unitn. n°70 Università degli Studi di Trento

post laurea


Politiche di genere
Un master sulle pari opportunità
di Barbara Poggio

Barbara PoggioIl 13 gennaio si è tenuta presso la Facoltà di Sociologia la giornata inaugurale del master interfacoltà in Politiche di genere, con la partecipazione dell'ex-ministra Laura Balbo e di Marina Piazza, già presidente della Commissione Nazionale per la Parità e le Pari Opportunità. L'attivazione del master risponde ad una esigenza conoscitiva e formativa che negli ultimi anni è diventata sempre più pressante, sia in ambito sociale, che istituzionale, che organizzativo. Tale esigenza deriva dal configurarsi di nuovi scenari legati alla sempre più rilevante presenza delle donne nel mercato del lavoro e dalla necessità di affrontare vecchie e nuove problematiche relative alle differenze di genere, come il persistere di situazioni di segregazione e discriminazione a sfavore delle donne nei diversi settori della vita sociale e lavorativa, ma anche la crescente domanda di nuovi modelli di gestione del tempo lavorativo e del tempo di vita da parte di donne e uomini.
Di fronte all'emergere di queste nuove problematiche è cresciuto il bisogno di figure professionali capaci di gestire, promuovere e sviluppare azioni, servizi e politiche del lavoro in grado di riconoscere e valorizzare le differenze, contrastando i fattori di discriminazione e promuovendo politiche e azioni mirate a favorire la cittadinanza di genere. Si pensi ad esempio all’istituzione delle commissioni e dei comitati di pari opportunità e alla creazione di figure come la consigliera di pari opportunità o dell'animatore/animatrice di pari opportunità in ambito amministrativo, o alla promozione a livello europeo del mainstreaming di genere, o all'introduzione di programmi di diversity management in ambito aziendale. Oppure alla necessità di garantire l'effettiva applicazione di provvedimenti legislativi mirati ad eliminare le disparità nell'accesso e nella progressione di carriera, a favorire l'inserimento delle donne in attività in cui sono sottorappresentate e a sostenere una diversa organizzazione del lavoro per consentire a uomini e donne un maggior equilibrio tra responsabilità familiari e professionali.

Mariangela Franch, Silvia Gherardi, Iva Berasi, Laura Balbo, Annalise Filz e Marina Piazza alla presentazione del master in Politiche di genere.

La capacità di rispondere a tali problematiche richiede una preparazione interdisciplinare, in grado di accedere a competenze e saperi attualmente collocati in settori disciplinari differenti, che vanno dall'antropologia alla sociologia, dalla filosofia alla letteratura, dall'economia alla psicologia e al diritto. È proprio a partire da questa consapevolezza che si è sviluppato, all'interno dell'ateneo trentino, il progetto interdisciplinare mirato alla definizione di un percorso formativo per esperti in politiche di genere. L'iniziativa, che ha visto l'adesione delle Facoltà di Economia, Giurisprudenza, Lettere e Filosofia, Scienze Cognitive e Sociologia, è stata successivamente avviata nell'ambito delle attività formative finanziate dal Fondo Sociale Europeo e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e promosse dalla Provincia autonoma di Trento.
La rilevanza del tema sembra essere confermata dal consistente numero di domande di partecipazione pervenute, più di ottanta a fronte di soli dodici posti disponibili, in molti casi provenienti da persone già occupate ed interessate ad una specializzazione da utilizzare nei diversi contesti lavorativi di appartenenza.
Ai dodici partecipanti il master cercherà di fornire le competenze necessarie e gli strumenti gestionali utili per la realizzazione di azioni, servizi e politiche in una prospettiva di genere, in grado di riconoscere cittadinanza a tutti gli individui a prescindere dalla loro appartenenza sessuale, senza tuttavia negarla o ignorarla.

Sopra, da sinistra: Mariangela Franch, Silvia Gherardi, Iva Berasi, Laura Balbo, Annalise Filz e Marina Piazza alla presentazione del master in Politiche di genere.