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Ripensare la formazione
di Donata Loss,
assessore all'istruzione, formazione ed educazione permanente
del Comune di Rovereto

È nato a Rovereto, piccola grande città dove si è consumata la svolta critica ed estetica del Novecento, il Laboratorio di Scienze Cognitive dell'Università degli Studi di Trento per lo studio dell'apprendimento e della conoscenza.
L'Università, chiamata alla fine del secolo ad attivare i corsi biennali di specializzazione per docenti laureati e la quadriennale Facoltà di Scienze della Formazione per futuri docenti di scuola dell'infanzia e di scuola elementare, si è trovata davanti al compito di ripensare la formazione scolastica di base, universitaria ed adulta elevandone il livello di qualità e di efficacia. Per raggiungere un obiettivo strategico per il futuro, quello della formazione delle risorse umane, l'Università ha scelto un proprio approccio distintivo, che parte dalla provocante questione se esista davvero una scienza della formazione. Hanno aderito alla proposta dell'Università di Trento di esplorare il campo scienziati e studiosi di fama internazionale, che lavoreranno a Rovereto per offrire il contributo delle neuroscienze, delle scienze storico-naturali e delle scienze informatiche all'individuazione di percorsi innovativi nei processi formativi. Scegliendo dunque tale approccio al tema della formazione e tenendo conto della profonda evoluzione degli studi stessi in questi campi, l'Università di Trento percorrerà una via di eccellenza che renderà attraente la frequenza ai corsi di specializzazione ed alla Facoltà. Nonostante l'impegno a migliorare la didattica e a mettere a punto un patrimonio di metodi di insegnamento innovativi comporti una complessa organizzazione di pensiero e di pratiche, il Laboratorio sarà una struttura leggera, agile ed aperta, che darà spazio ai giovani grazie a borse di ricerca e consentirà la visibilità delle azioni prodotte in momenti di scambio a cadenza bimensile.
Nell'anno accademico 98/99 nel settecentesco Palazzo Todeschi di Via Tartarotti saranno aperti gli studi e le applicazioni nel settore dell'apprendimento delle lingue straniere, della didattica a base di problemi, dei quesiti cognitivi relativi all'apprendimento della matematica e della fisica. Accanto a queste aree, particolare rilievo assumeranno quelle dedicate all'apprendimento nelle imprese e nelle organizzazioni ed il laboratorio di maieutica, dedicato all'insegnamento a distanza e all'apprendimento tramite strumenti multimediali.
Uno spazio di rilievo sarà dedicato alla formazione dei formatori, figure docenti previste come responsabili delle attività di tirocinio caratterizzanti la Facoltà di Scienze della Formazione.