Lo scorso 3 aprile il presidente
dell'Università di Asmara, prof. Wolde-Ab Ysac, e il rettore dell'Università
di Trento, prof. Massimo Egidi, hanno sottoscritto un accordo di cooperazione
fra le due università concernente la formazione e la ricerca nel campo
degli studi giuridici.
Com'è noto, l'Eritrea ha conquistato l'indipendenza nel 1991, dopo una
lotta di liberazione dall'Etiopia iniziata nel 1959. L'Università di Asmara
era stata creata già nel 1958, ma subì le conseguenze della lunga
guerra. Una delle prime preoccupazioni del Governo eritreo, subito dopo l'indipendenza,
fu quella di rilanciare l'università come motore dello sviluppo del nuovo
Stato. In questa prospettiva, come ha sottolineato il prof. Wolde-Ab, l'Eritrea
attribuisce la massima importanza allo sviluppo dell'intero settore universitario
che si incentra su una fitta rete internazionale di collaborazioni con "centri
universitari di eccellenza". Negli ultimi anni sono stati infatti conclusi numerosi
accordi di collaborazione internazionale: per quanto riguarda le discipline giuridiche,
l'Università di Asmara intrattiene rapporti privilegiati, oltre che con
Trento, con le Università della North Carolina e del Wisconsin; in altri
settori quali medicina, agraria, scienze, economia, scienze tecnologiche, l'Università
di Asmara collabora con università statunitensi, australiane, svedesi,
norvegesi, olandesi. Di sicuro rilievo è l'accordo recentemente concluso
con la Facoltà di Medicina dell'Università di Bologna, che, con
la supervisione dell'OMS, collabora da tempo con l'Università di Asmara
in attività di formazione e di specializzazione del personale medico. La
cooperazione fra le Università di Asmara e di Trento ha avuto in realtà
inizio già nel 1996, allorché fu concluso ad Asmara un primo accordo
che prevedeva, in una prima fase, l'impegno da parte dell'Università di
Trento a curare l'insegnamento delle materie giuridiche nell'università
eritrea inviando in loco propri docenti e, in una seconda fase - che ci si era
proposti di avviare dopo avere approfondito la reciproca conoscenza e che dovrebbe
quindi avere inizio fin dal prossimo anno accademico - l'intervento, come ente
finanziatore, del Ministero degli Affari Esteri italiano. Quest'ultimo attribuisce
infatti notevole rilevanza alla cooperazione fra Eritrea e Italia, tanto da volere
impegnarsi, fra l'altro, nella costruzione della nuova sede universitaria della
capitale eritrea.
L'accordo del 3 aprile è volto a dimostrare ancora una volta la comune
volontà di continuare l'esperienza avviata nel 1996 e di svilupparla adeguatamente.
A questo fine è previsto che alcuni giovani studiosi eritrei (quattro ogni
anno) vengano a Trento per frequentare corsi di dottorato di ricerca e di specializzazione
in materie giuridiche. Al contempo, l'Università di Trento si impegna ad
assicurare, attraverso l'impiego di propri docenti, lo svolgimento di alcuni corsi
presso la Facoltà di Giurisprudenza di Asmara. Da questa collaborazione
dovrà altresì scaturire la pubblicazione di una rivista giuridica
nonché di lavori scientifici concernenti materie giuridiche.
Il presidente dell'Università di Asmara ha tenuto a precisare che le autorità
eritree ritengono cruciale lo sviluppo delle collaborazioni internazionali nel
campo delle scienze giuridiche, poiché non c'è settore delle attività
del nuovo Stato nel quale i giuristi non debbano intervenire tempestivamente e
con la necessaria competenza. Basti pensare alla redazione dei codici di diritto
e di procedura e all'attività di produzione legislativa. Prima di lasciare
Trento, il presidente dell'Università di Asmara ha guardato con una certa
emozione le montagne che circondano la città. Nel sentimento comune degli
Eritrei, ci ha spiegato, la montagna ha storicamente rappresentato il luogo della
resistenza e della vittoria; l'avvio della collaborazione con un'università
situata in una città circondata dalle montagne potrebbe, in quest'ottica,
risultare particolarmente beneaugurante anche in vista di ulteriori, future collaborazioni
in altri settori.