ALPIS INCONTRA LE COMUNITÀ DI VALLE

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Il Seminario Alpino sui Sistemi Informativi discute di come usare Internet e i social media per costruire una nuova agenda politica
di Gian Marco Campagnolo

A Carisolo dal 10 al 13 Febbraio si è tenuta la settima edizione di ALPIS, il Seminario Alpino sui Sistemi Informativi, organizzato dal Laboratorio di Studi Sociali sui Sistemi Informativi dell’Università di Trento. La scelta del tema della settima edizione di ALPIS - edizione speciale organizzata in collaborazione con l’associazione ‘Il Secolo della Rete’ - è nata dalla constatazione che le tematiche concernenti Internet e le nuove tecnologie digitali sono sempre meno settoriali. Si può dire che la rete consenta un punto di vista generale sull’attività umana. Socialità, economia, apprendimento, ambiente, politica sono solo alcune fra le dimensioni dell'agire umano modificate dalla rete. Ma la politica italiana parla d’altro, parla di sé e guarda al futuro con lo sguardo girato all’indietro.

A partire da questi presupposti, nella settima edizione di ALPIS, curata scientificamente da Giulio De Petra, Giovanna Sissa, Vincenzo D’Andrea e Gian Marco Campagnolo, ci siamo interrogati su come costruire una nuova agenda politica a partire dal punto di vista della rete. La formula adottata è stata quella dell’incontro fra accademici e professionisti socialmente impegnati per identificare temi, problemi e scadenze di una nuova agenda politica. Questa formula ha reso la discussione vivace, producendo in confronto fra casi reali e strumenti teorici per poterli interpretare. Le discussioni e i contributi che sono stati ospitati in ognuna delle sessioni tematiche hanno avuto l’obiettivo di elaborare per ogni specifico tema una mappa tematica e alcune proposte di intervento tali da costituire, nel loro insieme, la proposta di una nuova agenda politica formulata a partire dal punto di vista della rete.

Le tematiche emerse con maggiore frequenza nel seminario sono state quelle legate alla partecipazione pubblica, alla decisione politica e, di conseguenza, alle scelte tecnologiche delle organizzazioni pubbliche con particolare riguardo all’utilizzo di dati aperti e nuove applicazioni per ‘social media’. Tali tematiche sono state discusse non solo dal punto di vista dell’amministrazione pubblica, ma anche dal punto di vista ingegneristico, imprenditoriale e sociale. L’evento è stato inaugurato dalla presentazione, da parte di Patrizia Ballardini, presidente della Comunità di Valle delle Giudicarie, di un progetto di partecipazione rivolto ai giovani per la discussione pubblica dell’agenda politica della nascente amministrazione. Il resto del seminario è stato organizzato in sei diverse sessioni tematiche: “Internet, politica e partecipazione”, “Internet, ricerca e formazione”, “Internet e sostenibilita’”, “Giornalismo, censura e comunicazione”, “Internet, lavoro e produzione” ed infine “Internet e Pubblica Amministrazione”.

Nel corso delle varie sessioni, alcuni interventi hanno riguardato i social media come spazi di partecipazione autentica, mettendone in luce alcune contraddizioni e le modalità in cui sono stati utilizzati in vari casi, per l’organizzazioni di manifestazioni di piazza o di movimenti politici di più ampia portata e per la gestione delle emergenze ambientali. Si è parlato anche di quali forme di sapere siano necessarie per la progettazione delle nuove tecnologie della rete e di quale sia il ruolo dell’università nel formarle, all’interno di una società della conoscenza in continua evoluzione. Altri interventi hanno invece affrontato le modalità attraverso cui Internet cambia le pratiche di produzione: dal cloud computing, alla comunicazione aziendale, fino alla logistica e al cinema. Un aspetto che è stato affrontato da numerosi altri interventi è stato poi quello della ‘disintermediazione’ (o delle nuove forme di intermediazione) che le nuove tecnologie della rete fanno emergere fra centri e periferie, amministrazione e cittadino. Da un punto di vista più ingegneristico imprenditoriale, alcune presentazioni si sono addentrate rispettivamente nelle problematiche intrinseche all’idea di rendere pubblici i dati che le amministrazioni hanno a disposizione e all’idea di crearne un valore d’impresa, in una prospettiva di innovazione sociale.

Considerato il fatto che gran parte delle riflessioni maturate durante il seminario hanno riguardato la partecipazione pubblica e le scelte tecnologiche delle organizzazioni pubbliche, in corrispondenza della chiusura dei lavori è stato proposto un tema di lavoro: “Come pensare alla rete per stimolare la partecipazione dei cittadini alle politiche pubbliche?” Questo sarà il tema che caratterizzerà gli atti del convegno, di prossima pubblicazione, nonché altri eventi futuri promossi dal Laboratorio di Studi Sociali sui Sistemi Informativi.