Il DIMS: vocazione, obiettivi e prospettive

in

di Luca Deseri

 

Vocazione e principali obiettivi

La vocazione attuale del Dipartimento di Ingegneria meccanica e strutturale (DIMS) è creare, promuovere e disseminare conoscenza nelle seguenti aree:
• ingegneria dei sistemi meccanici tradizionali e intelligenti;
• sistemi e tecnologie di produzione;
• sistemi di misura, percezione e fusione delle informazioni;
• automazione e controllo;
• ingegneria energetica - ingegneria elettrica applicata all’energia e alla generazione di potenza; meccanica dei fluidi applicata alle macchine e all’energia;
• meccanica dei solidi tradizionali e innovativi;
• analisi e progettazione strutturale;
• ingegneria geotecnica e meccanica dei suoli;
• ingegneria delle infrastrutture e dei trasporti;
• matematica applicata all’ingegneria meccanica e strutturale.

 

I principali obiettivi del dipartimento possono essere riassunti nei seguenti punti:

• promuovere la ricerca interdisciplinare con i membri del DIMS e con scienziati e industrie esterni;
• impegnarsi per l’eccellenza nella ricerca, nella didattica e nella collaborazione con realtà esterne;
• incoraggiare il rinnovamento continuo della ricerca e della didattica;
• supportare i membri del DIMS, studenti e staff a collaborare in un ambiente amichevole e internazionale;
• promuovere il più elevato standard di etica e professionalità in tutte le attività.

La ricerca del DIMS è sostenuta e sponsorizzata da un crescente numero di agenzie internazionali, anche attraverso numerosi progetti europei, e nazionali, così come da partner industriali. Queste partnership rafforzano e sostengono la qualità superiore della ricerca ingegneristica che ha luogo al DIMS.

 

Prospettive

Il DIMS intende offrire un ambiente stimolante per ricercatori aperti alla ricerca interdisciplinare, anche in aree non ancora presenti nell’attuale assetto dipartimentale che siano interessate ad un percorso di ricerca e sviluppo comune.

Si guarda, in particolare, a collaborazioni nell’ambito dell’ingegneria e della meccanica delle strutture civili, meccaniche, idrauliche, aeronautiche, aerospaziali, dei sistemi biomeccanici e biologici, della geotecnica, delle infrastrutture, della meccanica e del controllo di materiali nuovi e intelligenti, delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, delle scienze gestionali, della fisica, dei sistemi cognitivi, della robotica e dell’energetica. Per realizzare questi obiettivi il DIMS favorirà sinergie con gli altri dipartimenti di Ingegneria e con altre aree disciplinari dell’Università di Trento così come con altre realtà pubbliche e private. Da una parte il DIMS cercherà di potenziare la propria capacità di attrazione dei più importanti attori internazionali e nazionali operanti nei settori di interesse del dipartimento, non trascurando collaborazioni con l’industria trentina.

L’eccellenza della ricerca troverà il DIMS aperta a reclutare ricercatori brillanti e creativi. Saranno incoraggiate le chiamate e i joint-appointements di ricercatori giovani e di talento, italiani e stranieri, come i vincitori di ERC-starting o advanced grants o ricercatori con un’equivalente reputazione internazionale.

Il tratto distintivo del DIMS, così come della Facoltà di Ingegneria, è di essere ‘non tradizionale’ e multi-tematico. Molti ricercatori e gruppi del DIMS sono riconosciuti a livello internazionale per i loro contributi e il loro talento nell’ingegneria applicata, nelle scienze ingegneristiche e nella matematica applicata. In realtà, il lavoro multidisciplinare è un valore che il DIMS ha perseguito e incoraggiato nel corso degli anni, così che ora il DIMS ha un largo riconoscimento internazionale da parte di università, di finanziatori europei e nazionali e di industrie.

Il DIMS potrebbe rappresentare un polo di attrazione per altri ricercatori impegnati in alcune aree di rilievo come gli aspetti economici e giuridici del mercato dell’energia; tecnologie dell’informazione e della comunicazione applicate a reti intelligenti di distribuzione di energia; l’impatto sociale dei futuri sistemi dell’energia; l’impatto delle tecnologie per la conversione dell’energia; la fisica e l’ingegneria di nuovi materiali per la futura generazione di fonti energetiche rinnovabili.
Nel giro di pochi anni il DIMS può immaginare la costruzione di nuovi curricula di formazione sia triennale sia magistrale, anche inter-ateneo con università limitrofe, in modo da completare anche l’offerta formativa in Ingegneria meccatronica, potenziando parallelamente quella in Ingegneria civile.

La politica di sviluppo descritta potrebbe quindi migliorare significativamente la collocazione internazionale di un dipartimento dalla spiccata vocazione scientifica e tecnologica come l’attuale DIMS.

 

Il DIMS in numeri

Attualmente lavorano al DIMS 111 persone. Il gruppo è composto da:
• 31 professori e ricercatori;
• 15 tecnici e amministrativi;
• 42 studenti di dottorato;
• 23 post doc e borsisti a progetto,
ed è articolato in sette laboratori: Meccatronica,Turbomacchine, Prove materiali e strutture, Calibrazione di forze (laboratorio del Centro Universitario di Metrologia), Modellazione fisica di strutture e fotoelasticità, Meccanica Computazionale, Geotecnica.

Il bilancio del 2010 è stato estremamente positivo; ha visto infatti un incremento del 200% rispetto all’anno precedente, fino a toccare complessivi tre milioni di euro, di cui il 45% derivante da progetti europei, il 16% dal progetto speciale RELUIS sull’Ingegneria Sismica, il 7% da progetti nazionali, il 5% da attività esterne, il 12% da progetti provinciali ed infine il 15% dal finanziamento ministeriale.
Il livello della scuola di dottorato è testimoniato dal fatto che il 18% dei dottori è ricercatore o professore in prestigiose università straniere, fra cui Harvard, mentre il 63% conduce le proprie ricerche in enti e università italiane.
La cooperazione con le agenzie e le imprese annovera più di duecento collaborazioni, fra cui quelle con Alenia Spazio, ESA-European Space Agency, FIAT, CRF, INFN, JRC, Peugeot-Citroën PSA, ST Microelectronics, Vodafone Omnitel, Protezione Civile, Servizio Nazionale Dighe, Servizio Sismico Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nonché con le università statunitensi di Harvard, Stanford, Princeton, Caltech, MIT, Brown, Berkeley, UC-Santa Barbara, Cornell, Carnegie-Mellon, U-Penn, Virginia Tech, Duke, Michigan-Ann Harbor, Wisconsin-Madison ecc., canadesi come McGill e New Brunswick, giapponesi, israeliane ed europee, quali Cambridge, Imperial College, ETH-Zurigh, Delft, Eindoven, KTH-Stockholm e Dortmund.