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rapporti internazionali |
Karlsruhe - Trento
La cooperazione premia
A Colonia il rettore Egidi ritira il Premio Italia dall'ambasciatore Perlot
Alle Università di Trento e di Karlsruhe, "per aver dato vita ad un accordo di cooperazione nel campo della formazione e della ricerca, inizialmente esteso ai settori dell'ingegneria, delle scienze e dell'economia, che condurrà tra l'altro alla crea-zione di corsi comuni di studio". Questa la motivazione con cui, lo scorso 12 ottobre a Palazzo Flora a Colonia, la giuria scientifica del Premio Italia, presieduta da Carlo Mazza, direttore per l'Informatica presso lo European Space Operation Center di Darmstadt, ha conferito il riconoscimento ai rettori dei due atenei Massimo Egidi e Sigmar Wittig. Un premio per la cooperazione Italia - Germania Il Premio Italia, assegnato ogni anno alla presenza di un ministro
italiano, mira a dare riconoscimento e
visibilità a persone e imprese che
interpretano e studiano i rapporti economici italo-tedeschi e che sostengono la
cooperazione scientifico-tecnologica tra i due Paesi. L'iniziativa è promossa
dalla DIW (Deutsch-italienische
Wirtschafts-vereinigung-Associazione economica italo-tedesca) di Düsseldorf in
collaborazione con il Comitato italo-tedesco per la scienza e la tecnologia e con
il patrocinio dell'Ambasciata d'Italia a Berlino. Trento-Karlsruhe: presto
la doppia laurea in ingegneria
L'importante riconoscimento del Premio Italia giunge in un momento in cui i due atenei stanno cooperando fattivamente alla realizzazione di comuni percorsi di studio. Lo scorso settembre, infatti, una delegazione dell'Università di Karlsruhe ha fatto visita ai colleghi trentini per siglare un accordo quadro che prevede la collaborazione scientifica nel campo della ricerca e dell'insegnamento in tutti i settori di interesse per entrambe le parti, per la fase iniziale principalmente in economia, ingegneria e scienze. In particolare l'accordo prevede l'impegno dei due atenei ad attivare la collaborazione per quel che riguarda la mobilità di professori, ricercatori, studenti e dottorandi, lo scambio di informazioni volto a favorire lo sviluppo di progetti di ricerca comuni e l'istituzione di corsi di studio congiunti al fine del conseguimento della doppia laurea. Rapporti di collaborazione esistevano già tra i due atenei nell'ambito dell'ingegneria idraulica e delle strutture in legno, mentre sono in fase iniziale i rapporti nel campo dell'ingegneria dei materiali, dell'informatica e dell'economia. Università di Trento: una
politica di respiro europeo
Il rapporto di collaborazione tra Trento e Karlsruhe si inserisce nell'ambito del programma di internazionalizzazione dell'ateneo trentino e, in particolare, nella politica di cooperazione con alcuni Länder tedeschi, formalizzata nel 1997 con la firma di una dichiarazione congiunta tra l'Università di Trento e i Ministeri della Scienza, della Ricerca Scientifica e dell'Arte del Land Baden-Württem-berg e del Freistaat Sachsen per la rea-lizzazione di progetti comuni. Programmi di doppia laurea sono già attivi con le Università di Brema, Dresda e Freiberg in economia e con l'Università di Dresda in sociologia. Curricula congiunti verranno attivati in un prossimo futuro, oltre che con l'Università di Karlsruhe per ingegneria, con le Università di Bielefeld per sociologia e di Tubinga per economia e matematica. Egidi: "I piedi nel territorio, la testa in Europa"
L'Europa ha fatto l'unione monetaria - ha osservato il Rettore Massimo Egidi nel ritirare il premio - ma non esiste ancora una vera e propria integrazione delle culture. La doppia laurea rappresenta un'opportunità unica per i nostri studenti poiché permette loro di acquisire una professionalità più spendibile, più vicina alle esigenze del mercato globale, una carta in più per l'Europa: ottenere la doppia laurea significa infatti avere competenze valide in due paesi, una conoscenza approfondita di un'altra realtà, in questo caso di quella tedesca, oltre naturalmente alla padronanza della lingua straniera. Il nostro obiettivo è quello di dare a tutti gli studenti quello che una volta era privilegio dei ceti sociali più elevati. Così, dunque, Trento risponde a quanto auspicato dai ministri europei nelle recenti dichiarazioni della Sorbona e di Bologna per la realizzazione di uno spazio europeo dell'insegnamento superiore. |