IAN MACPHERSON: SEMINARI SUL MOVIMENTO DELLA COOPERAZIONE E SUI VALORI COOPERATIVI
Il professor Ian MacPherson, direttore del British Columbia Institute for Co-operative Studies dell’Università di Victoria in Canada, è stato a Trento lo scorso aprile per un ciclo di dieci seminari,
promossi da Euricse. Euricse (Istituto europeo di ricerca sull'impresa cooperativa e sociale) è la neo costituita fondazione di partecipazione nata in continuità con l'esperienza di Issan per iniziativa
della Federazione Trentina della Cooperazione, dell'Università di Trento, della Provincia autonoma di Trento, della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto e di Cooperatives Europe.
Euricse
si propone di sviluppare, in ottica internazionale e multidisciplinare, gli studi e la ricerca sull'impresa cooperativa e sull'impresa sociale e sulle organizzazioni nonprofit, di favorire la diffusione dei
risultati oltre che tra ricercatori e studiosi anche tra imprenditori cooperativi e sociali, dirigenti ed amministratori.
Nei seminari MacPherson ha affrontato temi come la storia
e l’attività del movimento cooperativo canadese e statunitense, l’origine e il significato dei valori cooperativi, le potenzialità della cooperazione nei Paesi in via di sviluppo.
Lo studioso canadese di fama mondiale ha avuto un ruolo fondamentale all’interno dell’Alleanza Cooperativa Internazionale nel definire la Carta dei valori per il XXI secolo. MacPherson sarà
il primo professore a ricoprire la cattedra “Don Lorenzo Guetti” prevista dell’Accordo di programma tra Università degli Studi di Trento, Federazione Trentina della Cooperazione e Promocoop.
Al docente canadese lo staff di Euricse ha rivolto alcune domande.
Qual è il ruolo del movimento cooperativo in questo contesto socio-economico caratterizzato dalla crisi e dall’insicurezza?
Negli ultimi trent’anni la gran parte del mondo era guidata dall’idea che perseguire gli interessi personali alla fine creerà un mondo migliore per tutti. Questa forma di individualismo per alcuni sembrava
funzionasse bene: la facile espansione dei mercati internazionali era resa possibile grazie all’aiuto della tecnologia ed alle politiche favorevoli dei governi durante e dopo la fine della guerra fredda.
I giorni dell’internazionalizzazione comunque sono passati ed ora molti paesi sono in grado di competere, il che significa che lo sfruttamento dall'esterno è molto più difficile ed in più
sono diventati più chiari i limiti delle risorse e dell'energia convenzionali. La maggior parte della ricchezza creata negli ultimi tempi è stata il frutto delle speculazioni basate sulle aspettative
piuttosto che sul loro effettivo valore.
L'improvviso declino evidente in molte parti del mondo evidenzia la necessità di rivolgersi alle organizzazioni, come le cooperative, che sono per definizione
trasparenti nelle loro operazioni, che creano un valore reale e non gonfiato, che premiano la contribuzione e non solo la proprietà. Io credo che nel mondo si stia cercando una forma di organizzazione
che abbia delle forti basi etiche rispetto all'ambiente, la comunità ed il benessere comune. Le cooperative, come tutte le creazioni umane, a volte non sono in grado di rispettare i propri principi e
valori, ciononostante non devono essere messe in dubbio le loro basi fondanti. Questo significa che il ruolo del movimento cooperativo dovrebbe essere ampliato ed espanso. Nella crisi attuale, che riguarda soprattutto
la fiducia, le cooperative dovrebbero avere un vantaggio enorme. E, come in passato, quando le persone e le comunità attraversano questi periodi, solitamente imparano le possibilità ed il beneficio
del lavorare insieme per il vantaggio personale e il bene comune.
Come vede il movimento cooperativo trentino?
Sono stato contento di conoscere meglio le cooperative trentine. Sono stato qui due volte in passato e sono rimasto molto impressionato dall'estensione del movimento cooperativo in quest'area. È ovvio che la cooperazione
contribuisce in modo decisivo alla percezione del benessere sociale ed economico per il quale questa regione è famosa sia in Italia che negli altri paesi. Sono stato particolarmente colpito dallo spirito
che anima le cooperative, dal senso di orgoglio e di realizzazione dei cooperatori che ho incontrato, dal modo in cui le persone lavorano insieme all'interno delle cooperative come anche dai modi diversi in
cui esse rispondono ai bisogni delle comunità. Sono impressionato dal modo in cui le cooperative di diverse tipologie lavorano insieme per uno scopo comune e per il vantaggio reciproco. Purtroppo questo
spesso non accade nelle altre parti del mondo e credo sia importante per gli altri imparare come i vostri cooperatori lavorano insieme in modo così efficiente.