteria scientifica e del dipartimento e l'appassionata partecipazione degli studenti tirocinanti.
In vista di un'ampia ricaduta sul territorio, del coinvolgimento del mondo della scuola e delle istituzioni rivolte alla formazione del pubblico, i moduli di propedeutica filosofica, di storia della filosofia moderna e contemporanea, di lingua e letteratura francese hanno fatto da battistrada nella contestualizzazione filosofica e letteraria dell'iniziativa, fiancheggiati dalle attività del Laboratorio di Orientamento alla Critica teatrale e dello Spettacolo, di recente costituito dal Centro S. Chiara, in collaborazione con i docenti del dottorato in Letterature comparate e studi linguistici.
In proposito va messo in evidenza che sulla base di seminari e corsi organizzati presso la Facoltà di Lettere nonché delle lezioni pubbliche (sulla fenomenologia, la letteratura del disgelo, la filosofia della crisi e il teatro del dopoguerra), previste in alcune sedi delle biblioteche del Trentino, è stato possibile, in sinergia con la programmazione del Centro S. Chiara, mettere in scena con successo uno dei testi più discussi del filosofo esistenzialista. Durante i giorni del convegno presso la sala dell'Auditorium è stato rappresentato Il diavolo e il buon Dio. La messa in scena a cura della compagnia del teatro Arsenale di Milano è stata oggetto di rielaborazione e studio per gli iscritti al Laboratorio.
Si lavora ora alla pubblicazione degli atti, vivamente attesa.