no13

  telelavoro  
Un seminario sul telelavoro in video-conferenza:
la prima esperienza per la Facoltà di Economia

di Luisa Mich

La prima video-conferenza della Facoltà di Economia si è tenuta presso l'Aula Conferenze in collegamento con Proxima, telecentro dell'Area Nord Milano. L'iniziativa è stata progettata dalla dott.ssa Luisa Mich per il corso di Sistemi Informativi a conclusione di una serie di testimonianze di rappresentanti del mondo aziendale. Sul tema della video-conferenza, il telelavoro, gli studenti stavano lavorando da tempo per il progetto che li ha visti impegnati a sviluppare uno studio di fattibilità per la sua introduzione in aziende e organizzazioni locali. Il telelavoro infatti può svolgersi secondo modalità diverse. Oltre al più noto telelavoro a domicilio esistono almeno altre due modalità: il telelavoro mobile, svolto prevalentemente presso il cliente, e il telelavoro presso i telecentri.
Dal punto di vista dei contenuti la videoconferenza ha permesso di conoscere un telecentro che, oltre alle tecnologie informatiche e telematiche per il telelavoro, offre anche teleservizi e insegnamento a distanza.
Per quanto riguarda le modalità di realizzazione, il collegamento in videconferenza con Proxima ha potuto essere realizzato grazie alla collaborazione del Servizio Audiovisivi e Multimedia (SAM) e della Telecom, che ha messo a disposizione la stazione di videoconferenza e le linee ISDN.
Al di là dei contenuti didattici, l'esperimento voleva verificare la fattibilità pratica di utilizzare la tecnologia della videoconferenza per un normale corso di insegnamento della Facoltà di Economia. L'esperienza ha permesso quindi di prendere coscienza di alcuni problemi riguardanti il cablaggio dell'edificio di via Inama dove le aule (compresa l'aula conferenze) non sono attrezzate per questo tipo di collegamenti. Si è così realizzato un collegamento temporaneo, una soluzione che non sempre è realizzabile e comunque soggetta a un minimo di regole di sicurezza. Da segnalare è la necessità di prevedere tempi abbastanza lunghi per tarare le stazioni, tempi che influiscono sulla possibilità di usare correntemente questa modalità di comunicazione nella didattica.
I risultati dell'iniziativa sono stati comunque positivi: gli studenti e gli altri partecipanti hanno avuto modo di interagire facendo domande con gli interlocutori a Milano. La qualità dell'immagine video e dell'audio è stata soddisfacente. Tuttavia, se si dovesse progettare di realizzare moduli didattici con collegamenti più lunghi, lo sforzo cognitivo degli studenti risulterebbe eccessivo. L'inconveniente maggiore è dovuto allo sfasamento fra il segnale audio e quello video. Data anche l'ora del collegamento, si sono infatti verificati alcuni momenti di sovraccarico delle linee nel corso dei quali l'immagine veniva trasmessa con fastidiosi effetti di ritardo. Anche questi ultimi potrebbero essere ridotti se chi parla limita al minimo il linguaggio non verbale, muovendosi e gesticolando il meno possibile.