no58

  nucleo di valutazione  

Valutata la didattica e la carriera degli studenti
Un’indagine del Nucleo di Valutazione
di Ivano Bison, Carlo Borzaga e Fulvio Ferrari

 

Quali sono le motivazioni ed i vincoli formativi, sociali ed economici che condizionano la scelta del corso di studio e influiscono sull’andamento del percorso formativo? Qual è il livello di soddisfazione degli studenti ad un anno dall’iscrizione all’università?
Il Nucleo di Valutazione dell’Università di Trento ha deciso di dare una prima risposta a questi e ad altri interrogativi attraverso un’indagine telefonica, condotta nel dicembre del 2002, che ha interessato le 2431 matricole iscritte nell’a.a. 2001/2002 al primo anno della laurea triennale. L’indagine, nata con l’intento di sondare i vari aspetti della vita formativa degli iscritti ad un anno dall’immatricolazione, ha indagato sia le motivazioni che hanno spinto un giovane diplomato alle scuole superiori ad iscriversi all’università, sia quei vincoli formativi, sociali ed economici che condizionano la scelta del corso di studio e il successivo percorso formativo, sia i livelli di soddisfazione per la didattica e i servizi offerti dall’ateneo.
I dati emersi dall’indagine delineano nel complesso l’immagine di un ateneo in buona salute, in grado di far fronte con sufficiente efficacia - nonostante le difficoltà legate all’avvio della riforma e dei corsi di studio triennali - alle esigenze di formazione degli studenti.
La grande maggioranza degli studenti appare nel complesso soddisfatta della scelta fatta e degli studi compiuti nel primo anno del triennio. Il tasso contenuto di abbandoni (10,5%) e l’alta percentuale di studenti (86,3%) che si dicono pronti a reiscriversi allo stesso corso di studio, rivelano che l’offerta didattica dell’ateneo viene nel complesso approvata e apprezzata, anche se permangono comunque giudizi diversi fra i vari corsi di studio.
Le risposte fornite dagli studenti e l’analisi dei dati sul successo nel processo formativo evidenziano la centralità dell’elemento motivazionale, della frequenza regolare alle lezioni e dell’organizzazione didattica nel determinare il ritmo e la qualità del progresso negli studi. Dal rapporto emerge, in proposito, l’invito all’ateneo e alle facoltà ad elaborare strategie che garantiscano la possibilità di frequenza al più ampio numero di studenti possibile e a rafforzare gli strumenti di orientamento e di tutoraggio, così da indirizzare gli studenti verso i percorsi che più corrispondono ai loro interessi culturali e professionali e garantire, in una seconda fase, un contributo alla correzione di atteggiamenti errati o comunque non efficaci nei confronti del metodo di studio. L’utile esperienza ed i preziosi risultati ottenuti hanno convinto, infine, il Nucleo di Valutazione a ripetere l’esperienza anche nei prossimi anni, allargandola a tutti gli iscritti alle lauree triennali. È, infatti, convinzione del Nucleo che se da una parte una valutazione completa si potrà avere solo al termine del triennio, dall’altra continuare a monitorare il processo nella sua evoluzione permetterà di apportare correttivi e migliorie nei processi di reclutamento degli studenti e nella organizzazione didattica, senza dover aspettare gli esiti finali.
In conclusione, affinché questa esperienza divenga una consuetudine, così come lo sono le valutazioni dei singoli corsi attivati in ateneo, vi è la necessità della collaborazione di tutti, ma soprattutto degli studenti.