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  ricerca e formazione  

Con il patrocinio dell’American Meteorological Society e dell’Istituto Nazionale per la Ricerca sulla Montagna
A scuola di meteorologia della montagna
Dal 26 al 30 agosto, docenti, ricercatori e operatori meteorologici a confronto presso il Centro Panorama di Sardagna
di Dino Zardi

L’ambiente montano presenta una varietà di fenomeni meteorologici particolari, come i venti di valle che ciclicamente soffiano nelle vallate, alternando regolarmente la loro direzione dal giorno alla notte, i sistemi di precipitazioni orografiche, il vento di föhn e molti altri fenomeni responsabili di effetti particolari. L’analisi e soprattutto la previsione di questi fenomeni e dei loro molteplici effetti spesso rappresentano un’incognita e una sfida per chi opera nei settori della meteorologia e dell’ambiente.
Proprio allo studio della meteorologia alpina sono stati dedicati negli ultimi decenni progetti di ricerca internazionali che hanno visto il coinvolgimento di ricercatori provenienti da vari paesi, non solo europei. Fra questi il recente Mesoscale Alpine Programme (MAP), lanciato nel 1995, che ha visto dopo tre anni di intensi preparativi e di accurata pianificazione lo svolgimento di una serie di misure meteorologiche intensive in aree obiettivo dell’arco alpino nel periodo settembre-novembre 1999.
Il progetto MAP ha consentito di raccogliere una mole impressionante di dati: la loro elaborazione è tuttora in corso, di pari passo con l’affinamento dei modelli concettuali e previsionali, e i risultati vengono via via pubblicati nelle riviste specializzate e nelle conferenze del settore. Tuttavia da più parti si avvertiva da tempo l’esigenza di una occasione per trasmetterli anche agli operatori e ai giovani ricercatori in una sede più formativa e in forma sistematica. Proprio per rispondere a questa esigenza nasce la Summer School on Mountain Meteorology, che vuole offrire una occasione di approfondimento sui fenomeni della meteorologia alpina, sugli effetti che questi determinano nel clima locale delle regioni montane e sugli strumenti che consentono la loro previsione. La prima edizione della Scuola è dedicata allo studio dei vari modi con cui le montagne modificano le correnti atmosferiche. La Scuola consentirà a trenta partecipanti, selezionati fra giovani laureati, dottorandi, post-doc e giovani ricercatori, nonché operatori di servizi meteorologici o di altre strutture che operano nel settore dell’ambiente provenienti da Paesi diversi, di approfondire tematiche relative ai fenomeni meteorologici dell’ambiente montano, a diretto contatto con ricercatori di prim’ordine.
I docenti della Scuola sono infatti Andrea Buzzi, dirigente di ricerca dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR di Bologna, Richard Rotunno e Joe Klemp dell’NCAR e Reinhold Steinacker, già professore all’Università di Innsbruck ed ora direttore del Dipartimento di Meteorologia dell’Università di Vienna. L’idea nasce nel solco di una consolidata collaborazione fra il Centro Universitario per la Difesa Idrogeologica dell’Ambiente Montano (CUDAM), costituito presso l’Università di Trento nel 2001 come Centro di Eccellenza dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica, e il National Center for Atmospheric Research (NCAR), una delle più prestigiose istituzioni statunitensi nel campo delle scienze dell’atmosfera e del clima.
Un’opportunità estremamente favorevole è data dall’anno 2002, proclamato dall’ONU “Anno Internazionale delle Montagne”. L’iniziativa può già contare sul contributo della prestigiosa American Meteorological Society (AMS) e dell’Istituto Nazionale per la Ricerca Scientifica e Tecnologica della Montagna (INRM), che forniranno un cospicuo supporto economico alla partecipazione di studenti che non dispongano di altre risorse. Le lezioni si terranno dal 26 al 30 Agosto 2002 nella splendida cornice del Monte Bondone presso il Centro Panorama di Sardagna, recentemente riaperto dall’Opera Universitaria dopo un lungo restauro. Il Centro offre, oltre alle aule per le lezioni e per lo studio personale, anche stanze per l’alloggio dei partecipanti e ogni comfort.
L’Ufficio manifestazioni e convegni dell’ateneo sta egregiamente fornendo un prezioso supporto logistico e informativo, anche curando la home page della scuola: http://www.unitn.it/ssmm, dove è possibile trovare tutte le informazioni ed anche iscriversi online. La domanda di iscrizione va presentata entro il 19 maggio prossimo.