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  convegni  

Arte per l’economia o economia per l’arte?
Le opinioni a confronto dell’artista Michelangelo Pistoletto e della studiosa Angela Vettese
di Gianfranco Cerea

Nella riflessione che riguarda i rapporti tra arte ed economia solitamente vengono sottolineati gli aspetti più strettamente connessi alla formazione dei prezzi delle opere d’arte, piuttosto che alla ricerca di un’efficiente gestione dei musei e del patrimonio artistico.
L’incontro di Arte ed Economia del 3 dicembre ha invece voluto affrontare un tema particolare: la proprietà privata delle opere d’arte è “esclusiva” della cultura occidentale e conosce il suo sviluppo soprattutto con l’affermazione dei primi sistemi economici fondati sulla finanza, sull’attività mercantile e sulla produzione capitalistica.
Se ciò è vero, come possiamo pensare che gli artisti siano sfuggiti e possano sfuggire ai potenti condizionamenti tipici dei meccanismi di mercato, così pervasivi ed influenti sulla generalità dei soggetti e delle relative scelte? L’opera d’arte come risposta a una domanda di arte? I prezzi come segnale di premio alla capacità dell’opera di meglio interpretare le esigenze dei consumatori? L’artista che nell’intento di accrescere il proprio benessere si piega al volere del mercato e del mercante?
Angela Vettese, critica d’arte e docente universitaria, e Michelangelo Pistoletto, artista illustre e padre dell’arte povera, hanno affrontato l’argomento con determinazione, accompagnati da un vivace dibattito con il pubblico presente.
Vettese ha tendenzialmente minimizzato il ruolo che l’arte riveste nell’ambito del sistema economico. Il valore commerciale delle opere d’arte scambiate rappresenta infatti una quota infinitesima di quanto si registra per altre merci e servizi. Nel caso italiano poi non vi è paragone nemmeno con riferimento alle risorse che ad esempio assorbe il settore della lirica.
Vi è oggi forse una maggiore sensibilità verso le ricadute che mostre e musei possono avere sui sistemi economici, soprattutto di ambito locale; è difficile, però, sostenere un peso significativo degli artisti nel mercato e, di riflesso, del mercato sugli artisti.
Pistoletto ha invece sostenuto l’idea della libertà assoluta come motore primo dell’artista, negando in questo senso un ruolo del mercato sul comportamento e le scelte dei “veri artisti”. Arte è soprattutto avanguardia, originalità, creatività allo stato puro, rifiuto di schemi e modelli tipici della logica domanda-offerta. È e può essere rivoluzione, spesso rifiuto aperto del mercato e dei sistemi di produzione capitalistica. La proposta stessa dell’arte povera è una testimonianza evidente di tale visione.
La riflessione può però andare anche oltre.
I think there are good reasons for suggesting that the modern age has ended. Today, many things indicate that we are going through a transitional period, when it seems that something is on the way out and something else is painfully being born”.
Forse ancor più delle parole e del pensiero di filosofi, storici ed economisti, l’affermazione di Vaclav Havel, Presidente della Repubblica Ceca, riassume con efficacia un’opinione ormai largamente diffusa e rispetto alla quale l’arte stessa non risulta estranea.
Rispetto a ciò, la riflessione sul rapporto tra mercato e scelte degli artisti si apre a nuove e interessanti prospettive. La libera creatività sta avviandosi su una strada nuova rispetto al passato recente: i modi di rappresentazione, la stessa natura e materializzazione delle opere d’arte sembrano superare i rigidi schemi che impone la possibilità di possedere privatamente le stesse. Sempre più si incontrano “oggetti” impossibili da possedere sul piano puramente individuale, fruibili secondo logiche di esclusione. Emerge dunque, e con sempre maggiore evidenza, una natura “pubblica” degli oggetti d’arte. Gli artisti segnano in tal modo un ritorno all’antico, a quando la logica del mercato non dominava i comportamenti, permeando l’intera società.

  

Sopra, da sinistra: Angela Vettese, Gianfranco Cerea, Michelangelo Pistoletto;
sotto: Orchestra di Stracci - quartetto, opera di Michelangelo Pistoletto (Archivio Fotografico del Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto -MART).