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POESIA E POETICA: L'ESPERIENZA POETICA E IL SUO SIGNIFICATO NEL MONDO ODIERNO

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Incontro con il poeta, critico e traduttore Ándres Sánchez Robayna presso la Facoltà di Lettere e Filosofia
di Stefano Pradel con approfondimento di Elsa Maria Paredes Bertagnolli

Lo scorso 22 maggio, a poco meno di una settimana dalla definitiva chiusura della sede distaccata di Palazzo Verdi e a un mese esatto dall'inaugurazione della nuova sede di via Tommaso Gar, la Facoltà di Lettere e Filosofia ha avuto l'onore di ospitare l'illustre poeta e professore canario Andrés Sánchez Robayna, in un incontro a lui dedicato dal titolo “Poesía y poética. La experiencia poética y su significado en el mundo de hoy”.

Il prof. Robayna (classe '52), oltre ad essere cattedratico dell'Universidad de La Laguna di Tenerife e direttore del Taller de traducción literaria (TTL) della stessa, è una delle voci di maggiore spicco della poesia spagnola contemporanea, autore di numerose opere poetiche, critico autorevole e traduttore dall'italiano, dall'inglese, dal francese e dal portoghese. Il libro Oltre la duna (2008) e il recente Dell'ombra e l'apparenza (2012), sono stati pubblicati in Italia grazie al prezioso lavoro di traduzione di Valerio Nardoni per Passigli editore. 

L'incontro, fortemente voluto e organizzato dal prof. Pietro Taravacci, sanciva la chiusura del corso di Lingua e letteratura spagnola per la Laurea magistrale in Letterature euroamericane, traduzione e critica letteraria e, allo stesso tempo, apriva i lavori del suo seminario “Introduzione alla lettura del testo poetico”, per il XXVII ciclo della Scuola di dottorato in Studi Umanistici.

Ampia e sentita la partecipazione di studenti della triennale e della magistrale, di dottorandi, ricercatori e docenti, che hanno assistito a tre intense ore di riflessione sullo stato della poesia spagnola ed europea contemporanea e sull'opera dello stesso Sánchez Robayna. 

Una ricognizione dei temi fondamentali della poetica dell'autore canario, quali il sentimento dell'insularità, la relazione che lega parola e materia, tempo e memoria e la personale ricerca spirituale fomentata dalla pratica scrittoria, ha permesso di muoversi con disinvoltura attraverso la tradizione lirica moderna e contemporanea mettendone a fuoco gli apporti più significativi al pensiero e alla cultura europea attuale. 

Di particolare influenza e rilievo risulta proprio il concetto di insularità, inteso come quello stretto legame che unisce l'individuo a un territorio specifico, nella cui particolarità e autonomia, nel suo essere “parte” del mondo, si riflettono in realtà gli universali dell'esistere umano. 

L'isolamento porta con sé anche una connotazione di esilio, una dimensione di non appartenenza o estraneità nei confronti del mondo, idea di fondamentale importanza per tutto il Novecento (basti pensare a poeti quali Paul Celan, Edmond Jabés, José Ángel Valente e la filosofa María Zambrano). E proprio in questo territorio si muove il fare poetico, e per estensione la letteratura, di cui Robayna ha ampiamente ribadito lo statuto “conoscitivo”, ovvero quel ruolo di strumento attivo e imprescindibile nella messa a fuoco delle relazioni che intercorrono tra uomo e mondo, tra individuo e società.

Si è discusso anche di traduzione, con una presentazione del lavoro svolto nei vent'anni di esistenza del Taller de traducción literaria (fondato e diretto da Robayna presso l’Università della Laguna) e del suo particolare modus operandi, caso praticamente unico in Europa, basato su di un processo collettivo e democratico di traduzione, discussione e revisione dei testi. 

È seguita quindi la lettura di numerosi testi tratti dall'opera poetica di Sánchez Robayna, il quale, oltre a fornire dei brevi commenti esplicativi a beneficio del pubblico, ha colto l'occasione per una riflessione sulla dimensione musicale e vocalica della poesia e del suo rapporto con l'attuale “società della scrittura”, riproponendo una questione che ha accompagnato l'intera storia della civiltà occidentale dal Fedro di Platone fino a T.S. Eliot e alla contemporaneità a noi più vicina.

Irrinunciabile e illuminante l'esperienza di contatto diretto con la personalità e la voce dell'autore, non solo a livello umano ma anche nell'esperienza dello studioso, che meglio può soppesare e inquadrare le sfumature del pensiero critico e, ovviamente, cercare, laddove sia necessario, il confronto o il chiarimento con il destinatario della poesia.

Al termine del reading si è aperta una vivace discussione che ha coinvolto l'intero uditorio, che non solo ha manifestato una calorosa partecipazione intellettuale nei confronti del prof. Sánchez Robayna e dei temi trattati ma ha anche sperimentato quanto sia sentita la necessità di mantenere aperto un canale di comunicazione tra l'Accademia e il cosiddetto “mondo civile”. Anche per questa ragione, l'incontro con il poeta e professore canario è stata l'occasione per inaugurare il primo di un serie di appuntamenti che avranno luogo nell'ambito del “Seminario permanente di lettura e studio del testo poetico”, laboratorio che, su iniziativa del prof. Taravacci, verrà attivato all'interno della Scuola di dottorato in Studi Umanistici nell'autunno prossimo e coinvolgerà poeti, critici, traduttori, studiosi e appassionati di poesia.