Facoltà di Scienze dell'Università di Trento. Foto Agf Bernardinatti

IMPORTANTI RICONOSCIMENTI AL CENTRO BEC

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A Lev Pitaevskii la prestigiosa Landau Gold Medal dell’Accademica Russa delle Scienze e ad Alessio Recati il Premio Alfredo di Braccio dell’Accademia dei Lincei

Due importanti e prestigiosi riconoscimenti sono arrivati recentemente, a breve distanza uno dall’altro, al Centro CNR-INFM BEC, centro di ricerca e sviluppo del CNR-INFM (Istituto Nazionale per la Fisica della Materia) sulla Condensazione di Bose Einstein operante presso il Dipartimento di Fisica dell'Università di Trento.

Lev Pitaevskii, docente dell’ateneo trentino, in pensione dal novembre scorso ma ancora attivo come ricercatore presso il centro BEC, ha ricevuto a Mosca la prestigiosa Landau Gold Medal, premio concesso dall'Accademia Russa delle Scienze ogni cinque anni a studiosi che si sono particolarmente distinti. Il conferimento ufficiale è avvenuto il 26 maggio 2009 durante il meeting generale dell’Accademia. Il professor Pitaevskii è stato premiato per il suo eccellente contributo alla fisica teorica moderna, inclusa la teoria della condensazione di Bose-Einstein e l’equazione di Gross-Pitaevskii, oltre che per il suo grande contributo al completamento e all’aggiornamento del rinomato corso di fisica teorica Landau-Lifshitz (“for his outstanding contribution to modern theoretical physics, including the theory of Bose-Einstein condensation and the Gross-Pitaevskii equation and for his big contribution to completing and updating of the renowned Landau-Lifshitz Course of Theoretical Physics”).

L’11 giugno, inoltre, Alessio Recati, ricercatore CNR del centro BEC, ha ricevuto a Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il premio Alfredo di Braccio dell'Accademia dei Lincei, premio riservato a giovani studiosi di fisica di nazionalità italiana.

Il Centro BEC, nato nel 2002, è diretto dal professor Sandro Stringari, attualmente preside della Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell’Università di Trento. Il centro si occupa della fisica dei gas atomici raffreddati a temperature vicine allo zero assoluto. Il centro comprende circa quindici ricercatori, tra i quali docenti dell’Università e alcuni ricercatori del CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche.