DA JOHN FORD A KEN LOACH

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A Sociologia una rassegna cinematografica sul lavoro ai tempi della crisi
di Elisa Bellè e Francesco Miele

Lunedì 11 marzo 2013, con inizio alle 21 in aula Kessler, riparte la rassegna su cinema e lavoro organizzata dal corso di laurea magistrale in Gestione dell'organizzazione e del territorio (GOT) all'interno del Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale 

Fin dalla sua nascita il cinema ha rappresentato storie, luoghi e mondi legati al lavoro, affermandosi come strumento di analisi e fonte di immagini della società. Dal primissimo film proiettato in una sala pubblica “L'uscita dalle officine Lumière” (1895), passando per i grandi classici che hanno raccontato il lavoro nell’universo cinematografico, interpretandone i mutamenti e contribuendo a costruirne delle nuove immagini. Si pensi a “Metropolis” (1927) di Fritz Lang o a “Giorno di Paga” (1925) e soprattutto a “Tempi moderni”, di Charlie Chaplin, diventato simbolo indiscusso del lavoro nel fordismo imperante.

La rassegna cinematografica organizzata dal corso di laurea in Gestione dell'organizzazione e del territorio vuole dunque approfondire le differenti modalità in cui la dimensione professionale viene rappresentata nel cinema, aprendo uno spazio di confronto sulle trasformazioni del lavoro non solo per studenti e studentesse del Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale, ma in termini più ampi dell'intero Ateneo trentino. 

Il ciclo di proiezioni giunge quest'anno alla sua ottava edizione. Nato dall'idea di fornire nuovi strumenti di analisi e lettura dell'esperienza del lavoro, è diventato negli anni un appuntamento fisso per gli appassionati di cinema dell'ateneo e per chi voglia confrontarsi con le problematiche del lavoro attraverso le pellicole proiettate. 

Il tema attorno a cui si snodano i film proposti quest'anno è quello della crisi economica e finanziaria e di alcuni significativi passaggi che nel corso di un secolo hanno cambiato, crisi dopo crisi, il mercato dei capitali e - inevitabilmente -  gli stessi mercati del lavoro.

Il ciclo di proiezioni ha inizio con “Inside Job”, vincitore dell'Oscar al miglior documentario nel 2011, che prova a indagare i meccanismi che hanno portato nel 2008 a una crisi finanziaria globale. Seguono una serie di proiezioni che accostano alcune pellicole degli anni '90 (“Piovono pietre”, 1993 e “Rosetta”, 1999) a film e documentari che esplorano invece diversi modi in cui la crisi sta oggi colpendo i paesi del nord così come quelli del sud del mondo (“Le nevi del Kilimangiaro”, 2011 e “Diario del saccheggio”, 2004). Chiude la rassegna il capolavoro di John Ford, “Furore” (1940), tratto dal romanzo di Steinbeck, che ci riporta alla grande depressione americana degli anni '30, come spunto conclusivo di riflessione intorno a quella che abbiamo definito la “Cronaca di una crisi annunciata”.

Al gruppo che in questi anni ha realizzato le rassegne su cinema e lavoro del Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale hanno preso parte Rino Fasol, Barbara Poggio, Annalisa Murgia, Elisa Bellè, Francesco Miele, Anna Carreri.