no20

  convegni  
Il Novecento letterario
La storia culturale europea attraverso le riviste
di Corrado Donati

Non spetterebbe all'organizzatore di un convegno di studi trarre pubblicamente un bilancio dei lavori, ma raccolgo volentieri l'invito della redazione di unitn che si è dimostrata sempre molto attenta verso le nostre iniziative. Del resto si è trattato di un colloquio internazionale che, forse per la prima volta nella storia del nostro Dipartimento, collegava in modo così ampio, attorno ad un tema di ricerca, gli interessi culturali di tanti settori disciplinari. Come ho avuto occasione di dire, infatti, la storia delle riviste letterarie dimostra che nel corso del Novecento l'Europa ha visto nascere una koiné culturale che ha largamente preceduto quella economica e politica e che, anzi, ha resistito e si è allargata nonostante le divisioni sfociate in ben due guerre mondiali.
Le riviste, attraverso i loro saggi, traduzioni e recensioni, rappresentano un patrimonio di idee e di avvenimenti senza il quale non è possibile intendere la storia culturale europea di questo secolo; ma non era mai accaduto, prima d'ora, che esse venissero messe a confronto attraverso una serie di interventi improntati ad una visione interdisciplinare. Per questo l'andamento del convegno ha subito stimolato un vivace dibattito fin dalla prima giornata, quando le relazioni di François Livi della Sorbona di Parigi, di Miguel Gallego Roca dell'Università spagnola di Almeria e di Clara Rocha dell'Università Nuova di Lisbona hanno messo in evidenza la grande rete di connessioni tra personaggi e avvenimenti letterari apparentemente distanti.

Renato Barilli
Non è possibile, per ragioni di spazio, ricordare tutti gli interventi di altissimo profilo che si sono succeduti rispettando, com'era previsto, la diacronia storica, ma va detto che ad ogni relazione i presenti hanno sottolineato i motivi di riflessione per i collegamenti che emergevano, di volta in volta, lungo il filo rosso di una comune storia culturale. Certo, non si poteva in una sola volta dare un panorama completo di un secolo di riviste e sebbene vi siano stati approfondimenti che hanno toccato, ad esempio, anche la letteratura russa (Mauro Martini), alcune aree di grande interesse, come quella della grande letteratura austriaca, sono rimaste nell'ombra. Ma, proprio per questa ragione, l'invito rivolto con convinzione da tutti i partecipanti a far sì che questo non resti un appuntamento unico ed abbia un seguito con altri incontri ben programmati, significa che si è toccato un argomento di grande interesse ancora largamente inesplorato dalla critica. Va ricordato, a questo punto, che nel corso del convegno è stato presentato dinanzi a un folto pubblico il progetto CIRCE (Catalogo Informatico delle Riviste Culturali Europee), di cui sono state illustrate le finalità generali, la struttura e la grafica della pagina Web e le problematiche connesse allo studio, già in fase avanzata, di un motore di ricerca che risolva i complessi problemi di consultazione.
Nei giorni 16, 17 e 18 dicembre 1999 si è svolto a Trento il convegno di studi Le riviste dell'Europa letteraria, promosso dal Dipartimento di Scienze Filologiche e Storiche dell'Università di Trento e coordinato da Corrado Donati (Università di Trento).
Con l'adesione al progetto delle Università di Parigi (Sorbona), di Almeria, di Lisbona e di Macerata, nonché dell'IRST di Trento, esso assume finalmente una dimensione europea ben definita, perfettamente aderente agli scopi che l'Unione Europea ha formulato nel bando relativo alla "Conservazione digitale del patrimonio culturale" del quinto programma quadro. Si auspica, con questo, di veder nascere a Trento, con la collaborazione dei partners, il primo grande centro di documentazione e di studio delle riviste.
Un'ultima nota merita la tavola rotonda che si è svolta nel pomeriggio di sabato, a conclusione dei lavori, sul tema "Un secolo di riviste: bilancio e prospettive".
Sulla scorta anche dell'ultimo intervento della mattinata, in cui Lakis Proguidis (direttore dell'Atelier du roman) aveva tracciato un provocatorio panorama del mutamento dello statuto della lettura e del lettore ai giorni nostri, gli ospiti del dibattito (Renato Barilli, Alberto Faustini, Roberto Maini e Gian Paolo Renello) hanno delineato in vari modi il quadro di una situazione che vede le riviste culturali attraversare un periodo di grave crisi della propria funzione. L'analisi delle ragioni di questa crisi, ma anche delle prospettive che si aprono, ad esempio nel campo delle riviste on-line, ad un diverso tipo di fruizione, ha concluso degnamente tre giornate molto intense da cui mi auguro che tutti i colleghi del Dipartimento di Scienze Filologiche e Storiche che hanno preso parte attiva all'organizzazione e ai lavori abbiano tratto un bilancio positivo.