Ben
al di sopra della media
Lo indica un'analisi preliminare dei fondi ministeriali per la ricerca scientifica
assegnati nel 1997 all'Università di Trento
di Davide Bassi, Presidente del
Nucleo interno di valutazione
Finalmente, dopo anni
di finanziamenti distribuiti "a pioggia", il Ministero per l'Università
e la Ricerca Scientifica e Tecnologica, ha introdotto, a partire dal 1997, un
metodo per la distribuzione dei fondi di ricerca completamente nuovo ed allineato
rispetto agli standard dei paesi scientificamente più avanzati. Questo
nuovo sistema è gestito da un comitato di garanti che si avvale di una
rete di revisori anonimi (quasi 5000 sia italiani che stranieri) a cui è
affidata la valutazione dei singoli programmi scientifici. Sulla base dei giudizi
stilati dai revisori sono state compilate delle graduatorie di merito e solo i
programmi meglio classificati sono stati ammessi al finanziamento ministeriale.
La concessione del finanziamento è stata inoltre condizionata dalla disponibilità
delle università a coprire, con propri fondi, una parte delle spese di
ricerca, operando in una logica di cofinanziamento. Il nuovo sistema di assegnazione
dei fondi sarà integrato da una rete di monitoraggio durante la fase di
esecuzione dei progetti e la valutazione finale sarà potenziata in modo
da influire significativamente sulla possibilità di ottenere futuri finanziamenti.
Valutazione dei programmi
Malgrado lo scettiscismo iniziale - si pensi ad esempio all'atteggiamento assunto
dal C.U.N. che chiese di rinviare di un anno l'attivazione del nuovo sistema di
distribuzione dei fondi - e anche se è prevedibile che occorra almeno un
triennio prima di arrivare a regime, è già possibile trarre alcune
interessanti conclusioni. Anche se molti docenti universitari sono convinti di
essere stati "vittime di errori giudiziari", c'è stata, per la prima volta,
una vera valutazione dei programmi di ricerca. La rete dei revisori anonimi e
le procedure per la gestione dei progetti di ricerca possono certamente essere
migliorati, ma costituiscono un patrimonio ormai acquisito e tolgono ogni alibi
a chi sostiene che "la valutazione dei programmi di ricerca è importante,
ma è troppo difficile da realizzare in pratica". Inoltre, i dati del finanziamento
1997 ci permettono di ottenere, per la prima volta, una stima sul posizionamento
delle singole università italiane nel panorama della ricerca scientifica
nazionale.
38 programmi di ricerca
In particolare, nel caso dell'Università di Trento, il finanziamento ministeriale
per il 1997 ha coperto 38 programmi di ricerca, di cui 5 coordinati, a livello
nazionale, da docenti trentini. Il finanziamento complessivo è stato pari
a circa 1750 milioni, con un notevole aumento rispetto al finanziamento di circa
600 milioni ottenuto nel 1996. Anche considerando che tra il 1996 ed il 1997 lo
stanziamento ministeriale complessivo è cresciuto da circa 98 a 148 miliardi,
l'incremento registrato dall'Università di Trento è molto significativo.
Inoltre, come vedremo più avanti, l'assegnazione ottenuta nel 1997 è
superiore del 45% rispetto a quanto previsto considerando la struttura del corpo
docente dell'Università di Trento ed assumendo una distribuzione omogenea
fra tutti i docenti italiani.
L'analisi
Una analisi più dettagliata, che consideri la distribuzione dei fondi fra
le diverse aree disciplinari, deve tener conto che i progetti di ricerca sono
stati associati alle aree disciplinari, considerando il raggruppamento disciplinare
del coordinatore nazionale. Questo criterio è di semplice applicazione,
ma può provocare distorsioni e difficoltà di interpretazione. Inoltre
la corrispondenza tra aree disciplinari e Facoltà o Dipartimenti non è
sempre ovvia.
Nella Tabella riportiamo i dati relativi al finanziamento 1997 assegnato all'Università
di Trento suddiviso a seconda delle aree disciplinari. Non sono incluse le aree
disciplinari per le quali, presso l'Università di Trento, ci siano meno
di 10 docenti (nessuno dei progetti approvati a Trento ricade in una di queste
aree). Nella stessa tabella sono riportati i dati relativi al numero di docenti
(professori ordinari, straordinari, associati e ricercatori) suddivisi per area
disciplinare, sia per l'Università di Trento che per il complesso delle
università italiane (fonte Murst 1996). È possibile stimare il finanziamento
medio atteso per l'Università di Trento assumendo una distribuzione omogenea
ovvero una uguale probabilità di successo per tutti i docenti italiani
appartenenti alla stessa area disciplinare. La stima si ottiene moltiplicando,
per ciascuna area, il finanziamento nazionale per il numero di docenti di Trento
e dividendo per il numero dei docenti italiani. Ricordiamo che questa stima non
tiene esattamente conto dei casi in cui il programma di ricerca coinvolga docenti
appartenenti ad aree disciplinari diverse (il finanziamento medio pro-capite cambia
a seconda dell'area). Il risultato del calcolo è mostrato nella terz'ultima
colonna della Tabella, mentre nella colonna successiva è mostrato il finanziamento
effettivamente assegnato. L'ultima colonna mostra la differenza percentuale tra
il finanziamento assegnato e quello stimato.
