Mesiano 2001
musica e festa nel parco di Ingegneria
di Antonella Tovazzi, studentessa di Lettere
Mesiano 2001: tutto e il contrario di tutto. Potrebbe essere questa la
definizione adatta per l'appuntamento organizzato dall'associazione studentesca
A.S.I. Leonardo presso la Facoltà di Ingegneria. La festa, anno dopo anno, diviene
sempre più punto d'incontro per una marea eterogenea di persone,
contenitore psichedelico di un'umanità varia in tutto e per tutto, ma con un tratto
fondamentale in comune: solo e soltanto giovani. Abbarbicati sulla collina, accampati
alla bell'e meglio con coperte e zaini al seguito, più di seimila ragazzi hanno
infatti invaso lo scorso 2 giugno la collina di Mesiano, soprattutto per ascoltare
buona musica. La musica: catalizzatore che come nient'altro è in grado di riunire
nello stesso luogo gli appassionati più diversi, da quelli della musica
ska a quelli, sfrenati, dei suoni etnici alla Kusturica, fino agli
aficionados della musica dance e
house, scatenati sul ciglio della collina da cui si poteva dominare una Trento
che in quel momento, e da quel luogo, sembrava lontana mille miglia. Sì, perché
era una vera e propria "cittadella", quella creatasi nel giro di un pomeriggio e
sviluppatasi lungo i viali alberati, sui gradini di ghiaia, sopra ogni singola zolla di
erba. Una folla, comunque, per niente intimorita dalla pioggia: il freddo
improvviso non ha infatti impedito lo svolgersi della festa e la socializzazione tra i
moltissimi giovani accorsi non solo da Trento, ma anche da fuori provincia. Nel giro di
pochi anni, un numero sempre più alto di persone è giunto sulla collina di
Mesiano, attirate dal tam tam, ma anche dalla qualità delle proposte e dalla cornice a
dir poco suggestiva ed insolita. Richiamate dalla possibilità di vivere, almeno
una volta, un'esperienza caleidoscopica in cui l'elemento universitario è
preponderante, ma non esclusivo, e per questo aperto a tutti. Basta che siano giovani.
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