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L'indagine ILFI sulle famiglie italiane
di Antonio Schizzerotto

Negli ultimi decenni la riflessione teorica e la ricerca empirica sul mutamento sociale hanno ricevuto un notevole impulso in tutte le società occidentali avanzate. Per cercare di descrivere e spiegare i meccanismi e le dinamiche del mutamento, le principali istituzioni accademiche di paesi come gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e la Germania (per citarne solo alcuni) hanno dato vita a complessi programmi di ricerca fondati su indagini empiriche molto dettagliate volte ad analizzare le "storie di vita" di campioni rappresentativi di cittadini. Per diverse ragioni, il nostro paese è rimasto a lungo ai margini di questo importante filone di studi. Oggi, però, grazie agli sforzi congiunti dell'Università di Trento, dell'Istituto Trentino di Cultura e dell'Istat, ai quali si sono successivamente aggiunte l'Università degli Studi di Bologna e l'Università degli Studi di Milano Bicocca, questa impasse inizia ad essere superata.

Finalità della ricerca
L'Indagine Longitudinale sulle Famiglie Italiane si è proposta due finalità principali. La prima ha un carattere essenzialmente descrittivo e consiste nel raccogliere una serie di informazioni di base sulla situazione attuale di un ampio campione rappresentativo di famiglie italiane (del quale diremo più avanti), ed esattamente sulla composizione, sulle fonti e sui livelli di reddito, sulle caratteristiche sociali e su quelle demografiche dei membri di tali famiglie.
La seconda finalità dell'Indagine, invece, riguarda direttamente lo studio del mutamento sociale e consiste nel raccogliere un ampio insieme di informazioni di tipo retrospettivo e di tipo prospettico su ciascun membro adulto di ogni famiglia inclusa nello studio. Precisamente, la ricerca intende ricostruire la "storia di vita" di ciascun membro di ogni famiglia - dal momento della nascita al momento dell'ultima ondata di interviste (prevista per il 2005) - in relazione ai seguenti ambiti: mobilità geografica o residenziale, carriera scolastica e formativa, carriera lavorativa, origini sociali e famiglia (costituzione di matrimoni o convivenze e nascita o adozione di figli). Lo studio di queste particolari aree della vita quotidiana consentirà di analizzare in modo approfondito importanti tematiche come i fenomeni migratori e la loro evoluzione nel tempo, i percorsi scolastici degli italiani attraverso le riforme, la diffusione della formazione professionale regionale, il mutamento della struttura occupazionale del nostro paese, l'andamento nel tempo dei flussi di mobilità sociale, l'evoluzione delle forme di convivenza familiare e della nuzialità, le trasformazioni nei comportamenti di fecondità, e così via. Come si può osservare, sono tutti temi di primaria importanza che, per la prima volta nel nostro paese, potranno essere studiati congiuntamente e su base individuale.

Il disegno della ricerca
Come si è già accennato sopra, l'Indagine è uno studio panel prospettico con prima rilevazione retrospettiva. Nel corso della prima rilevazione, svolta nel 1997, sono state raccolte informazioni su tutti gli eventi rilevanti accaduti ai membri del campione nel periodo compreso fra la data della loro nascita e la data dell'intervista. In ciascuna delle rilevazioni successive tali informazioni saranno aggiornate registrando tutti gli eventi rilevanti accaduti ai membri del campione nel periodo compreso fra la data dell'intervista precedente e la data dell'intervista di volta in volta effettuata. Attualmente è in corso di realizzazione la seconda ondata, svolta anche grazie a un cofinanziamento MURST 70%/98.

