SVILUPPARE IL TURISMO TERRITORIALE

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Il gruppo di ricerca eTourism del Dipartimento di Informatica e Studi aziendali partner di un progetto europeo
di Fabio Sacco

La scelta di sviluppare il prodotto turistico territoriale di una destinazione attorno al concetto di sostenibilità può portare davvero dei vantaggi competitivi? Se è vero che la domanda turistica internazionale è sempre più sensibile ai temi della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale, l’idea di progettare l’offerta di una destinazione coerente con questi valori può essere una scelta di differenziazione per sviluppare aree non ancora raggiunte dal turismo di massa. L’iniziativa comunitaria Listen to the Voice of Villages mira proprio a promuovere il turismo sostenibile in aree marginali e svantaggiate.

Dal gennaio dello scorso anno l’Università di Trento, con il gruppo di ricerca eTourism del Dipartimento di Informatica e Studi aziendali, è partner di questa iniziativa comunitaria appartenente al programma Central Europe. Il progetto nasce dalla volontà di valorizzare il potenziale turistico di alcune aree rurali dell’Europa Centrale, costruendo, a partire dal territorio, una strategia di governance e di sviluppo prodotto. La vocazione turistica di un territorio è, infatti, espressione della relazione dialettica e reciproca fra ambiente e comunità locale, dove per ambiente si intende l’insieme delle risorse naturali ed artificiali che costituiscono il patrimonio del territorio, sulle quali la potenziale destinazione può costruire la propria forza di attrattiva, mentre la comunità locale è rappresentata, naturalmente, dalle persone che vivono su quel territorio, e su di esso agiscono, diventandone parte integrante e fondamentale. In Trentino, le aree pilota, scelte dalla Provincia autonoma di Trento, capofila di Listen, e dall’Università di Trento, sono la Valle dei Mocheni, la Valle del Chiese e l’area del Tesino e Vanoi. Gli altri partner provengono da Austria, Germania, Repubblica Ceca, Polonia e Slovenia.

Il gruppo di ricerca eTourism, responsabile delle azioni di ricerca e di analisi, si è occupato della mappatura dei territori trentini e del coordinamento delle attività di analisi di tutti i partner. Il lavoro è stato finalizzato a definire un modello di management adeguato al profilo socio-economico dei territori, alla costruzione di un database delle risorse turistiche e alla mappatura dei sistemi di governance. Il team di lavoro, coordinato da Mariangela Franch e da Umberto Martini, ha successivamente svolto un’analisi di benchmark dei risultati ottenuti, con il fine di proporre ai partner un modello di management territoriale funzionale allo sviluppo turistico sostenibile delle aree interessate. Il modello è stato declinato secondo le caratteristiche specifiche di ogni area-obiettivo, e presentato in Germania, a Forchheim, allo Steering Committee, organo esecutivo del progetto. In quella sede si è provveduto alla discussione ed approvazione del modello, che consentirà ai territori di delineare un percorso “su misura”, e di individuare l’ ente di governance territoriale (Destination Management Organization), in grado di gestire lo sviluppo turistico.

Parallalemente al lavoro sul modello di governance, la University of Natural Resources and Applied Life Sciences, partner austriaco del progetto, ha elaborato un set di indicatori per gestire e valutare la sostenibilità del processo. A questo lavoro hanno partecipato anche, per l’Università di Trento, Onorio Clauser e Roberta Raffaelli.
Conclusa la fase di analisi, si procederà all’implementazione dei progetti pilota, che avranno la funzione di testare il modello di gestione proposto.

Il progetto, inoltre, prevede la costituzione di una associazione internazionale, la Vital Villages Association, i cui membri saranno, in un primo momento, i partner del progetto Listen. L’Associazione Vital Villages si pone come obiettivo iniziale costituire un network in forma associativa per promuovere e valorizzare i territori facenti parte del progetto. L’associazione, il cui statuto è in fase di definizione, si pone anche l’obiettivo di diventare un centro di ricerca e un osservatorio in Europa sulle tematiche del turismo sostenibile e responsabile, specializzato nell’individuazione e nel benchmark di casi significativi, che vengono periodicamente “scientificamente validati” e inseriti in un ranking che fornisca una visibilità ai territori, fornendo, nel contempo, la garanzia per il turista che la loro offerta è coerente con i principi del turismo sostenibile. L’ente dovrà inoltre accompagnare la nascita e lo sviluppo delle DMO nei territori partner, dando supporto in forma di consulenza scientifica e con azioni di formazione, con l’obiettivo di sviluppare progetti pilota coerenti con i principi del turismo sostenibile.