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Al via la Scuola di Studi Internazionali
Un master per formare esperti della diplomazia e dei rapporti internazionali
Intervista di Elisabetta Nones a Ferdinando Targetti

Non è un caso che l’ateneo trentino e in particolare le Facoltà di Economia, Sociologia, Giurisprudenza e Lettere si siano impegnate nella costituzione di una Scuola in Studi Internazionali. La forte domanda che arriva dalla società contemporanea è quella di offrire un titolo adeguato a questa fase storica di internazionalizzazione della vita quotidiana: da alcune settimane siamo inseriti in un’area monetaria integrata, ci troviamo alla vigilia della definizione di una costituzione europea e questo inizio di millennio vede un’accelerazione mai avuta prima dei processi di internazionalizzazione. I giovani sono particolarmente attenti ed interessati a questi cambiamenti e la cultura deve impegnarsi a chiarire aspetti della realtà di oggi e a dare risposte ai cittadini che vogliono approfondire le conoscenze nelle discipline internazionali.
Abbiamo parlato di come l’ateneo trentino sta cercando di rispondere a questa esigenza con il professor Ferdinando Targetti, direttore e co-fondatore della Scuola di Studi Internazionali.

Professor Targetti, come si articola la Scuola? Quali sono le discipline trattate?
La Scuola rappresenta un tassello del percorso universitario ed avrà durata annuale, a parte quest’anno che per esigenze istituzionali sarà concentrata in quattro mesi circa. Il Master di Studi Internazionali si colloca al primo anno della laurea specialistica e vi possono accedere tutti coloro che abbiano conseguito una laurea di primo livello. Il master si ottiene con il conseguimento di 60 crediti e consente in particolare ai laureati (laurea ante e post riforma) delle Facoltà di Economia, Sociologia e Giurisprudenza dell’Università di Trento o di altre facoltà, per le quali vi siano percorsi formativi assimilabili, di accedere direttamente al secondo anno di una delle lauree specialistiche in studi internazionali, attivate dalle Facoltà di Economia, Sociologia e Giurisprudenza dell’Università di Trento. Gli insegnamenti rientrano nell’ambito di questi tre settori ed hanno carattere pluridisciplinare. Il percorso di studi prevede due corsi di economia, due di diritto, due di carattere sociologico-politologico, due di storia, due di lingue straniere e uno di metodologia della ricerca.

Quali sono le finalità del corso di studi?
L’obiettivo del master è quello di offrire a chi lo frequenta un quadro il più completo e approfondito possibile delle discipline internazionali trattate, in modo da formare persone in grado di capire le dinamiche socioeconomiche attuali e di trovare quindi impiego in organismi internazionali governativi e non governativi, di lavorare per imprese che hanno forti legami all’estero o intraprendere la carriera diplomatica. Gli insegnamenti impartiti mirano ad una formazione a tutto tondo che permetta a chi l’ha conseguita una flessibilità di impiego ed un’apertura mentale per affrontare i cambiamenti in atto nella società contemporanea.

Chi sono i destinatari del master?
Il bacino di utenza del master è molto ampio. Racchiude tutti coloro che hanno conseguito una laurea di primo livello ed è aperto quindi a chi proviene da qualsiasi percorso formativo. Il ciclo naturale prevede l’acquisizione di una laurea di primo livello in una delle tre facoltà citate, il conseguimento del Master di Studi Internazionali e il completamento del percorso con il secondo anno della laurea specialistica nella stessa disciplina. È peraltro possibile una correzione di rotta nel corso degli studi: se cioè lo studente che ha conseguito la laurea di primo livello in economia si rende conto di essere più interessato alle materie giuridiche, con il conseguimento del Master di Studi Internazionali e un’integrazione di crediti formativi potrà accedere al secondo anno della laurea specialistica in studi giuridici europei e internazionali e così dicasi per gli studenti provenienti dalle altre due facoltà. Per questo motivo si è pensato di conferire un forte carattere di multidisciplinarità alla Scuola, in modo da avere uno zoccolo comune di insegnamenti nelle tre discipline: sociologia, economia e giurisprudenza.

Chi sono i docenti della Scuola?
I docenti sono esperti nelle discipline trattate e provengono in parte dal corpo accademico dell’ateneo trentino e in parte da università straniere. La tendenza della Scuola è quella di aumentare sempre più la quota di docenti stranieri, e di puntare all’insegnamento dei corsi in lingua inglese, nell’ottica dell’internazionalizzazione del percorso formativo.

Quali sono gli sbocchi occupazionali che offre un master di questo tipo?
La formazione impartita offre un’ampia gamma di possibilità di impiego, a seconda degli interessi di ciascuno. In campo internazionale oltre ad imprese che operano in campo internazionale ci sono molte istituzioni governative (come la banca mondiale, la corte europea e le Nazioni Unite, per fare qualche esempio) e non governative, nelle quali un master di questo tipo potrebbe essere speso molto bene. Siamo tra i primi atenei in Italia ad attivare questo percorso di studi, ed è un passo necessario per mettersi alla pari con gli altri paesi europei, nei quali si opera già da qualche tempo in questa direzione. Credo comunque che molti si avvicineranno alla Scuola per approfondire la propria cultura personale in settori di grande attualità e per colmare quindi la propria sete di conoscenza nelle discipline economico-giuridico-sociologiche a carattere internazionale.

 


Scuola di Studi Internazionali
Direttore: Ferdinando Targetti
Comitato Direttivo: Sergio Fabbrini, Giuseppe Nesi, Gian Maria Varanini (nelle foto da sinistra)
Sede: c/o Facoltà di Economia, Via Inama, 5 - I-38100 Trento
Per informazioni: Silvia Tomaselli, tel. 0461/822332 oppure: www.unitn.it/didattica/formazione_post/studi_internazionali.htm

 

Ferdinando Targetti si è laureato in Economia e Commercio nel luglio 1970 alla Bocconi di Milano con una tesi su “Gli investimenti americani in Europa”. Ha insegnato in molte università italiane e straniere, tra cui la New York University e l’Università di Paris XIII e svolge un’intensa attività scientifica e di ricerca. Nel luglio 2001 è stato nominato direttore della Scuola di Studi Internazionali dell’ateneo.