GLOTTODIDATTICA IN LINGUA SPAGNOLA

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Un seminario per gli insegnanti delle diverse realtà del territorio promosso dal Centro Linguistico di Ateneo
di Inmaculada Correas e Pilar Pastor

Lo scorso 1° marzo il Centro Linguistico di Ateneo ha organizzato l’incontro-seminario “Contenidos de la clase de ELE que satisfacen las necesidades del alumno”. La relatrice, Sara Robles, docente del Dipartimento di Filologia Ispanica dell’Università di Málaga (Spagna), è coatutrice di Método,il nuovo manuale per l’insegnamento della lingua spagnola pubblicato da Anaya, una delle più importanti case editrici di materiale didattico in Spagna. 

La professoressa Robles è arrivata a Trento dopo le tappe di Roma e Milano. Ad ascoltarla c’erano più di trenta insegnanti di lingua spagnola delle diverse realtà del nostro territorio: insegnanti universitari, insegnanti di licei ad indirizzo linguistico e insegnanti di ALTRE scuole superiori. Il numero di assistenti testimonia la crescita continua della lingua spagnola come materia a scelta da parte degli studenti trentini, ma non solo. C’è un enorme interesse da parte dei nuovi professori (molti dei quali si sono formati proprio nel nostro Ateneo) nella specializzazione glottodidattica e ci sono, purtroppo, poche occasioni d’arricchimento del proprio curriculum formativo. L’Ateneo di Trento, attraverso il suo Centro Linguistico, può fungere da punto di riferimento e linea guida nella discussione scientifica sulle modalità d’insegnamento linguistico e questo seminario è un primo passo in tal senso. 

Infatti, il seminario della professoressa Robles ha messo in rilievo l’importanza dell’approccio teorico iniziale da parte del docente di lingua nel portare avanti una pianificazione degli argomenti che tengano conto delle condizioni migliori per lo sviluppo della competenza linguistica. Da questo punto di vista, la glottodidattica più recente si presenta come un quadro di grande sincretismo che sa estrapolare della ricerca multidisciplinare (linguistica, psicologia, antropologia, delle scienze cognitive...) gli elementi che le servono da applicare nel difficile compito di far imparare una lingua.

La professoressa Robles ha illustrato con grande competenza, ma anche con “leggerezza”, i principi teorici che animano il libro da lei recentemente pubblicato soffermandosi sull’importanza di partire proprio dagli studenti e sul contenuto adatto ad ogni gruppo di discenti. I contenuti sono così selezionati e organizzati nella comunità d’apprendimento come risultato di un’analisi e non come il mero adempimento di un curriculum. Sia i manuali che il materiale didattico prodotto dagli insegnanti deve diventare lo strumento per innescare un processo in grado di portare lo studente a sviluppare esperienze comunicative e che gli permetta di attivare un percorso personale (con la velocità, le modalità e le risorse che ognuno ha) per il raggiungimento della competenza linguistica. 

La professoressa Robles ha fermamente sostenuto che per arrivare a una buona competenza linguistica è necessario attivare nell’aula un “apprendimento significativo” (secondo la terminologia di D. Ausubel), cioè un apprendimento che parta delle conoscenze già in possesso del discente. Per ultimo la relatrice ha sottolineato l’importanza di stimolare la creazione di situazioni comunicative nell’aula senza dimenticare che è sempre possibile veicolare attività linguistiche in forma ludica.

Questo primo incontro è servito anche a conoscere le diverse realtà didattiche della lingua spagnola nel Trentino e ad aprire la strada per un più proficuo e costante scambio di esperienze in grado di arricchire la attività nell’aula. Ci auguriamo dunque di poter proporre ancora incontri formativi che coinvolgano scuola e università. Desideriamo ringraziare il Dipartimento di Lettere e Filosofia che ha reso possibile questo incontro, anche permettendoci di poter usare gli spazi della nuova sede.