INNSBRUCK-TRENTO: ATENEI
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L'accordo
rilancia la cooperazione nel campo della ricerca e della didattica
di Francesca Menna
È
stato firmato l'8 ottobre a Innsbruck l'accordo di partnership fra le Università
di Innsbruck e di Trento, un documento che apre nuove prospettive alla cooperazione
che da anni lega i due atenei. La proficua e duratura collaborazione è
dimostrata dai numerosi progetti comuni realizzati fino ad oggi fra facoltà
e dipartimenti, dai frequenti scambi di studenti e docenti e dalle numerose iniziative
culturali intraprese congiuntamente dai due atenei.
Alla cerimonia della firma, apposta solennemente dai due Rettori, Christian Smekal
per Innsbruck e Massimo Egidi per Trento, hanno partecipato i due Senati accademici,
a sottolineare che i rapporti di collaborazione coinvolgeranno concretamente e
direttamente le facoltà e i dipartimenti. Dopo la cerimonia, infatti, i
presidi trentini hanno avuto modo di ragionare con i rispettivi colleghi austriaci
sulle prospettive concrete dell'accordo e di individuare quindi le prossime tappe
comuni.
Concretamente, la partnership - una collaborazione davvero a tutto campo - prevede
lo scambio di studenti, di docenti e di personale amministrativo, la realizzazione
di progetti di ricerca comuni, la partecipazione congiunta a programmi dell'Unione
Europea, lo scambio di materiale didattico, di risultati scientifici, di pubblicazioni
di interesse comune e di altre informazioni, la concreta collaborazione per quel
che concerne la formazione continua, il transfer di tecnologie e l'organizzazione
di conferenze e seminari di interesse per entrambe le parti.
Per i due atenei la partnership si colloca in un'ottica di apertura verso l'esterno,
e per Trento in particolare verso l'area di lingua tedesca, apertura ormai prioritaria
per una valida competitività a livello internazionale. Entrambi gli atenei
hanno dimostrato e dimostrano viva attenzione e sensibilità per questo
aspetto e intrattengono infatti svariati rapporti di collaborazione con università
non solo europee, ma anche americane ed asiatiche; questo permetterà loro
di inserire in un contesto mondiale le attività che verranno intraprese
in comune.
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