ricerca e formazione nell’UE |
European integration,
civil society and new identities Maturata in un clima di spiccato
interesse per i nuovi scenari europei, la terza edizione dell’International
Summer School, dal titolo European integration, civil society and new
identities,
organizzata dal Polo Europeo “Jean Monnet”, centro d’eccellenza per gli studi sull’integrazione europea
dell’ateneo trentino, diretto dal professor Riccardo Scartezzini, ha riscosso nuovamente consensi
locali e sovranazionali. La partecipazione attiva di una trentina di studenti per lo più stranieri
ha confermato l’attenzione particolare che l’ateneo trentino rivolge all’internazionalizzazione
dell’Università e, in modo particolare, alla mobilità degli studenti entro l’Unione Europea. Ancora
una volta, il Polo Europeo “Jean Monnet” ha contribuito a creare, attorno ai temi relativi all’integrazione
europea e alle politiche di europeizzazione, una condivisa fiducia nella
crescita di
un’identità sovranazionale europea ed un’occasione in più per integrare ospitalità ed esperienze
didattiche fra la nostra Università e i partecipanti provenienti da altri atenei italiani e stranieri. La
scuola estiva, della durata di due settimane (2-8 settembre con sede a Trento e 8-14 settembre con
sede ad Innsbruck), ha offerto agli studenti partecipanti un programma intensivo e residenziale
nelle confortevoli strutture del Centro Congressi Panorama di Sardagna e del Tiroler Bildungsinstitut
di Grillhof nei pressi di Innsbruck. Al corso, costituito da giornate di studio a carattere monotematico,
sono seguite gite naturalistiche nei pressi delle località di Sardagna e Grillhof, e visite dei
centri storici delle città di Trento, Verona, Venezia ed Innsbruck. Con i temi trattati nel corso della
Summer School si è inteso approfondire gli aspetti connessi alla costruzione di una identità
europea, all’emergere di nuovi diritti di cittadinanza, alle forme di inclusione ed esclusione relative
alle minoranze etniche e ai conflitti nazionali e sub-nazionali. Si è inoltre posta attenzione alla
questione delle donne all’interno del nuovo panorama culturale europeo, alle forme di regionalismo
che costituiscono la dimensione territoriale e i processi decisionali dei singoli stati europei, secondo
un approccio federale oppure unitario, al dibattito sull’allargamento verso Est con particolare
riguardo alla questione delle nuove identità europee che si verrebbero a creare negli stati dell’Europa
orientale, e infine, al nuovo modello sociale europeo comparato con il modello americano.
Nell’ambito pluridisciplinare di questa scuola non si è dimenticato di lasciare ampio spazio al
confronto culturale fra studenti e docenti, alla nascita di nuove opportunità di scambio e di collaborazione
nella ricerca.
Nella foto
a destra: gruppo di partecipanti al corso European integration, civil society
and new identities; |