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  ateneo  

Innocenzo Cipolletta confermato presidente
Guiderà il nuovo Consiglio di amministrazione fino al 2008
di Alessandra Saletti

Sopra: la prima seduta del nuovo Consiglio di amministrazione, 9 dicembre 2004

7 membri designati dai professori ordinari e straordinari, 7 dagli associati, 6 dai ricercatori, 3 dal personale amministrativo e tecnico, 4 dagli studenti e 2 dai dottorandi, 3 dalla Provincia, 2 dal Ministero, oltre a un membro per la Regione, il Comune di Trento, il Comune di Rovereto, la Camera di Commercio, i lavoratori, gli imprenditori e l’Istituto Trentino di Cultura. A questi si aggiungono il rettore, il prorettore e il direttore generale. In tutto 44 membri. Sono questi i numeri del nuovo Consiglio di amministrazione dell’Università di Trento che rimarrà in carica per il quadriennio 2004-2008. La rappresentanza è alta, ancora maggiore della precedente composizione in vigore prima della modifica dello statuto, ma significativa della partecipazione reale e attiva di tutte le componenti accademiche e laiche alla vita dell’ateneo. La composizione attuale, varata in base alle disposizioni dello statuto approvato nell’aprile di quest’anno, è stata raggiunta tra ottobre e novembre con le elezioni dei membri interni all’ateneo e dei rappresentanti degli studenti e con la nomina dei componenti esterni. Una curiosità riguarda proprio le elezioni della componente studentesca che, per la prima volta, si sono avvalse di un sistema di voto telematico realizzato grazie all’architettura e al protocollo applicativo forniti dal Cineca e certificati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Un esperimento che, nonostante alcuni problemi nella fase iniziale, sembra aver dato esiti positivi. A guidare il nuovo Consiglio per altri quattro anni sarà ancora Innocenzo Cipolletta, riconfermato con ampio consenso come primo atto della seduta del 9 dicembre. Via libera anche alla riconferma del direttore generale, Marco Tomasi, che proseguirà nell’incarico della gestione amministrativa dell’Università di Trento per altri cinque anni. La riunione del nuovo Consiglio si è aperta con il saluto ufficiale del rettore Davide Bassi, che ha voluto accogliere i rappresentanti accademici e laici con una riflessione sulla delicata fase di transizione che ancora oggi vive l’università italiana, costretta a fare i conti con problemi di bilancio, ma con alcune prospettive di miglioramento in vista. Il rettore si è soffermato poi, in particolare, sulla situazione dell’ateneo trentino che, pur presentando ancora alcune criticità e questioni da tempo irrisolte, si profila positiva sia sotto il profilo scientifico, che economico. A confermare un quadro di sostanziale fiducia per l’Università di Trento è stata l’attesa relazione del Nucleo di valutazione d’ateneo, organo interno e strumento del Consiglio di amministrazione preposto al monitoraggio del buon funzionamento e della corretta gestione delle risorse. La relazione sull’andamento del 2003, tra i punti salienti della prima seduta del Consiglio, è stata presentata dal presidente del Nucleo Giovanni Pascuzzi. L’indagine sull’ateneo ha riguardato, come di consueto, l’attività didattica (l’offerta formativa, l’andamento delle iscrizioni, la qualità degli insegnamenti, la soddisfazione degli studenti), l’internazionalizzazione, la connessione dell’ateneo con il mondo del lavoro, il diritto allo studio, la ricerca (finanziamenti, costi e produttività scientifica), l’utilizzo delle risorse umane e dei finanziamenti, la gestione amministrativa, i progetti speciali e, più in generale, il posizionamento dell’Università di Trento nel contesto nazionale e internazionale.

Innocenzo Cipolletta