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  innovazione didattica e dei servizi  
Verso il cambiamento
Un nuovo modello organizzativo per la didattica e i servizi agli studenti
di Fausto Giunchiglia


La spinta all'autonomia didattica che - secondo una visione condivisa - deve puntare alla riduzione della durata reale dei corsi di studio, alla maggiore efficienza didattica ed alla promozione dell'innovazione dei percorsi formativi, si combina - in questi ultimi tempi - alla crescente esigenza di internazionalizzazione ed armonizzazione dei corsi di studio a livello europeo. Questo, peraltro, si scontra con i rigidi assetti organizzativi e gli inadeguati sistemi di gestione degli atenei. Non solo l'attuale realtà organizzativa (didattica ed amministrativa) impedisce di sviluppare quella capacità di anticipare il cambiamento, ma ostacola persino l'attuazione di interventi in risposta ad esigenze già manifeste.
Da queste premesse, considerata la criticità dei cambiamenti in atto, l'Università di Trento nella primavera del 1997 ha avviato un progetto di razionalizzazione e miglioramento dei processi relativi alla gestione della didattica ed alla gestione amministrativa dello studente. Il progetto è stato organizzato in due fasi:
- Una prima fase per la definizione di un modello organizzativo coerente e trasversale rispetto alle aspettative dell'utenza (studenti e docenti) oltre che alle esigenze dell'organizzazione e della formazione universitaria. Il modello avrebbe dovuto tenere conto delle indicazioni espresse dalla Commissione Martinotti ed integrare fra loro le idee ed i suggerimenti avanzati dal Senato Accademico, dalle Facoltà e dall'Amministrazione.
- Una seconda fase per la realizzazione di un sistema informativo di supporto che, accompagnato da adeguati interventi organizzativi, permettesse l'attivazione del modello sviluppato.
Oggi siamo alla fine della prima fase ed abbiamo in mano un documento (di circa 600 pagine) che descrive in dettaglio il nucleo centrale del modello. I vantaggi che il modello ci offre sono così sintetizzati:
1. Massimizzazione dei servizi offerti agli studenti.
È stata ad esempio incentivata la mobilità degli studenti tramite l'introduzione dei crediti; è stata introdotta la possibilità di certificazione di tutte le attività a cui lo studente prende parte e sono stati adottati nuovi approcci comunicativi che valorizzano il rapporto con gli studenti (es. eliminazione code agli sportelli, decentramento di alcuni servizi).
2.Ottimizzazione e qualificazione delle risorse di Ateneo.
Sono state ad esempio definite azioni che riducono le operazioni di basso profilo a favore di attività che migliorano la qualità del servizio offerto; è stato promosso il miglioramento della qualità dell'offerta didattica attraverso la possibilità di utilizzare e condividere moduli ed è stata favorita una maggiore disponibilità di dati di supporto da impiegare per l'elaborazione delle statistiche.
Stiamo partendo con la seconda fase, ovverosia con lo sviluppo del software che permetterà di implementare questo modello innovativo all'interno del nostro Ateneo. È un passo molto importante, ma anche molto critico, perché il processo di rinnovamento che stiamo attivando sarà lungo; la transizione dal "vecchio" al "nuovo" va infatti espressa in termini di anni e non di mesi. A fronte di questo abbiamo però un modello - ed avremo un sistema informativo - che ci permetteranno una transizione morbida. Sta a noi, corpo docente, amministrazione e studenti, riempire questo modello di contenuti e prendere decisioni coerenti con gli obiettivi che hanno motivato la definizione del modello stesso.

[Per ulteriori e più dettagliate informazioni: e-mail a SS2@unitn.it]