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  in memoriam  

Franco Demarchi
La sociologia e la Cina le sue grandi passioni
 

“Un inventore di iniziative, un esploratore di nuove frontiere, uno studioso ma anche un creativo”: così il preside della Facoltà di Sociologia, Antonio Scaglia, lo descriveva nel suo intervento in occasione della festa in onore dei suoi 80 anni nel giugno del 2001. Franco Demarchi, illustre studioso originario della Valle di Fiemme, tra gli ispiratori del progetto di istituzione del nostro ateneo, si è spento a Trento il 17 febbraio scorso.
Una vita spesa per la sociologia, per approfondire lo studio dei vari aspetti della società e della scienza sociologica oggi. Nel corso degli anni il professor Demarchi ha sempre mostrato un duplice interesse, rivolto da una parte ad approfondire i legami con la città ed il territorio, dall’altra a potenziare la collaborazione a livello internazionale.
Strategica è sempre stata la sua attività di mediatore e promotore dei rapporti di studio e ricerca con il mondo tedesco e il suo impegno nella riscoperta dell’opera di Martino Martini, nell’ambito di un progetto globale di scambio e collaborazione con la Cina. Il professor Demarchi insegnò alla Facoltà di Sociologia dal 1964 al 1996 e nel 1984 gli venne attribuita la medaglia d’oro per meriti culturali da parte del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro dell’Istruzione.

 


 

Franco Demarchi

Franco Demarchi era nato a Molina di Fiemme il 3 maggio 1921. Aveva compiuto gli studi a Bolzano, Como, Rovereto, Trento e aveva conseguito la laurea in scienze politiche nel 1957 presso l’Università Cattolica di Milano, discutendo con il professor Gianfranco Miglio una tesi sulla sociologia di Max Weber. Nel 1957 avviò la Scuola di Preparazione Sociale di Trento.
Perfezionò la sua cultura sociologica conseguendo nel 1960 il diploma di specializzazione in diritto pubblico presso l’Università Cattolica di Milano. In seguito fu assistente del professor Eugenio Pennati all’Università di Pavia; ricercatore e poi direttore del Dipartimento di Sociologia dell’Istituto per la Scienza dell’Amministrazione pubblica di Milano dal 1960 al 1972.
Nel 1964 conseguì la libera docenza in sociologia e da questa data insegnò ininterrottamente presso l’Istituto di Scienze Sociali, poi Facoltà di Sociologia dell’Università di Trento. Nel 1972 ottenne la cattedra di istituzioni di sociologia II (progredito) alla Facoltà di Sociologia di Trento. Dal 1966 al 1971 insegnò Sociologia all’Università di Trieste, dal 1969 al 1975 insegnò all’Università Cattolica di Milano.
Fondò e diresse dal 1967 al 1973 l’Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia. Dal 1973 al 1983 fu direttore del Dipartimento di Sociologia del territorio dell’Università di Trento. In qualità di responsabile del settore culturale dell’Istituto italo-cinese per gli scambi culturali ed economici di Milano, fondò e diresse dal 1973 la rivista trimestrale Mondo cinese. Svolse ricerche prevalentemente nell’area trentina, in Cina, in Asia sud-orientale ed in Medio Oriente.
Fu collaboratore per dodici anni della pagina culturale del quotidiano Il Popolo. Fu membro del comitato scientifico dell’Istituto Nazionale di Sociologia Rurale di Roma, membro onorario dell’Accademia degli Agiati di Rovereto dal 1973 e dell’Accademia degli Accesi di Trento dal 1988.
Nel 1984 gli fu attribuita la medaglia d’oro per meriti culturali da parte del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro dell’Istruzione.
Fece parte del comitato direttivo delle riviste sociologiche italiane: La ricerca sociale (Bologna), Sociologia urbana e rurale (Bologna), Studi di Sociologia (Milano), Studi Sociali (Roma). Nel 1985 incominciò la pubblicazione della rivista bilingue italo-tedesca di sociologia: Annali di Sociologia - Soziologisches Jahrbuch, ai fini di incrementare la collaborazione fra i cultori delle scienze sociali delle due aree linguistiche. Negli ultimi anni si è fatto promotore degli studi per la valorizzazione della figura del missionario trentino Martino Martini (1614-1661) che allora pubblicò le prime grandi opere geografiche e storiche della Cina.

Da sinistra: Enzo Rutigliano, Antonio De Lillo, Franco Demarchi. Facoltà di Sociologia, cerimonia in onore di Franco Demarchi, 1991.