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  ricerca e formazione nell’UE  

European integration, civil society and new identities
International Summer School 2002 promossa dal Polo Europeo “Jean Monnet” a Trento e Innsbruck
di Roberta Bertacco

Maturata in un clima di spiccato interesse per i nuovi scenari europei, la terza edizione dell’International Summer School, dal titolo European integration, civil society and new identities, organizzata dal Polo Europeo “Jean Monnet”, centro d’eccellenza per gli studi sull’integrazione europea dell’ateneo trentino, diretto dal professor Riccardo Scartezzini, ha riscosso nuovamente consensi locali e sovranazionali. La partecipazione attiva di una trentina di studenti per lo più stranieri ha confermato l’attenzione particolare che l’ateneo trentino rivolge all’internazionalizzazione dell’Università e, in modo particolare, alla mobilità degli studenti entro l’Unione Europea. Ancora una volta, il Polo Europeo “Jean Monnet” ha contribuito a creare, attorno ai temi relativi all’integrazione europea e alle politiche di europeizzazione, una condivisa fiducia nella crescita di un’identità sovranazionale europea ed un’occasione in più per integrare ospitalità ed esperienze didattiche fra la nostra Università e i partecipanti provenienti da altri atenei italiani e stranieri. La scuola estiva, della durata di due settimane (2-8 settembre con sede a Trento e 8-14 settembre con sede ad Innsbruck), ha offerto agli studenti partecipanti un programma intensivo e residenziale nelle confortevoli strutture del Centro Congressi Panorama di Sardagna e del Tiroler Bildungsinstitut di Grillhof nei pressi di Innsbruck. Al corso, costituito da giornate di studio a carattere monotematico, sono seguite gite naturalistiche nei pressi delle località di Sardagna e Grillhof, e visite dei centri storici delle città di Trento, Verona, Venezia ed Innsbruck. Con i temi trattati nel corso della Summer School si è inteso approfondire gli aspetti connessi alla costruzione di una identità europea, all’emergere di nuovi diritti di cittadinanza, alle forme di inclusione ed esclusione relative alle minoranze etniche e ai conflitti nazionali e sub-nazionali. Si è inoltre posta attenzione alla questione delle donne all’interno del nuovo panorama culturale europeo, alle forme di regionalismo che costituiscono la dimensione territoriale e i processi decisionali dei singoli stati europei, secondo un approccio federale oppure unitario, al dibattito sull’allargamento verso Est con particolare riguardo alla questione delle nuove identità europee che si verrebbero a creare negli stati dell’Europa orientale, e infine, al nuovo modello sociale europeo comparato con il modello americano. Nell’ambito pluridisciplinare di questa scuola non si è dimenticato di lasciare ampio spazio al confronto culturale fra studenti e docenti, alla nascita di nuove opportunità di scambio e di collaborazione nella ricerca.
Chi era Jean Monnet? Forse molti hanno sentito parlare di monsieur Jean Monnet ma non tutti sanno chi fosse o il ruolo che rivestì. Jean Monnet (1888-1979) non fu né un capo di governo, né un capo di partito o di una qualche forza organizzata. Egli è stato e rimane tutt’ora una delle figure più celebri della storia d’Europa poiché, senza il suo intervento e le sue capacità di azione, oggi, probabilmente, l’Unione Europea non esisterebbe. Nel 1949 Jean Monnet elaborò la messa a punto di un’iniziativa di straordinaria importanza per il futuro evolversi dell’Europa: l’unione franco-tedesca delle risorse di carbone e acciaio, da cui, un anno più tardi, nascerà la Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA). Nel 1955 Monnet diede vita al Comitato d’azione per gli Stati Uniti d’Europa, con il quale continuò a sollecitare la classe politica europea a non abbandonare la via intrapresa dell’Unione Europea. Ecco il perché del programma comunitario denominato “Azione Jean Monnet: insegnamenti sull’integrazione europea nelle università”. Varato dalla Commissione Europea il 2 gennaio 1990, sulla base di una richiesta proveniente dal mondo accademico, tale programma ha costituito il punto di partenza per la realizzazione delle vare iniziative “Jean Monnet”. L’Azione è nata con lo scopo di diffondere le conoscenze sull’integrazione europea all’interno delle università, per mezzo di finanziamenti di avviamento. Nel 1998 la Commissione Europea ha istituito i Poli Europei “Jean Monnet”, col fine di raggruppare all’interno di una o più università di una regione le risorse scientifiche e umane attorno ai temi riguardanti l’integrazione europea e di promuoverne la conoscenza a livello locale anche in ambito non strettamente accademico.
E l’Università di Trento? Nel 1999 l’Università degli Studi di Trento, rappresentata da Riccardo Scartezzini, titolare della Cattedra Jean Monnet in Sociologia delle relazioni internazionali, ha ottenuto dalla Commissione Europea il titolo di Polo Europeo “Jean Monnet”, come riconoscimento per le particolari competenze europeistiche emerse durante i suoi anni di attività. L’importanza crescente che gli studi europei hanno via via acquisito nel nostro territorio ha reso l’Università di Trento un centro di eccellenza specializzato nello studio e nella ricerca universitaria e post-laurea sull’Europa contemporanea.

 

Nella foto a destra: gruppo di partecipanti al corso European integration, civil society and new identities;
sotto a sinistra: una lezione del corso al Centro Congressi Panorama