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Una ragione ospitale:
i filosofi e la città
Il ciclo di incontri
I filosofi e la città ha mostrato che la filosofia non è una richiesta di discorsi edificanti ma di lavoro intellettuale professionalizzato! Con questa iniziativa abbiamo tentato di diffondere nella gente le possibilità legate all’apertura del nuovo corso di laurea in filosofia. Ed è un bilancio positivo. La laurea in filosofia insedia a Trento uno spazio istituzionale, dove è possibile ripercorrere la storia della libertà di coscienza della comunità, attraverso quegli occhiali propriamente filosofici che sono le "idee", la "storia del pensiero". Questo naturalmente non è proprietà di nessuna corporazione. Occorre al contrario avere il coraggio di un’apertura transdisciplinare che disarticoli ogni retorica
tecnicistica.
Nelle foto: sopra: Massimo Cacciari, da sinistra Micaela Bertoldi e Giuseppe Cacciatori, Remo Bodei
Si è concluso con grande partecipazione di pubblico il ciclo di incontri I filosofi e la città, tenutosi presso Palazzo Geremia sede della Municipalità di Trento. Il ciclo, rivolto in modo specifico alla cittadinanza, è stato promosso dall’assessore alla cultura del Comune di Trento, Micaela Bertoldi, dal Museo Storico e dal Centro universitario di ricerche su Antonio Rosmini e la storia del pensiero filosofico in Italia. Organizzato sotto la direzione scientifica di Nestore Pirillo, docente della Facoltà di Lettere dell’Università di Trento, e con la segreteria scientifica del dottor Giuseppe Ferrandi del Dipartimento Scienze Umane e Sociali, l’iniziativa è stata aperta dal rettore Massimo Egidi. Come discussants degli incontri hanno partecipato i professori Giuseppe Beschin, Paola Giacomoni e Silvano Zucal, impegnati in prima persona nella costituzione a Trento del nuovo corso di laurea in filosofia. |