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All'attacco!

Il Palio di Dragon Boat dei Dipendenti
di Myriam Stettermayer


12 settembre, lago di Caldonazzo, sede del CUS. L'aria è frizzante e non solo per la temperatura. C'è una strana euforia, voglia di vincere sicuramente, ma soprattutto voglia di divertirsi, di giocare insieme, di ritrovarsi al di fuori dei nostri ruoli su una diversa arena per mettere in scena questa simpatica battaglia: il 2° palio di Dragon Boat dei Dipendenti dell'Università di Trento e degli altri centri di ricerca.
Cinque gli equipaggi: Scienze, Ingegneria, Dipartimento di Informatica e Studi Aziendali nella prima batteria, Amministrazione e Istituto Trentino di Cultura nella seconda. Due le prove a cronometro per ogni batteria e quindi la finalissima.
Ore 10: i primi tre draghi sono finalmente in acqua: sbuffano, avanzano e si misurano l'un l'altro con occhiate fiammeggianti aspettando il comando. Al via sessanta paia di braccia scattano in avanti: ritmo sostenuto per le prime dieci remate poi avanti di potenza. Qualcuno soccombe, i più stringono i denti e l'equipaggio di Scienze viene premiato dalla prima vittoria.
Seconda batteria: l'ITC, a sorpresa, viene superato da un'Amministrazione particolarmente battagliera. Le successive batterie mantengono invariato il piazzamento: Scienze, Ingegneria e Amministrazione andranno a contendersi i primi tre posti. Stanchi e infreddoliti dentro le magliette inzuppate dalla pioggia e dagli spruzzi i tre equipaggi si allineano alla boa di partenza per l'ultimo sforzo. Il miraggio della vittoria o forse quello di una calda braciola fa ritrovare a tutti le forze e al ritmo dei colpi di tamburo, che ormai si fondono alle urla e agli incitamenti dei tamburini, dei timonieri e degli stessi vogatori, Scienze taglia per prima il traguardo seguita dall'Amministrazione e da Ingegneria.