INTERVISTA A SARA FERRARI

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di Marinella Daidone

 

Un saluto ai partecipanti del corso di formazione DigIT Your Future è stato portato da Sara Ferrari, assessora all'Università e ricerca, politiche giovanili, pari opportunità, cooperazione allo sviluppo della Provincia autonoma di Trento. In quella occasione le abbiamo fatto qualche domanda.

 

Sara FerrariDottoressa Ferrari, Lei ha portato la sua esperienza di laureata in studi umanistici e di insegnante. Cosa pensa di questa iniziativa, a livello personale e a livello politico, per il suo ruolo istituzionale?
Per la mia esperienza di ex studentessa in materie umanistiche, penso che avere una buona competenza disciplinare ma non possedere quegli strumenti che ti consentono di spendere meglio questa competenza nel mondo di oggi rappresenti un limite. Offrire a questi studenti la possibilità di avere in mano un veicolo in più per stare “dentro” la società e per comunicare le proprie capacità e conoscenze è sicuramente un’ottima possibilità per innalzare le loro opportunità nel mondo del lavoro.

 

Si dà sempre più importanza alle competenze trasversali e alla multidisciplinarità, bisogna sempre più adeguarsi a un mondo che cambia?
Assolutamente sì. Oggi possedere gli strumenti dell’Information and Communications Technology (ICT), è indispensabile per chiunque, qualunque sia la competenza disciplinare di cui si è portatori. Avere il know-how ma non la capacità di veicolarlo pone dei limiti notevoli; questo è un rischio che forse corrono maggiormente le facoltà umanistiche, a meno che non abbiano occasioni di “compensazione” come questa.

 

In Trentino c’è un sistema ricerca che comprende anche l’ICT. Ce ne può parlare?
Noi abbiamo un sistema della ricerca che è di alta qualità. Non lo diciamo noi, ma lo dicono i valutatori terzi anche a livello nazionale. Sul fronte dell’ICT, in Trentino abbiamo un nodo europeo; siamo un territorio che ha investito molto e intende continuare ad investire in questo settore, che consideriamo strategico per lo sviluppo del territorio.

 

Tra le sue competenze c’è anche la delega alle politiche giovanili. Un corso come DigIT Your Future può essere utile per avere più opportunità in ambito lavorativo?
Credo proprio di sì. Oggi tra i problemi principali che dobbiamo affrontare c’è quello che riguarda l’occupazione dei nostri giovani. Ritengo che sia una responsabilità pubblica e collettiva quella di fornire tutti gli strumenti e le occasioni di formazione che possano consentire loro di acquisire le competenze giuste per stare nel mondo del lavoro. È evidente però che noi possiamo fornire la formazione, possiamo provare a creare le occasioni, poi starà a loro cogliere le opportunità, impegnarsi e mettersi in gioco.