LA CORDA FOUNDATION DI NEW YORK PREMIA CLAUDIA DEMATTÈ

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Il riconoscimento alla ricercatrice della Facoltà di Lettere e Filosofia di Trento è motivo di soddisfazione per l’ateneo

Un importante riconoscimento è stato assegnato dalla Corda Foundation di New York a Claudia Demattè, ricercatrice di Lingua e traduzione spagnola presso il Dipartimento di Studi letterari, linguistici e filologici e la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento.

La dottoressa Demattè ha vinto il primo premio nella categoria “Faculty Members and Scholars” per il miglior saggio dedicato all'opera del poeta cileno David Rosenmann-Taub con l'articolo dal titolo: "Sin verter ni una ‘cosmolágrima’: traducir la poesía de David Rosenmann-Taub al italiano". Il premio consiste in una borsa di studio finanziata dalla Corda Foundation, sorta con lo scopo di preservare e far conoscere, a livello internazionale, l’opera poetica di David Rosenmann-Taub, considerato il poeta vivente più importante e profondo della lingua castigliana.

Nato a Santiago del Cile nel 1927, David Rosenmann-Taub, fu un ‘enfant prodige’ delle lettere ma anche della musica, in quanto precoce pianista e compositore. Nel 1949 esce il suo primo libro, “Cortejo y Epincio”, che viene accolto con grande entusiasmo dalla critica ispanoamericana e spagnola. Nel 1973 inizia il suo esilio, dapprima a Buenos Aires, poi in Europa ed infine negli Stati Uniti dove attualmente vive, ritirato dalla vita pubblica. Ha ricevuto numerosi premi e pubblicato una decina di raccolte di poesie e tra i suoi libri più recenti possiamo menzionare “País Más Allá” (2004) e “Poesiectomía” (2005).

Nel suo articolo Claudia Demattè affronta le problematiche della traduzione dallo spagnolo all’italiano dei poemi dell’autore cileno che elabora un linguaggio originale per creare un mondo poetico in cui l’attenzione agli aspetti linguistico-semantici si combina con una preoccupazione quasi maniacale a livello di ritmo. David Rosenmann-Taub viene definito da molti critici come un poeta ermetico ed è per questo motivo che, secondo la studiosa, la sfida della traduzione poetica risulta ancora più avvincente in quanto il suo linguaggio denso di ossimori, cultismi e neologismi risulta particolarmente difficile da tradurre.

Il prestigioso riconoscimento alla dottoressa Demattè, oltre a premiare il lavoro svolto dalla ricercatrice nell’ambito della traduzione di poeti contemporanei spagnoli ed ispanoamericani, costituisce motivo di soddisfazione per l’ateneo che vede ancora una volta riconosciuto a livello internazionale il valore dei suoi docenti.