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ALTA FORMAZIONE E RICERCA: L’EUREGIO DELLE UNIVERSITÀ

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Firmata la lettera d’intenti che rafforza la collaborazione tra gli atenei di Trento, Bolzano e Innsbruck
a cura degli Uffici Stampa dei tre atenei

Istituito un Comitato di coordinamento per predisporre un programma triennale delle attività congiunte. Siglato dai ministri Profumo e Töchterle un accordo interministeriale a sostegno della collaborazione accademica.

Un incentivo alla collaborazione e al dialogo, nuovi progetti comuni nel campo dell’alta formazione e della ricerca e una programmazione triennale affidata ad un Comitato di coordinamento, composto da rappresentanti delle tre università: questi alcuni dei punti più rilevanti contenuti nella lettera di intenti siglata il 5 maggio 2012 dai rappresentanti delle università di Trento, Bolzano e Innsbruck. L’occasione è stata l’incontro bilaterale Italia-Austria che si è tenuto nella medesima giornata a San Michele nella sede della Fondazione E. Mach, incontro a cui hanno partecipato il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del Governo italiano, Francesco Profumo, e il ministro per la Scienza e la Ricerca del Governo federale austriaco, Karlheinz Töchterle. Insieme a loro, per discutere di alta formazione e ricerca in una prospettiva transfrontaliera, anche il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai e il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Luis Durnwalder.

Finalizzata ad ampliare e a dare ancora più concretezza e visibilità internazionale agli accordi di collaborazione già in essere tra gli atenei dell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino, la lettera di intenti firmata il 5 maggio impegna le università ad attivare nuove forme di collaborazione a cadenza regolare, con l’istituzione di percorsi formativi congiunti e con sinergie mirate al reclutamento di docenti e ricercatori. A siglare il documento sono stati il rettore dell’Università di Trento, Davide Bassi, il presidente della Libera Università di Bolzano, Konrad Bergmeister, e il vice rettore dell’Università di Innsbruck, Roland Psenner, alla presenza del presidente dell’Università di Innsbruck, Johannes Michael Rainer, e del rettore della Libera Università di Bolzano, Walter Lorenz.

Per rafforzare la lettera d’intenti, i ministri e i rappresentanti delle tre università hanno inoltre firmato alla presenza dei giornalisti anche un ulteriore accordo volto ad agevolare i rapporti tra i due ministeri a supporto della cooperazione universitaria.

La lettera d’intenti e l’accordo interministeriale

La lettera d’intenti tra le tre università prevede il potenziamento e l’armonizzazione dell’offerta formativa con la possibilità di riconoscere gli esami sostenuti presso le altre università; l’incentivazione della mobilità di studenti e docenti tra le tre università e lo sviluppo di progetti di ricerca particolarmente rivolti allo sviluppo culturale, economico, sociale e tecnologico dell’area dell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino. Per incentivare la mobilità internazionale gli atenei potranno fare gioco di squadra collaborando nel reperire fondi presso i governi regionali per istituire borse di studio.

Grazie a questa convenzione si apre anche la possibilità di assegnare a docenti e ricercatori una doppia appartenenza per favorire la collaborazione in settori scientifici di interesse comune. L’impegno dei tre atenei si concentrerà anche nell’organizzazione di progetti di ricerca congiunti e convegni scientifici finalizzati a potenziare la produzione scientifica e i processi di trasferimento tecnologico.

La lettera di intenti prevede anche l’istituzione di un Comitato di Coordinamento, composto da sei membri (due per ciascun ateneo), che avrà l’obiettivo di mettere in atto i contenuti dell’accordo. In particolare, il Comitato elaborerà un programma triennale delle attività che raccolga le proposte espresse dalle università con il coinvolgimento delle istituzioni territoriali di ricerca. Il Comitato si occuperà anche del coordinamento e della diffusione delle informazioni e redigerà un rapporto consuntivo delle attività svolte.

Di fatto questa lettera di intenti costituisce un primo passo verso la stesura di un accordo quadro più dettagliato, che dovrebbe avvenire entro i prossimi sei mesi.

I ministri Profumo e Töchterle e i rappresentanti dei tre atenei hanno poi firmato un ulteriore documento a sostegno di questa intesa, finalizzato a consentire, anche a livello legislativo e burocratico, la realizzazione dei progetti di collaborazione che saranno avviati. In particolare, l’accordo quadro sottoscritto tra i ministeri permetterà di riconoscere gli esami sostenuti e i titoli rilasciati negli altri atenei e faciliterà le procedure di reclutamento congiunto di docenti e ricercatori.

I commenti

Al termine dell’incontro bilaterale i ministri, i presidenti e i rettori hanno incontrato i giornalisti per illustrare i passaggi più significativi dell’accordo. Un plauso all’iniziativa è arrivato dagli interventi dei due ministri: «L' accordo – ha commentato il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Francesco Profumo – è un esempio efficace di cooperazione formale che consente a docenti di atenei stranieri di contribuire, in modo organico e strutturato, ai requisiti di corsi di studio di università italiane che rilasciano titoli internazionali congiunti. Questo accordo – ha aggiunto il ministro – rientra nella strategia italiana di consolidamento della collaborazione internazionale nel settore universitario, e risponde alla logica europea di cooperazione transfrontaliera nell'ambito di macro regioni».

