Indagine
Censis-La Repubblica: risultati eccellenti per l’ateneo e per le facoltà di Trento
di Marinella Daidone
Anche quest’anno l’indagine svolta
dal Censis per il quotidiano La Repubblica premia l’Università
di Trento assegnandole il secondo posto nella classifica generale degli
atenei; un risultato che la pone tra le università di assoluta
eccellenza. Ricordiamo che nel 2002 Trento era stata la migliore università
nella categoria dei piccoli atenei e la terza nella classifica generale.
Le specifiche graduatorie di merito delle facoltà, che hanno
contribuito al raggiungimento del risultato finale, conferiscono a Trento
un medagliere d’eccezione; infatti, ben tre facoltà su
sei si sono classificate al primo posto: Sociologia, che ha confermato
il risultato degli anni precedenti, giurisprudenza e Ingegneria, prime
anche nel 2002. Ottimi anche i piazzamenti delle altre facoltà
dell’ateneo: il secondo posto per Lettere, il quarto per Economia
e il quinto per Scienze (tra i piccoli atenei).
Il risultato ottenuto dall’Università di Trento ha evidenziato,
tra i punti di forza dell’ateneo, la capacità di coniugare
l’eccellenza dell’offerta formativa con la qualità
dei servizi e della vita universitaria. Enfasi è stata data anche
alla vocazione internazionale dell’ateneo che offre ai suoi studenti
l’opportunità di conseguire la doppia laurea o di trascorrere
periodi di studio all’estero attraverso programmi di scambio con
atenei prestigiosi fra cui la University of California.
La ricerca, svolta per il quarto anno consecutivo dal Censis (Centro
Studi Investimenti Sociali) e confluita ne La grande guida all’università,
si propone di svolgere un servizio di informazione e di orientamento
e di monitorare la qualità della formazione universitaria, cercando
di coglierne linee di tendenza ed i cambiamenti in corso.
Gli indicatori presi in esame per stilare le classifiche degli atenei
hanno riguardato: servizi, borse di studio, strutture, Internet. Ulteriori
indicatori sono stati utilizzati per le classifiche delle facoltà:
produttività (dati relativi agli studenti iscritti, a quelli
in corso, ai laureati, ai fuori corso, ecc.), didattica e standard d’offerta,
ricerca, profilo docenti, rapporti e cooperazione internazionale.
Secondo quanto scrive La Repubblica (si veda www.repubblica.it/speciale/2003/universita/index.html)
l’immagine complessiva che emerge dall’indagine del 2003
è quella di un modello di università assolutamente instabile,
o meglio a forte dinamismo:
- nella dimensione quantitativa che vede una crescita accelerata del
numero di facoltà, del numero di professori, del numero di comuni
con presìdi universitari;
- nella dimensione dei suoi utenti che, dopo anni di stasi, cresce nel
numero degli immatricolati, attratti da un modello d’offerta più
flessibile;
- nel processo didattico e valutativo con molti atenei volti
a semplificare, e quindi accelerare, i momenti topici della vita degli studenti (esami,
redazione della tesi di laurea, ecc.);
- nell’offerta didattica, con nuovi corsi che sviluppano tendenze
a scala locale e nazionale (ad esempio per quanto riguarda il settore
del turismo).
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