Il disegno di campionamento
L'unità di analisi prescelta per l'Indagine è la famiglia e la popolazione di riferimento è l'insieme delle famiglie residenti sul territorio italiano e registrate presso le anagrafi comunali alla fine del 1996. Per selezionare le famiglie da intervistare nel corso della prima rilevazione è stata utilizzata una procedura di campionamento stratificato a due stadi. La stratificazione è stata effettuata sulla base della zona geografica (Nordovest, Nordest, Centro, Sud e Isole) e del tipo di comune (Centro area metropolitana, Comuni limitrofi, Altri comuni). All'interno di ciascuno strato il comune ha costituito l'unità primaria di campionamento (primo stadio di campionamento) e la famiglia ha costituito l'unità secondaria di campionamento (secondo stadio di campionamento). All'interno di ciascun comune selezionato nel corso del primo stadio di campionamento le famiglie sono state estratte in modo casuale dalle liste anagrafiche. All'interno di ciascuna famiglia selezionata nel corso del secondo stadio di campionamento sono stati definiti "intervistabili" tutti i componenti di età uguale o superiore a 18 anni al momento dell'intervista. La popolazione del Trentino-Alto Adige è stata sovracampionata al fine di disporre di un numero sufficiente di casi per effettuare analisi specifiche significative a livello regionale. La tabella 1 mostra la composizione finale del campione effettivo. Come si può vedere, complessivamente il campione originario è formato da 10.423 individui, appartenenti a 4.714 famiglie. Escludendo il sovracampionamento trentino, gli individui diventano 9.770 e le famiglie 4.407.
Dato il disegno della ricerca prescelto, il campione dell'Indagine ha un carattere dinamico: in ciascuna delle rilevazioni successive alla prima saranno reintervistati tutti gli individui inclusi nel campione iniziale, meno coloro che nel frattempo sono deceduti, più coloro che nel frattempo sono diventati eleggibili all'intervista (ex minorenni divenuti maggiorenni e membri delle nuove famiglie spin-off).

La rappresentatività del campione
La tabella 1 riporta la composizione del campione originario (prima ondata 1997) in termini di alcune variabili di base (sesso, classe di età, cittadinanza, titolo di studio, stato civile, condizione occupazionale, classe occupazionale attuale) e la confronta con distribuzioni corrispondenti tratte dall'Indagine Multiscopo Istat del 1995. Per rendere conto della variabilità delle stime ILFI, accanto a ciascuna percentuale sono riportati il limite inferiore e il limite superiore dell'appropriato intervallo di confidenza al 95%.
Come si può vedere, complessivamente le stime ILFI approssimano quelle Istat in modo soddisfacente. Le variabili sesso, cittadinanza, stato civile e classe occupazionale attuale presentano distribuzioni sostanzialmente identiche nelle due indagini poste a confronto. Per quanto riguarda l'età, nel campione ILFI risulta sovrastimata la classe 50-59 anni e leggermente sottostimata la classe 80+ anni. In relazione al titolo di studio, possiamo osservare che nel campione ILFI sono leggermente sovrarappresentati i livelli di istruzione più elevati (diploma e laurea) a scapito del livello più basso (fino alla licenza elementare). Infine, per quanto attiene alla condizione occupazionale nel campione ILFI sono sovrastimati gli occupati e sottorappresentati gli individui che si sono ritirati dal lavoro. Quest'ultima differenza rispetto ai dati Istat potrebbe essere attribuita - almeno in parte - al nostro esplicito sforzo di registrare le situazioni di fatto e, quindi, di identificare come occupati anche coloro che, formalmente, risultano ritirati dal lavoro a vario titolo (ad es. i pensionati). Una parte di questa differenza, tuttavia, è sicuramente attribuibile al fatto che nel campione ILFI, come abbiamo appena visto, la popolazione degli individui più anziani è leggermente sottorappresentata.

