VALENTINO BRAITENBERG: ARTE, SCIENZA E FILOSOFIA

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Un evento per commemorare lo studioso e fondatore delle Scienze cognitive all’Università di Trento
di Nicla Panciera
Approfondimento: 

Commemorare l’uomo che ha fondato le scienze cognitive in Trentino, ricordandone la scienza, l’arte e il pensiero. Con questa intenzione il Centro Mente/Cervello (CIMeC) ha organizzato l’evento “Valentino Braitenberg. Arte, scienza e filosofia nella vita di un innovatore”, che si è svolto venerdì 16 dicembre alle 18 nell’aula magna della Facoltà di Scienze cognitive a Rovereto.

A ricordare il grande cibernetico scomparso lo scorso settembre, che fondò e diresse per tre anni il Laboratorio di Scienze cognitive dell’Università di Trento, erano presenti familiari, amici, colleghi e cittadini roveretani, oltre ai rappresentanti delle istituzioni roveretane, trentine e bolzanine. Era il 1998 quando venne inaugurato il Laboratorio di Scienze cognitive, fortemente voluto dall’allora rettore Massimo Egidi e dall’assessore all’Istruzione del Comune di Rovereto dal 1996 al 2005, Donata Loss; si stavano ponendo le basi dello sviluppo scientifico, didattico e culturale dell'ateneo trentino a Rovereto, dove oggi hanno sede la Facoltà di Scienze cognitive (dal 2005) e il Centro Interdipartimentale Mente/Cervello (inaugurato nel marzo del 2007).

Il filo conduttore della serata, introdotta dal direttore vicario del CIMeC Giorgio Vallortigara, è stato un particolare aspetto delle azioni e dei pensieri di Braitenberg, di cui beneficiarono i suoi studenti, l’ateneo e la città di Rovereto: la lungimiranza. Il primo a ricordarla è stato il rettore Davide Bassi: “Valentino ha aperto una strada, quella delle scienze cognitive e delle neuroscienze a Rovereto, che nonostante le difficoltà iniziali dovute alle perplessità e ai timori per un percorso nuovo e d’avanguardia, si è rivelata fertile e fruttuosa per la Città della Quercia e per tutto l’ateneo trentino”.

Valentino Braitenberg ricevette la cittadinanza onoraria nel 2001. Nel suo intervento, il sindaco Miorandi ha espresso la sua gratitudine verso colui che fu “non solo una figura fra le più illustri che abbiano mai operato a Rovereto, ma anche un autentico e umanissimo amico della città”, grazie alla cui personalità brillante “il Polo universitario della nostra città crebbe in prestigio internazionale, attirando a Rovereto studiosi e scienziati di fama mondiale”. Miorandi ha poi invitato i numerosi presenti a “farsi guidare dall'esempio fulgido di Valentino Braitenberg. D'altra parte, sono proprio i tempi di crisi il terreno più fertile per un nuovo Rinascimento”.

È poi intervenuto anche il professor Johann Drumbl, prorettore alla comunicazione interculturale della Libera Università di Bolzano, in rappresentanza dell’ateneo bolzanino.

La varie fasi della vita di Braitenberg sono state illustrate negli interventi di Giuseppe Trautteur (Università di Napoli), Almut Schuez (Max Planck Institut, Tubinga), Massimo Egidi (rettore della LUISS, Roma, e presidente della Fondazione Bruno Kessler, Trento) e Donata Loss, che ha ricordato in particolare una delle iniziative che Braitenberg, uomo “dai molteplici interessi e incapace di limitarsi ad un solo campo del sapere”, aveva in mente per la Città della Quercia: un museo cibernetico. Perché, come lo scienziato scrive nell’introduzione al suo progetto: “Il mondo va spiegato. Tutto si può spiegare e molte paure si dileguano, molti dissensi sbiadiscono quando la spiegazione introduce la luce della ragione negli anfratti oscuri dell’anima umana”.

Per ricordare l’amore per la musica di Valentino Braitenberg, il maestro Mauro Tonolli della Civica Scuola di Musica Zandonai ha eseguito la dolce “Suite Compostelana” per chitarra di Federico Mompu. Sempre a Palazzo Istruzione è stato possibile visitare parte della mostra originale, ideata e curata da Valentino Braitenberg nel 2006, “Il cervello e le idee. Segnali e messaggi”. E il Museo Civico di Rovereto ha curato un’esposizione di robot dal titolo “Veicoli pensanti”. Inoltre, dal 14 al 18 dicembre, presso la Biblioteca Civica di Rovereto, è stata allestita “La vergine e i filosofi: l’opera di Valentino Braitenberg”, esposizione delle opere del grande cibernetico.