La nuova sede di Lettere e Filosofia

INAUGURATA LA NUOVA SEDE DELLA FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA

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Taglio del nastro lo scorso 22 giugno in via Tommaso Gar 14
di Francesca Menna

È stata inaugurata lo scorso 22 giugno la nuova sede della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento. Alla cerimonia, molto partecipata, sono intervenuti il rettore e il presidente dell’Università di Trento Davide Bassi e Innocenzo Cipolletta, il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai, il sindaco della città di Trento Alessandro Andreatta, il preside della Facoltà Maurizio Giangiulio, il rappresentante degli studenti Silvio Carnassale e l’arcivescovo di Trento monsignor Luigi Bressan.

In apertura di cerimonia il rettore dell’ateneo Davide Bassi ha espresso visibile soddisfazione per l’inaugurazione della nuova sede, un momento molto importante nell’ambito del progetto di sviluppo edilizio dell’ateneo. “Ora, finalmente, anche la Facoltà di Lettere e Filosofia può contare su una sede unica - ha detto il rettore - un edificio ampio e tecnologicamente avanzato, costruito con molta attenzione alla funzionalità degli spazi sia per la didattica sia per la ricerca, ma anche con grande attenzione al contenimento della spesa”.

“Le città vivono se si trasformano - ha osservato poi il presidente dell’ateneo Innocenzo Cipolletta - sono strumento di crescita economica del Paese” e per questo ha espresso l’auspicio che questo nuovo palazzo dia impulso anche alla città. In tema di trasformazione si è collegato ai cambiamenti in atto in ateneo, con particolare riferimento al nuovo Statuto e alla lunga discussione che ha preceduto la sua approvazione: “Credo che sia giunto il momento - ha detto - di far vedere che potremo ottenere risultati ancora migliori. Questa Università ha avuto il coraggio di cambiare in un momento di successo, dimostrando così lungimiranza e fiducia nel futuro. Credo che le trasformazioni in atto porteranno grandi soddisfazioni”.

Partecipazione a questo momento di festa ha espresso anche il presidente della Provincia autonoma di Trento, orgoglioso di “quest’opera bella, che arricchisce anche la nostra città” e particolarmente “lieto di dimostrare come, anche in periodo di crisi, in Trentino si intensifichino gli investimenti nella filiera delle conoscenza”. Il progetto, secondo Dellai, premia il coraggio, la lungimiranza e la costanza di tutti coloro che hanno contribuito a questo risultato. “L’impegno della Provincia autonoma di Trento - ha sottolineato il presidente - è sempre stato forte a fianco dell’Università e a maggior ragione ci sentiamo responsabili oggi, dopo l’assunzione della delega”.

Il Sindaco della città di Trento Alessandro Andreatta ha focalizzato l’attenzione sugli studenti, sottolineando la fortuna non soltanto di far parte di un ateneo di prestigio internazionale ma anche quella di avere oggi una bellissima nuova sede, “in cui sono stati ricavati ampi spazi non soltanto per la didattica ma anche per incontrarsi, stare insieme, confrontarsi”.  Andreatta ha poi sottolineato come la città cambi insieme alla sua università: “Attraverso queste vetrate l’Università si aprirà alla città e la città si aprirà all’Università. Questo manufatto - ha concluso - è ben inserito, dal punto di vista sia urbanistico sia funzionale, nel tessuto edilizio della città”.

Soddisfatto anche il preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento, Maurizio Giangiulio, che ha sottolineato come sia importante per la facoltà poter contare su un’unica sede. Avvalendosi di una citazione dal film di Eric Rohmer “Le notti della luna piena” (“Qui a deux maisons perd sa raison”), il preside ha sottolineato come per tanti anni la facoltà, “che ha avuto in passato molte case”, abbia rischiato di perdere il senso della propria identità e della propria funzione, la logica dello stare insieme e il senso del costruire lavoro comune. Giangiulio ha poi parlato della concretezza della cultura umanistica e ha concluso “Sono fiducioso - ha concluso - che questo edificio sia simbolo anche di un’università di qualità sempre maggiore, sempre più forte e sempre più importante.”

L’apprezzamento degli studenti è arrivato dal rappresentante in Consiglio di Facoltà Silvio Carnassale, che ha definito l’inaugurazione un momento molto importante per la facoltà e i suoi studenti e ha espresso la speranza che l’edificio nuovo sia da stimolo anche per quegli studenti che oggi non vivono molto la facoltà: “Il mio auspicio è che questo bellissimo e imponente edificio non sia solo un edificio, ma che venga riempito di persone, di lavoro, di idee e di confronto, che si sfrutti questa grandezza per fare sentire il cuore pulsante della facoltà, gli studenti. Questo compito ora è facilitato da una sede unica, bella, funzionale, vicina alle altre facoltà di valle e ai servizi e al centro di questa bella città”.

L’arcivescovo di Trento, monsignor Luigi Bressan, si è soffermato sulle origini dell’Università di Trento e sull’importanza delle lettere e della filosofia, “non certo come elemento assoluto - ha detto - ma con un approccio interdisciplinare”. Bressan ha poi riportato alcune citazioni latine per esprimere il proprio punto di vista sul sapere e sul conoscere, elementi entrambi fondamentali e inscindibili nello studio e nella vita. “Abbiamo bisogno di tanta saggezza umana”, ha concluso prima di invocare la benedizione sulla nuova facoltà.

La cerimonia, che ha visto la partecipazione di docenti, studenti e personale della Facoltà di Lettere e Filosofia e di altre strutture dell’ateneo, di autorità locali, di rappresentanti delle strutture che hanno curato il progetto e la realizzazione dei lavori e di cittadini incuriositi dall’apertura del nuovo edificio, si è conclusa con la visita alla nuova sede e con un rinfresco. Il progetto definitivo della nuova facoltà è stato redatto dal raggruppamento costituito da Ishimoto Architectural & Engineering Firm, Inc. con sede a Tokio (capogruppo) e Ishimoto Europe S.r.l., Tekne S.p.a. e Corbellini S.r.l., con sede a Milano. La Divisione Sviluppo Edilizio dell’Università si è occupata della direzione e del coordinamento dei lavori e delle relative forniture di arredi e attrezzature.