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  orientamento e servizi agli studenti  

Il Servizio di Consulenza Psicologica dell’Università di Trento
di Marisa Ciola e Lodovico Zannini

Ad un anno e mezzo dalla nascita del Servizio di Consulenza Psicologica dell’Università di Trento, crediamo sia importante offrire alcuni spunti di riflessione sull’andamento dell’attività di counselling, prendendo a riferimento i dati quantitativi e qualitativi relativi alle richieste pervenute da parte degli studenti e le valutazioni emerse dal confronto teorico e metodologico tra Servizi di Consulenza degli atenei italiani (Convegno Nazionale sul Counselling, Torino, 7 e 8 febbraio 2002).
Il Servizio di Consulenza, proprio perché ha come obiettivo quello di porre una particolare attenzione alle difficoltà o alle forme di disagio psicologico inerenti sia la sfera personale che quella relativa al percorso di studi, richiede una costante opera di valutazione dei processi e dei contenuti. A questo proposito, la presenza degli operatori del Servizio di Consulenza d’ateneo al Convegno di Torino ha permesso loro di realizzare un concreto raffronto tra metodi organizzativi e di funzionamento a livello nazionale. In quella sede è stato apprezzato: l’approccio eminentemente psicologico, piuttosto che clinico-psichiatrico; la specifica attenzione rivolta agli aspetti comunicativi della relazione di consulenza; l’impegno profuso nella costruzione di un setting (ambiente relazionale) strutturato ma non rigido che desse prioritaria rilevanza agli aspetti interattivi tra due persone, piuttosto che tra medico e paziente; la scelta e l’applicazione di un approccio strategico-pragmatico alla chiarificazione/risoluzione della difficoltà riportata dall’utente; l’approccio che ricerca e valorizza le potenziali risorse presenti, anche a livelli meno consapevoli, nell’individuo in difficoltà, valutando l’eventuale intervento psicoterapico a lungo termine e/o farmacologico, solo se di stretta necessità; l’importante funzione informativa e di raccordo con i Servizi del territorio e, sperimentalmente con gli Istituti superiori ( Progetti CIC).
Il continuo monitoraggio degli aspetti quantitativi e qualitativi dell’attività di consulenza psicologica, ha portato ad una ulteriore valutazione degli accessi al Servizio, in riferimento al periodo febbraio 2002-giugno 2002. In questo report, possiamo rilevare un significativo incremento degli studenti che hanno usufruito del Servizio (da 59 a 83), con una distribuzione costante nel tempo delle richieste ed una altrettanto omogenea suddivisione degli utenti tra maschi e femmine (lieve preminenza delle studentesse, 36 e 30 studenti).
Nella rilevazione circa la provenienza degli utenti del Servizio, rimane costante un maggior accesso degli studenti universitari da fuori regione ed una più sostanziale presenza degli studenti stranieri. La distribuzione degli utenti per ciò che riguarda la tipologia di facoltà universitaria frequentata è rimasta distribuita su tutte le facoltà presenti a Trento, con un lieve aumento degli accessi per Giurisprudenza, Economia e Sociologia.
Relativamente all’anno di frequenza, rileviamo un sensibile aumento degli accessi al Servizio da parte di studenti fuori corso e dei frequentanti gli anni successivi al biennio iniziale (vecchio ordinamento).
Le tipologie di difficoltà/forme di disagio riportate dagli utenti del Servizio, ricalcano in maniera sostanzialmente uniforme le “categorie” riportate nei dati precedenti: le due tipologie di problematicità più frequenti riguardano la riduzione o la mancanza di motivazioni positive nei confronti dello studio o del proseguimento del percorso formativo e le difficoltà a livello relazionale, per lo più riferite ai coetanei. Rimane significativo il numero di studenti che avverte difficoltà personali e di studio in relazione a conflittualità presenti nell’ambito familiare, che a vari livelli si proiettano nella sfera psicologica individuale; vi è una tendenza all’aumento dei disturbi psicosomatici (disturbi del sonno, cefalee, ansia generalizzata, disfunzioni alimentari) riferibili ad una eccessiva “pressione” riguardo le prestazioni di studio in riferimento alle capacità o alle energie psichiche presenti nell’individuo in quel momento della sua vita.
Rimane significativo il numero delle richieste di orientamento e riorientamento universitario di secondo livello (counselling), dove si richiede quindi una consulenza di approfondimento di tipo psicologico.
Rispetto alle categorie analizzate nel precedente report, sono state introdotte alcune novità riguardanti lo status sociale studentesco (studente frequentante o lavoratore e studente con residenza autonoma o in famiglia): vi è una netta prevalenza, tra gli studenti utenti del Servizio, di coloro che frequentano regolarmente l’Università, seppure con lavori saltuari e di quelli che abitano in appartamenti autonomi.
La valutazione complessiva del lavoro svolto fino ad ora, tenuto anche conto dei dati quantitativi monitorati e dei raffronti operativi raccolti nel Convegno Nazionale di Torino, ci appare promettente e ci conforta nel pensare ad un consolidamento ulteriore del Servizio, con le attenzioni e le risorse che un servizio dedicato alla persona e ai suoi bisogni necessariamente richiede.
Ricordiamo infine l’attivazione dell’indirizzo di posta elettronica e-mail: (consulenza.psicologica@operauni.tn.it) del Servizio di Consulenza Psicologica al quale è possibile rivolgersi per qualsiasi informazione, prenotazione o segnalazione di eventuali attività utili agli studenti.