Nasce il nuovo
servizio stage
Più forte la sinergia tra ateneo
e mondo del lavoro
di Francesca De Tomas e Ylenia Zamboni
Lunedì 27 gennaio alle ore 11.30, presso
la sala Affreschi della Biblioteca Comunale a Trento, l’ateneo trentino ha inaugurato
il nuovo Servizio dedicato agli stage e ai tirocini e con l’occasione sono state firmate
nuove convenzioni quadro per riconfermare rapporti di partnership con le associazioni di categoria locali e
per suggellare nuove collaborazioni.
All’evento erano presenti, oltre ad una folta rappresentanza del mondo economico
locale e non, il rettore Massimo Egidi, il presidente della Giunta Provinciale di Trento, Lorenzo
Dellai, Carlo Finocchietti in rappresentanza del MIUR, Michele Andreaus delegato
del rettore per gli stage e tirocini, il presidente del Coordinamento Provinciale
degli Imprenditori di Trento, Gianfranco Pedri, la responsabile dell’Area
Formazione, Scuola, Università e Ricerca di Assolombarda, Laura Mengoni, e il delegato per le attività
formative dell’Associazione Industriali di Vicenza, Gaetano Marangoni. Inoltre,
hanno partecipato e firmato le convenzioni quadro, i rappresentanti delle
Associazioni Industriali di Verona, Belluno e Brescia. Il dibattito è stato
moderato da Luisa Adani, esperta in materia di tirocini e giornalista del
Corriere Lavoro.
L’Università di Trento considera il tirocinio un’esperienza formativa
importante nel completamento della preparazione del laureato e lo riconosce, al
pari di un corso, parte integrante del suo curriculum.
Il Servizio Stage di ateneo è nato per rafforzare, attraverso il dialogo, la collaborazione
tra il mondo accademico e le realtà produttive valorizzando la relazione tra l’azienda e lo studente,
snellendo le procedure amministrative e garantendo un’assistenza online
durante l’intero periodo di tirocinio.
Lo stage consente ai giovani di partecipare in prima persona ad una situazione
reale di lavoro, e quindi di apprendere facendo, di crescere attraverso l’agire. Con questa esperienza lo studente,
che sta per concludere gli studi, si misura con la cultura d’impresa, rafforza il bagaglio delle competenze
trasversali più premiate dalle aziende come la capacità di comunicare, di
relazionarsi, di lavorare in gruppo, di assumersi responsabilità, l’attitudine al
problem solving e all’autonomia. Svolgere un’esperienza di stage diventa,
pertanto, un’occasione per i futuri laureati di misurarsi con i bisogni del mondo
del lavoro e di orientarsi in modo più consapevole alla ricerca di un impiego.
Il rettore ha parlato di stage come di “ponte” stabile tra mondo del lavoro e
mondo universitario. L’attenzione reciproca di questi mondi darà come effetto
principale una maggiore possibilità per gli studenti di definire la propria
carriera professionale rendendoli competitivi anche a livello europeo.
“Per assistere alla buona riuscita dei tirocini - ha sottolineato il rettore - bisogna
che ci sia un impegno bilaterale: da un lato il mondo del lavoro dovrà partecipare alla definizione dei profili
formativi e dall’altro l’università dovrà ascoltare le esigenze delle imprese.”
Il presidente Dellai ha fatto notare come le intese firmate con le associazioni
siano un passo fondamentale nel rendere più costanti e concreti i rapporti
tra alta formazione e impresa. Provincia di Trento e Università hanno un ruolo attivo nello sviluppo socio-
economico della comunità provinciale: rendere sistematico il dialogo su
questi temi sarà dunque un impegno forte delle parti in gioco.
Carlo Finocchietti del MIUR ha manifestato calorosamente il proprio apprezzamento
per iniziative come questa. La firma delle convenzioni quadro è un momento
di intesa privilegiato in cui le parti riconoscono impegni comuni, stimolano
il dialogo e realizzano un passo concreto verso il superamento dell’autoreferenzialità
dell’università nei confronti del mondo del lavoro. L’employ
ability, cioè lo sviluppo dell’attitudine all’occupazione della formazione universitaria,
è il maggiore intento della riforma dei cicli e in questo l’Università di Trento offre
un valido esempio.
