CONSIGLIERE/I DI FIDUCIA A CONFRONTO

in
Organizzato a Trento il primo seminario di aggiornamento per Consigliere/i di Fiducia che operano negli enti pubblici
di Patrizia Tomio e Barbara G. Bello

Lo scorso 24 settembre si è svolto, con notevole successo, il primo seminario di aggiornamento per Consigliere/i di Fiducia, che operano presso vari enti pubblici (Università, Regioni, ASL, Province, etc.), organizzato dal Comitato Pari Opportunità d’ Ateneo di concerto con la Consigliera di Fiducia.

Si tratta di un’iniziativa, avviata a seguito di diverse sollecitazioni, non solo da parte dei professionisti che rivestono questa funzione, o si accingono a farlo dopo un percorso di studi di specializzazione post lauream, ma anche da parte degli organismi di parità, in particolare universitari, anche a seguito delle nuove funzioni ad essi attribuiti con la novella normativa introdotta dalla legge 183/2010.

Benché prevista già da documenti europei emanati all’inizio degli anni Novanta, la figura del/la Consigliere/a di Fiducia è ancora poco conosciuta dai “non addetti ai lavori” e si sta affermando molto gradualmente nelle organizzazioni.

Le funzioni del/la Consigliere/a di Fiducia  sono regolate nel dettaglio dai Codici di Condotta adottati da  ciascun ente e variano sensibilmente a seconda di quanto in essi previsto. Così, ad esempio, se alcune/i Consigliere/i sono incaricate/i di prevenire, gestire e aiutare a risolvere sia i casi di molestie sessuali, sia i casi di mobbing, in altri casi l’ ambito è ampliato fino a ricomprendere le molestie morali, mentre, in altri ancora, è circoscritto solo ad alcune di queste fattispecie. L’eterogeneità che caratterizza i compiti di questa figura, la sua recente attuazione nel panorama italiano, le modifiche apportate in tema di pubblico impiego, nonché le nuove disposizioni relative agli organismi di pari opportunità, hanno reso necessario un momento di approfondimento e di confronto, anche per individuare buone prassi e prospettive future.

La giornata, aperta con i saluti della prof.ssa Franch, Prorettore con delega per i progetti speciali e pari opportunità,  è stata suddivisa in due sessioni. La prima, svoltasi nel corso della mattinata e presieduta dalla dott. Patrizia Tomio, Presidente del Comitato Pari Opportunità, mirava all’aggiornamento delle/dei Consigliere/i in carica con le più recenti evoluzioni  della giurisprudenza e  della psicologia del lavoro. I relatori si sono avvicendati in un’ interessante esposizione interdisciplinare di ampio respiro: la prof.ssa Calafà, docente di diritto del lavoro presso l’Università di Verona e coordinatrice del Corso di Perfezionamento per Consigliere/i di Fiducia che si è tenuto presso lo stesso ateneo fino allo scorso anno accademico, ha ripercorso l’excursus storico e normativo concernente i Codici di Condotta e la figura del/la Consigliere/a di Fiducia, mettendo in luce la necessità di valorizzare e uniformarne il ruolo a livello nazionale. La prof.ssa Olivia Bonardi, docente di diritto del lavoro presso l’ Università degli Studi di Milano, ha offerto il  quadro normativo in materia di valutazione dei nuovi rischi sul lavoro, che è sempre più orientato ad un approccio globale della sicurezza sul luogo di lavoro, che tenga conto sia dei vari fattori di rischio (l’età, il genere, il precariato, etc.), sia  dell’effetto moltiplicatore derivante dalla loro intersezione. L’avv. Annalisa Rosiello, del Foro di Milano, da anni impegnata nel contrasto al mobbing e alle discriminazioni, ha delineato la fisionomia della fattispecie del mobbing e di figure contigue, quali lo straining, le molestie sessuali e morali. Infine, il prof. Fraccaroli, docente di  Psicologia del lavoro e delle organizzazioni,  ha concluso i lavori spiegando i processi che portano a situazioni di disagio in ambito lavorativo e delle condizioni che, al contrario, favoriscono il benessere e il “piacere” di lavorare. 

La sessione pomeridiana, preceduta dalla consegna dei diplomi ai partecipanti al corso di perfezionamento per Consigliere/i di Fiducia dell’Università di Verona, è stata dedicata allo scambio di esperienze concrete maturate dai/dalle Consiglieri/e di Fiducia in carica, evidenziandone aspetti positivi e criticità.  Come ha sottolineato la Prof.ssa Stefania Scarponi, docente di diritto del lavoro dell’ ateneo trentino, che ha coordinato i lavori pomeridiani, le esperienze riportate dalle partecipanti sono molto eterogenee, ma sono accomunate da alcuni tratti fondamentali: la difficoltà di riconoscimento istituzionale del ruolo dei/delle  Consiglieri/e di Fiducia e di conoscenza da parte dei potenziali utenti; la necessità di diffondere una cultura del benessere sul luogo di lavoro attraverso la formazione ai dirigenti e ai lavoratori; le ostilità e la solitudine di questa figura, che ricordano la situazione vissuta dalle Consigliere di Parità negli anni Ottanta. 

Questo confronto, che ha consentito alle/ai Consigliere/i di iniziare a “fare rete” nel prossimo futuro, è stato importante non solo per gli enti che già hanno introdotto questa figura nel proprio contesto organizzativo, ma anche per quegli enti che intendano provvedervi in un prossimo futuro.