Il ministro austriaco per l’Università e la Ricerca, Karlheinz Töchterle, ha sottolineato il significato del bilinguismo come mezzo centrale per un ancor più stretto rapporto tra le popolazioni dell’Euregio Tirolo. «Mi disturba il fatto che si debba far uso di uno stentato inglese per capirci reciprocamente. Mi auguro che i giovani di questa regione imparino la lingua dei loro vicini, almeno tanto quanto fanno con l’inglese», queste le parole di Töchterle, che vede la necessità di un ulteriore sforzo oltre a quelli già profusi, e che fa riferimento agli impulsi dati per il bilinguismo nel Trentino e al rapporto di questa Provincia con l’Alto Adige. «Soprattutto nel Tirolo andrebbero compiuti quegli ulteriori sforzi che avrebbero un effetto rivitalizzante per tutto l’Euregio». Il ministro ha poi mostrato soddisfazione per la chiara volontà mostrata dalle tre università nel cooperare ancora più intensamente: «Tra i migliori atenei d’Italia e d’Austria, rispettivamente l’Università di Trento e quella di Innsbruck, assieme al giovane e trilingue ateneo di Bolzano, hanno attivato una ancor più stretta ed efficace collaborazione con esiti più decisivi per tutto l’Euregio».

A sostegno dell’iniziativa di collaborazione hanno preso la parola anche i governatori dell’area dell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino. «Attraverso la forma di cooperazione operativa del Gruppo europeo di cooperazione territoriale – ha commentato il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Luis Durnwalder – l’Euroregione non vuole spostare i confini bensì proporre una regione europea capace di offrire prospettive ai giovani. Tra le priorità rientra quindi anche lo sviluppo dell’Euregio come area della ricerca. La collaborazione istituzionalizzata oggi dalle tre Università e dai rispettivi Ministeri è una tappa importante, perché promuove con decisione i programmi di mobilità internazionale, i corsi di studio e i progetti di ricerca comuni. Tutte misure essenziali se vogliamo costruire una Università dell’Euregio con Innsbruck, Bolzano e Trento» Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, ha sottolineato come «questa terra sia sempre stata ponte tra la cultura italiana e latina e quella tedesca e nordeuropea. Questo è sempre stato il senso della nostra storia e questo vale ancor più oggi, nel momento in cui l'agenda digitale e le nuove tecnologie informatiche, nelle quali il Trentino ha fortemente investito in questi anni, possono essere strumenti decisivi per contrastare la recessione e creare nuovi posti di lavoro. Che tutto questo rientri oggi, con la firma di un significativo accordo, nella più vasta collaborazione dell'Euregio è motivo di soddisfazione e di impegno ulteriore a proseguire lungo il cammino tracciato a Trento come a Bolzano ed Innsbruck».

Anche il presidente della Regione Tirolo, Günther Platter – oggi assente e sostituito per l’occasione dal presidente dell’Università di Innsbruck, Johannes Michael Rainer – ha fatto pervenire il suo messaggio di appoggio all’iniziativa: «Con questa iniziativa l’Euregio cresce ulteriormente e in modo compartecipato. Una formazione, anche quella continua, orientata al futuro è decisiva nella competizione internazionale. Tuttavia ancor più intelligente è condividere assieme il nostro know-how come i nostri punti di forza all’interno dell’Euregio, al di là dei confini».

Soddisfazione per questa rinnovata collaborazione è arrivata anche dai rettori e dai presidenti dei tre atenei coinvolti, a margine della firma della lettera d’intenti. «Per l’Università di Innsbruck – ha affermato Roland Psenner, prorettore per la didattica e gli studenti – questo accordo rappresenta un ulteriore, importante passo che, oltre ad approfondire la collaborazione fino ad oggi vissuta con entrambe le Università di Trento e Bolzano, sviluppa l’alta formazione, la cooperazione nell’attività di ricerca e la mobilità degli studenti come delle ricercatrici e dei ricercatori all’interno dell’Euregio Tirolo-Südtirol/Alto Adige-Trentino.

«L’intesa di oggi rappresenta un evento importante che nasce da una collaborazione oramai consolidata nel tempo – ha sottolineato il rettore dell’Università di Trento, Davide Bassi. Questo ulteriore passo avanti condurrà, da oggi, ad un ulteriore rafforzamento dei rapporti tra i nostri atenei, su vari versanti, dalla ricerca, all’alta formazione, al reclutamento di alto profilo».

«L'accordo tra i ministeri dell'Università e della Ricerca di Vienna e Roma e le tre università – ha aggiunto Konrad Bergmeister, presidente della Libera Università di Bolzano – segna la nascita storica delle "Università dell'Euregio Bolzano - Innsbruck – Trento”. Con esso la mobilità di studenti, docenti e ricercatori sarà facilitata, programmi di studio e di ricerca comuni troveranno supporto a livello internazionale, mentre con il contributo dei ministeri sarà possibile sperimentare un panorama universitario orientato verso il futuro».