unitn. n°70 Università degli Studi di Trento

riconoscimenti


Sandro Stringari al Collège de France
Cattedra al docente dell'Università di Trento
di Paolo Bari

Paolo Bari Condensazione di Bose-Einstein e superfluidità. Questo il titolo della conferenza con cui il 10 febbraio Sandro Stringari, docente di fisica presso la Facoltà di Scienze dell'Università di Trento, ha inaugurato il suo corso al Collège de France, la prestigiosa istituzione parigina che gli ha assegnato la cattedra europea per l'anno accademico 2004/05. Un riconoscimento che in passato era toccato solamente ad altri due illustri italiani, Umberto Eco e Claudio Magris.
Nell'anno internazionale della fisica, è stato dunque proprio un fisico a tenere la lezione inaugurale della cattedra europea, lezione rivolta ad un attento pubblico di esperti e di profani, fra cui numerosi giovani. Sandro Stringari ha innanzi tutto ripercorso la storia delle ricerche sulla superfluidità per poi illustrare i recenti successi ottenuti nello studio dei gas atomici ultrafreddi.
Successivamente ha indicato alcuni degli obiettivi delle ricerche attuali quali, fra gli altri, la realizzazione della superfluidità nei gas fermionici e la costruzione di laser da cui scaturiranno fasci di atomi e non di luce. In cinquanta minuti Stringari ha saputo concentrare passato, presente e futuro delle ricerche in questo avvincente campo della fisica in una relazione molto apprezzata dagli ascoltatori.

Sandro Stringari con Jacques Glowinski, rettore del Collège de France, foto © Collège de France, P. ImbertA questa prima lezione introduttiva ne sono seguite altre nove nei successivi lunedì fino ad aprile, a costituire un appuntamento fisso, rivolto principalmente agli studiosi che operano nei vari centri di ricerca dell'area parigina. Argomento del corso è stato il settore nel quale Stringari ha ottenuto importanti successi e riconoscimenti internazionali. La condensazione di Bose-Einstein rappresenta infatti uno dei campi più interessanti e promettenti della fisica contemporanea. Basti pensare che negli ultimi dieci anni questo tema di ricerca è stato oggetto di circa diecimila pubblicazioni scientifiche apparse su riviste internazionali ed è stato premiato ben due volte con il Nobel per la fisica, nel 1997 e nel 2001. La condensazione di Bose-Einstein è un fenomeno che consiste nella proprietà posseduta da alcuni atomi di dar luogo - a temperature molto basse - a un comportamento ondulatorio coerente, simile a quello che avviene nelle radiazioni elettromagnetiche del laser. A Trento Stringari dirige il Centro BEC, attivo dal 2002 nell'ambito dell'INFM, l'Istituto Nazionale di Fisica della Materia.

Per il 2004/05 il docente di fisica ha preso un anno sabbatico che trascorrerà a Parigi dividendosi fra le attività didattiche al Collège de France e i programmi di ricerca presso l'École Normale Supérieure dove collabora con il gruppo del premio Nobel Claude Cohen-Tannoudji. "La cattedra europea - spiega Stringari - costituisce un importante riconoscimento alla fisica, all'Italia e a Trento, accreditato come un centro di ricerca fortemente competitivo a livello mondiale. Al Collège de France e all'École Normale Supérieure si vive un'atmosfera molto stimolante che favorisce continui contatti con studiosi provenienti da differenti discipline".
Istituito nel 1530 per volere del re Francesco I, il Collège de France ha un corpo docente permanente costituito da circa cinquanta professori, selezionati tra i più illustri e riconosciuti del panorama scientifico internazionale in varie discipline, tra cui matematica, fisica, scienze naturali, filosofia, sociologia, storia, filologia e archeologia. Tra di essi anche due italiani: il letterato Carlo Ossola e il fisico Gabriele Veneziano. Due professori annuali vincitori della cattedra europea (per quest'anno Sandro Stringari) e di quella internazionale (attribuita di norma a uno studioso extraeuropeo) completano il quadro del corpo docente.
L'anno sabbatico parigino non distoglierà peraltro Stringari dal garantire la sua presenza al Centro BEC di Trento. "Continuerò a seguire l'attività del laboratorio di Povo - precisa infatti il docente di fisica - dove ritornerò a lavorare al termine della splendida esperienza francese".

Sopra: Sandro Stringari con Jacques Glowinski, rettore del Collège de France, foto © Collège de France, P. Imbert

Il Collège de France
Fondato nel 1530 a Parigi per volere del re Francesco I, il Collège de France nasce per promuovere lo sviluppo dell’alta formazione e per diffondere e valorizzare la conoscenza delle discipline scientifiche all’insegna del rigore e dello spirito di innovazione. Il corpo docente è composto da una cinquantina di docenti, selezionati tra i più illustri e riconosciuti del panorama scientifico internazionale in tutte le discipline: matematica, fisica, scienze naturali, filosofia, sociologia, storia, filologia, archeologia e molte altre. Tra di essi anche due italiani: il letterato Carlo Ossola e il fisico Gabriele Veneziano. Tra i docenti più noti che hanno insegnato al Collège de France si ricordano il filosofo Henri Bergson e l’antropologo Claude Levi-Strauss.
[Per maggiori informazioni sul centro: www.college-de-france.fr/site/general/index.htm]



Sandro Stringari
Nato a Tarcento (UD) il 2 marzo 1949, il professor Sandro Stringari insegna fisica dal 1980 alla Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'Università di Trento. Noto a livello internazionale per la sua attività di ricerca in fisica nucleare, fisica dei clusters, fisica delle basse temperature e fisica atomica, negli ultimi anni ha indirizzato la sua attività di ricerca verso lo studio della condensazione di Bose-Einstein. Un tema di forte interesse scientifico, che lo ha portato a lavorare a stretto contatto con diversi premi Nobel per la fisica (Eric Cornell, Claude Cohen-Tannoudji, Antony Leggett, Williams Phillips e Wolfgang Ketterle) e a fondare nel 2002 il Centro BEC di Trento, di cui è direttore. Numerosi sono gli incarichi da lui ricoperti sotto il profilo scientifico a livello internazionale e accademico per l'ateneo trentino (è stato direttore del Dipartimento di Fisica dal 1992 al 1995 e pro-rettore vicario nell’a.a. 1996/97).