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verso l'europa |
La nuova "chiamata diretta":
per Trento un ruolo transnazionale di Giovanni Martignoni Importanti novità sull'istituto della chiamata diretta di studiosi da parte delle università italiane sono state introdotte dalla legge 15 maggio 1997, n. 127 (c.d. Bassanini 2). Infatti, da un lato, il Murst ha provveduto con decreto del 25 luglio 1997 - sulla base dell'art.17, comma 112, della legge 127 - alla ridefinizione dei criteri che le università devono seguire per la chiamata di studiosi eminenti. D'altro lato, per le università di Trento, di Bolzano e della Valle d'Aosta, l'art.17, comma 125, della legge 127 ha previsto la possibilità di procedere alla chiamata diretta di studiosi in servizio presso università estere. La duplicazione dell'istituto della chiamata diretta rende opportune alcune osservazioni. L'istituto della chiamata diretta disciplinato dal decreto Murst appare finalizzato ad acquisire al sistema universitario nazionale studiosi di elevata e riconosciuta qualificazione scientifica raggiunta in ambito internazionale.
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