Utilizzazione dei risultati ed équipe di ricerca della prima e della seconda ondata
I dati raccolti nel corso della prima ondata dell'indagine sono attualmente disponibili in forma elettronica e ottenibili, tramite la compilazione di un apposito modello di richiesta, da tutti i componenti dell'Università degli Studi di Trento, dell'Istituto Trentino di Cultura e delle altre istituzioni compartecipanti, richiamate nel primo paragrafo. Gli altri studiosi possono accedere ai dati mediante il pagamento di una cifra che si configura esclusivamente come rimborso spese.
Fino ad oggi i dati dell'indagine sono stati utilizzati per effettuare un'analisi comparativa di carattere dinamico sulle transizioni dalla ricerca di impiego alla condizione di occupato e un'analisi (anch'essa comparativa) sulla configurazione delle carriere lavorative nel nostro paese. Sono in corso la stesura di un volume riguardante le variazioni nel tempo dei corsi di vita degli italiani e la configurazione delle disuguaglianze nel nostro paese e un'analisi comparativa sulle variazioni nel tempo dei processi di mobilità sociale.
L'équipe di ricerca della prima ondata era formata da chi scrive, in qualità di responsabile scientifico del progetto, e da Antonio Cobalti, Viviana Egidi, Gosta Esping-Andersen, Francesco Zannella, Maurizio Pisati, Giuseppe Sciortino, Ivano Bison e Paolo Barbieri. Nella seconda ondata, l'équipe, sempre coordinata dallo scrivente, è costituita da Marzio Barbagli, Antonio Cobalti, Antonio de Lillo, Maurizio Pisati, Sonia Stefanizzi, Ivano Bison e Federico Denti. Al progetto di ricerca hanno, inoltre, fornito, e stanno tuttora fornendo la loro collaborazione Achille Ardigò, Hans-Peter Blossfeld, David Rose, Chiara Saraceno, Yossi Shavit e Ugo Trivellato. Va, infine, ricordata, a titolo di doveroso ringraziamento, la collaborazione, di carattere amministrativo e organizzativo, prestata da Mario Tonini e da Marco Tomasi, senza cui la ricerca non si sarebbe certamente potuta effettuare.



Tab. 1 - Distribuzioni di frequenze percentuali di alcune variabili di base.
Indagine Longitudinale sulle Famiglie Italiane 1997 e Indagine Multiscopo Istat 1995.

 
Variabili   ILFI   Multiscopo
Limite inferiore Stima Limite superiore  
Sesso
Maschio 46,3 47,4 48,5 47,9
Femmina 51,5 52,6 53,7 52,1

Classe di età
       
18-29 19,6 20,7 21,8 21,7
30-39 18,1 19,2 20,3 18,9
40-49 17,5 18,5 19,6 17,4
50-59 16,0 17,0 18,0 14,9
60-69 11,8 12,6 13,6 13,5
70-79 8,0 8,8 9,6 9,0
80+ 2,7 3,2 3,7 4,5

Cittadinanza
       
Italiana 99,2 99,4 99,6 99,4
Straniera 0,4 0,6 0,8 0,6

Titolo di studio
       
Fino licenza elementare 30,4 31,6 32,9 34,2
Licenza media 27,3 28,5 29,7 27,9
Qualifica professionale 4,2 4,7 5,3 5,8
Diploma 26,1 27,3 28,4 25,4
Diploma universitario 0,7 0,9 1,2 0,8
Laurea 6,3 7,0 7,7 5,9

Stato civile
       
Celibe/nubile 25,2 26,4 27,6 26,0
Coniugato 61,8 63,1 64,4 62,1
Vedovo 6,9 7,6 8,3 9,0
Separato di fatto 0,5 0,7 1,0 1,2
Separato legalmente 0,9 1,2 1,5 0,9
Divorziato 0,8 1,0 1,3 0,9

Condizione occupazionale
       
Occupato 46,3 47,7 49,0 43,9
Disoccupato 3,2 3,7 4,2 2,7
In cerca di I occupazione 2,0 2,4 2,9 3,8
Casalinga 17,0 18,1 19,1 18,1
Ritirato 17,5 18,6 19,6 22,4
Studente 6,0 6,6 7,3 6,0
Altro 2,5 3,0 3,4 3,1

Classe occupazionale attuale
       
Imprenditore (4+ dipendenti) 1,8 2,4 3,1 2,6
Libero professionista 3,3 4,1 4,9 4,1
Dirigente/direttivo 4,7 5,6 6,6 6,2
Impiegato 30,4 32,3 34,2 31,2
Piccola borghesia urbana 16,3 17,8 19,3 16,8
Piccola borghesia agricola 1,6 2,1 2,8 2,9
Operai industria e servizi 31,6 33,5 35,4 34,0
Operai agricoltura 1,7 2,2 2,9 2,2