Breve profilo di "Fabio Ferrari"

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Fabio Ferrari (1926-2007), fisico, uomo di altissimo valore sia scientifico sia politico- organizzativo, ha avuto un ruolo centrale nella storia dello sviluppo dell’Ateneo di Trento.

Trasferitosi all’Università di Trento nel 1972 come titolare della cattedra di Fisica generale (dal 1972 al 1984) e successivamente di quella di Fisica delle superfici (dal
1984 al 2001), il contributo di Fabio Ferrari alla crescita e allo sviluppo dell’Ateneo è stato forte, costante e molteplice. È stato preside della Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dal 1972 al 1977 e rettore dal 1978 al 1990, gestendo la delicata fase del passaggio da Libera Università a Università statale. Fabio Ferrari è stato inoltre deciso sostenitore della nascita della Facoltà di Ingegneria, dove ha promosso il primo corso di laurea italiano in Ingegneria dei Materiali, attivato a partire dal 1984. Triestino e appassionato sportivo, Ferrari ha avuto un ruolo chiave anche nel sostenere in ateneo lo sport e la ricerca nell’area delle scienze sportive, dirigendo per vent’anni (dal 1974 al 1994) il Centro Universitario Sportivo e fondando a Rovereto nel 1996 l’Ecus – European Centre for University Sport (oggi CeBiSM – Centro Interuniversitario di Bioingegneria e Scienze Motorie).

Nel corso della sua lunga carriera accademica, iniziata nel 1950 all’Università di Padova e proseguita poi negli atenei di Berkeley (presso il Lawrence Radiation Laboratory), Bari e Trento, Ferrari si è distinto per le ricerche condotte nel settore della fisica teorica. I suoi studi si sono rivolti inizialmente a ricerche connesse con i raggi cosmici e le particelle elementari e, in particolare, dal 1955 si è dedicato soprattutto allo studio dell’interazione delle particelle strane con i nucleoni. Successivamente la sua attività di scienziato si è orientata alle possibili applicazioni delle macchine acceleratici, normalmente usate in fisica nucleare, in alcuni settori della fisica della materia e, in particolare, allo studio delle proprietà chimico-fisiche dei materiali.

Fabio Ferrari ha svolto inoltre una importante attività organizzativa nell’ambito dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e, successivamente, è stato il promotore dell’Istituto per la Ricerca Scientifica e Tecnologica (IRST) di Trento.

Nel 1980 è stato premiato con la Medaglia d’oro del Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e nel 2001 gli è stato conferito dall’allora Ministro Letizia Moratti il titolo di “professore emerito”.