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  l’intervista   

In viaggio per la musica: dal Brasile a Trento
Juliana Colli ha scelto l’ateneo trentino per completare la propria formazione musicologica
Intervista di Chiara Sintoni a Juliana Colli

Chiara Sintoni è dottoranda in Scienze della Musica presso l’Università di Trento. In occasione dei seminari di dottorato ha incontrato Juliana Colli, che frequenta i corsi in veste di borsista, alla quale ha rivolto qualche domanda.

Juliana, ci vuoi parlare un po’ di te, dei tuoi interessi, della tua formazione in patria?
Ho compiuto studi di canto lirico all'Università Statale di Campinas (Sao Paulo). In Brasile l’educazione musicale è organizzata in modo diverso rispetto a quanto avviene in Italia: qui esiste da sempre una grande tradizione canora legata al melodramma e questo, secondo me, ha contribuito ad istituzionalizzare lo studio del canto lirico in Conservatorio. Purtroppo, in Brasile non esiste una tradizione vocale equiparabile a quella italiana, ed è molto più difficile trovare un corso di canto lirico serio nel nostro Conservatorio. Così, le vie di accesso possibili sono due: l’ambito privato e il corso di “canto lirico e canto popolare”, e per “canto popolare” si intende un mix di ritmi latini e jazz, presso l’Università, cui si accede tramite un esame di ammissione.

La tua discendenza italiana ha in qualche modo influenzato e indirizzato questa tua passione musicale?
Non nego che la musica abbia sempre ricoperto un posto di rilievo nella mia famiglia e che, di conseguenza, sia stata determinante della mia esperienza personale e delle mie scelte future.

Dapprima, l’amore per il canto lirico; e in seguito?
In seguito mi sono laureata in sociologia e ho completato un master nella stessa disciplina in Brasile.

Cosa ti ha spinto a recarti in Italia?
Conosco bene la lingua per via dei miei genitori, entrambi italiani, e questo mi ha facilitato, ma le vere motivazioni che mi hanno spinto a scegliere il vostro Paese sono due: da un lato, il desiderio di conoscere più da vicino la terra natale dei miei genitori, da sempre un punto di riferimento per ogni forma di espressione artistica, musicale in particolare; dall’altro, la volontà di specializzarmi in sociologia della musica, che mi permette di fondere le mie specifiche competenze e di approfondirle ulteriormente.

Come sei arrivata in Italia?
Ho vinto una borsa di studio nel mio Paese che mi consentirà di soggiornare il Italia per 11 mesi, da ottobre 2001 ad agosto 2002. In Brasile, la scelta del candidato è determinata dall’importanza che il progetto di tesi di dottorato assume per il Paese di origine.

Perché proprio Trento?
L’Istituzione brasiliana che bandisce il concorso si attiva anche per selezionare l’università straniera che si rivela più consona alle attitudini del candidato, nonché alle caratteristiche del progetto di ricerca. La scelta è caduta sull’Università degli Studi di Trento per l’importanza che riveste sotto il duplice aspetto sociologico e musicologico, per la professionalità dei docenti, per la qualità dei corsi. Anche la ricerca in rete evidenzia infatti come il polo universitario trentino sia considerato a livello internazionale uno dei punti di riferimento per la sociologia…

…una disciplina ancora giovane, che proprio a Trento ha trovato un terreno culturale fertile su cui svilupparsi… E per quanto concerne l’organizzazione e il coordinamento del Dottorato in Scienze della Musica presso l’Università di Trento, come ti trovi in veste di studentessa ospite?
Il Dottorato in Scienze della Musica rappresenta un’occasione unica per chi, come me, ha espresso il desiderio di frequentare un master in discipline musicologiche in Italia. Sono quindi molto contenta di studiare a Trento, città tranquilla e accogliente, e di poter frequentare i seminari musicologici: trovo che siano di altissimo livello. Mi ha colpito anche l’efficienza della Biblioteca di Ateneo. Inoltre ritengo molto interessante e formativo il fatto che i dottorandi stessi siano chiamati a tenere seminari per i colleghi più giovani: non capita spesso di poter fare esperienza “sul campo”!

 


Dottorato di ricerca in Scienze della Musica
Sede amministrativa: Università di Trento
Sedi consorziate: Università di Udine-Gorizia; Universität für Musik und darstellende Kunst di Graz (Austria); Faculté de Musique Université de Paris IV Sorbonne (Francia)
Durata: triennale
Posti: 4, di cui 2 coperti da borsa di studio
Settori scientifico-disciplinari: musicologia e storia della musica, ed in particolare: musicologia sistematica, semiologia della musica, analisi musicale, sociologia della musica, psicologia della musica, informatica musicale.
Coordinatore: Rossana Dalmonte, docente della Facoltà di Lettere dell’Università di Trento