I dati mostrano che per ben 4 aree disciplinari il finanziamento ottenuto è
più del doppio di quanto previsto sulla base di una distribuzione omogenea.
D'altra parte si osserva che in altri casi si rilevano sensibili scostamenti negativi.
Nel caso delle scienze matematiche questo risultato può essere parzialmente
spiegato dall'esistenza di due grossi progetti nazionali che hanno temporaneamente
innalzato la media dei fondi assegnati a questo settore. Questo effetto dovrebbe
rientrare con le prossime assegnazioni. I dati relativi all'area di ingegneria
industriale e dell'informazione sono, a prima vista, molto preoccupanti (nessun
finanziamento ottenuto contro una stima di circa 150 milioni). Tuttavia bisogna
ricordare che, per i motivi sopra ricordati, i finanziamenti ottenuti da alcuni
gruppi del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali, sono stati classificati nell'area
disciplinare delle scienze chimiche contribuendo a realizzare l'eccezionale performance
di questa area (+153%). Una analisi più dettagliata mostra invece che c'è
una carenza di finanziamenti per il settore informatico.
Vocazione per la ricerca
In conclusione, possiamo affermare che l'Università di Trento ha ottenuto
risultati eccellenti che la pongono ben al di sopra della media nazionale. Questo
conferma la particolare vocazione verso la ricerca scientifica che l'Università
di Trento ha sempre coltivato. Sarà interessante confrontare questi risultati
con quelli di università omogenee (ad esempio, alcune università
del Nord-Est) e verificare la possibilità di inserire, nel circuito del
cofinanziamento, ulteriori risorse finanziarie provenienti sia dall'Università
che da enti esterni come la Provincia Autonoma di Trento. L'andamento dei finanziamenti
ministeriali, durante i prossimi anni, costituirà inoltre una sorgente
di dati estremamente importante per la valutazione delle attività di ricerca
condotta dalle diverse aree scientifiche in cui è suddivisa la nostra Università.
Area disciplinare
|
Raggruppamenti
|
Docenti
|
Finanziamento
(Mlire) |
Differenza |
|
|
TN |
Italia |
Italia |
TN
atteso |
TN
assegnato |
|
Scienze
matematiche |
A, K05B/C |
40 |
2195 |
9020 |
164 |
59 |
-64% |
Scienze
fisiche |
B |
42 |
2221 |
12859 |
243 |
522 |
+115% |
Scienze
chimiche |
C |
11 |
2576 |
19345 |
83 |
209 |
+153% |
Ingegneria
civile e Architettura |
H |
40 |
2961 |
8611 |
116 |
254 |
+149% |
Ingegneria
industriale e dell'informazione |
I, K, escluso
K05B/C |
36 |
3796 |
15726 |
149 |
0 |
-100% |
Scienze
dell'antichità filologico-letterarie e storico-artistiche |
L |
40 |
5027 |
7968 |
63 |
32 |
-50% |
Scienze
storiche, filosofiche,
pedagogiche e psicologiche |
M |
33 |
3967 |
6121 |
51 |
71 |
+39% |
Scienze
giuridiche |
N |
47 |
2932 |
4555 |
73 |
80 |
+10% |
Scienze
economiche e statistiche |
P, S |
63 |
2818 |
5031 |
112 |
215 |
+91% |
Scienze
politiche e sociali |
Q |
45 |
986 |
2931 |
134 |
325 |
+143% |
Totale ateneo |
|
406 |
46233 |
147961 |
1222 |
1768 |
+45% |
Distribuzione dei docenti
(professori ordinari, straordinari, associati e ricercatori) e dei finanziamenti
ministeriali per la ricerca scientifica assegnati nel 1997.
Il dato relativo al finanziamento atteso per l'Università di Trento
tiene conto anche della quota corrispondente a 9 docenti appartenenti a raggruppamenti
disciplinari non inclusi in tabella (vedere il testo per i dettagli). I dati relativi
alle assegnazioni per l'Università di Trento sono preliminari essendo sono
stati calcolati applicando alle richieste approvate il taglio medio d'area, valido
a livello nazionale.