La moderatrice dell’incontro, Luisa Adani, ha sottolineato l’importanza della
nascita del Servizio Stage di ateneo come interfaccia unica per tutte le facoltà
nell’erogazione dei tirocini. Esso diventa il tramite fondamentale tra università
e mondo del lavoro, agevolando il processo di attivazione di tirocini dal punto di
vista amministrativo e dell’orientamento per gli studenti.
Il professor Michele Andreaus ha evidenziato il balzo numerico che da
quest’anno ci sarà nell’attività
di stage. La presenza dei tirocinanti in azienda diventerà una costante
e si andrà verso il modello tedesco in cui il Praktikum è un momento
naturale di incontro, durante il percorso formativo, tra studente e realtà lavorativa.
Gli enti ospitanti avranno un riferimento unico per la gestione dei tirocini: la Divisione Rapporti con le
Imprese attraverso il suo Servizio Stage. Il Servizio Stage oltre a coordinare l’iter
amministrativo e ad assistere i soggetti ospitanti e i tirocinanti, supporterà il
monitoraggio della qualità dei tirocini, presupposto per mantenere e rafforzare
le collaborazioni con le imprese.
Gianfranco Pedri ha evidenziato come la collaborazione tra mondo produttivo
e formativo sia consolidata nel territorio trentino. Da anni vengono infatti
ospitati tirocinanti in azienda con ottimi risultati in quanto le percentuali
di assunzione sono molto elevate; bisogna pertanto rendere sistematico questo
percorso.
L’intenzione dell’Associazione degli Industriali di Trento è di impegnarsi concretamente nella
sensibilizzazione degli associati a far in modo che ospitino studenti per misurare
nuove risorse in azienda e per avvicinarsi al potenziamento tecnologico.
Laura Mengoni ha sottolineato come sia la prima volta che viene firmata una
convenzione fuori dal territorio lombardo. Assolombarda è soddisfatta di
questa apertura in quanto le aziende associate hanno estremo bisogno di risorse da tutti i fronti e non soltanto
da quello locale. La nascita del Servizio Stage è un passo fondamentale e
l’auspicio è che diventi un ufficio efficiente quale interfaccia con le imprese
e veicolo per gli studenti, affinché vi trovino un valido supporto informativo
e propedeutico all’orientamento allo stage. Secondo Mengoni, infine, per uno stage di successo ci deve essere
un rapporto amichevole con la struttura aziendale e soprattutto un buon sistema di valutazione del livello
di soddisfazione delle competenze, da somministrare alle aziende stesse.
Nell’ultimo intervento Gaetano Marangoni ha evidenziato la percezione di “un’università a misura di studente”
che dal Veneto si ha dell’ateneo di Trento, aspetto molto importante per
il buon profitto degli studenti.
L’esigenza più sentita dal contesto produttivo di Vicenza è di avere giovani
preparati e specializzati ma con un approccio interdisciplinare. Ecco pertanto
l’importanza degli stage: l’azienda ha bisogno di persone con alta formazione
che agevolino lo scambio con il mondo universitario, con l’ambiente della ricerca e
dell’innovazione tecnologica. L’obiettivo da perseguire è quello di creare un costruttivo interscambio
tra impresa ed università.
A sinistra: la firma delle convenzioni quadro
di tirocinio di formazione e orientamento con le associazioni di categoria,
Trento, 27 gennaio 2003, Sala affreschi della Biblioteca Comunale in Via Roma;
da sinistra: Carlo Finocchietti, rappresentate MIUR, Lorenzo Dellai, presidente della Giunta Provinciale di
Trento, Massimo Egidi, rettore dell’Università di Trento, Luisa Adani, giornalista del Corriere Lavoro,
Michele Andreaus, delegato del rettore per gli stage e tirocini d’ateneo.
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