Il convegno su Chiara Lubich

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Lo scorso febbraio, nei giorni 25 e 26, si è svolto a Trento, nella sala della Cooperazione, il convegno  “Chiara Lubich da Trento al mondo: l’impatto di una storia”. Primo appuntamento scientifico sulla figura di Chiara Lubich, organizzato dall’Università di Trento, che nasce come riflessione sul ruolo e sul pensiero della leader carismatica del Movimento dei Focolari non solo nella storia della spiritualità italiana del dopoguerra, ma anche in settori specifici della società contemporanea, nell’economia,  nella comunicazione, nella cultura della pace e nel dialogo interreligioso. A quasi due anni di distanza dalla scomparsa di Chiara Lubich, Trento, sua città natale accoglie l’omaggio di un folto numero di studiosi di varie discipline, provenienti dall’Italia a da altre parti del mondo.  Tra il pubblico anche un ospite di rilievo come Romano Prodi.

Ad aprire i lavori del convegno sono stati gli interventi di Michele Nicoletti (Università di Trento), che ha contestualizzato l’inizio della storia della Lubich nella società trentina tra guerra e dopoguerra, e di Paolo Pombeni (Università di Bologna) che ha allargato l’analisi alla società italiana di quegli anni. Spazio alla riflessione sui metodi innovativi di trasmissione del messaggio religioso e sociale adottati dal Movimento dei Focolari nella relazione della sociologa Virginie Alnet (Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi), mentre Bernhard Callebaut (Pontificia Università San Tommaso d’Aquino, Roma) si è soffermato sull’impatto e la diffusione del messaggio di Chiara Lubich in rapporto con la cultura postmoderna.

Una sessione è stata  dedicata ad approfondire l’aspetto economico e quello di comunicazione di Chiara Lubich, con particolare riferimento all’ideazione del concetto di “economia di comunione” e alla sua applicabilità. L’intervento di Andrea Leonardi (Università di Trento) si è focalizzato sulle esperienze mutualistiche e solidali e sull’economia di comunione, mentre Gabriella Berloffa (Università di Trento) ha parlato dei valori di efficienza, competitività e solidarietà contenuti nel modello inaugurato dalla Lubich. L’intervento del giornalista e scrittore Giancarlo Zizola ha approfondito il tema del conflitto ecclesiale intorno al modello comunicativo comunitario di Chiara Lubich, mentre quello di di Stefano Zamagni (Università di Bologna) ha riguardato le peculiarità dell’economia di comunione.

La terza sessione del convegno è stata focalizzata sugli aspetti teologici, filosofici, pedagogici e sociologici del Movimento con interventi di Luigi Alici (Università di Macerata), Angela Ales Bello (Pontificia Università Lateranense, Roma), Piero Coda (Istituto Universitario Sophia, Loppiano) e Olga Bombardelli (Università degli Studi di Trento). La sessione conclusiva del convegno è stata dedicata alla pace e al dialogo interreligioso con interventi di Adnane Mokrani (Pontificia Università Gregoriana, Roma) e Vera Araújo (Consiglio generale del Movimento dei Focolari). Il dibattito  è proseguito nella tavola rotonda finale, moderata da Salvatore Abbruzzese (Università degli Studi di Trento), a cui hanno partecipato Silvano Zucal (Università degli Studi di Trento), Milena Mariani (Corso Superiore di Scienze religiose, Fondazione Bruno Kessler, Trento), Giuseppe Milan (Università degli Studi di Padova) e Luigino Bruni (Università di Milano Bicocca).